Grazie per la segnalazione Vim

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!

Di nulla caro Termo Fammi sapere poi cosa ne pensi.

Appartamento 7A. Natalie Erika James. 2024.

Prequel del film di Roman Polansky “Rosemary’s baby” che ne riprende ovviamente le ambientazioni(molto curate) ma per me lo hanno reso troppo simile all’originale con il quale, ovviamente, il confronto è impietoso.
A parte il finale e la buona interpretazione degli attori(che nulla hanno a che spartire con l’originale, soprattutto la coppia di attori che interpreta i coniugi Cassavetes) è un film che a me ha annoiato più che altro.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Ieri sera ho visto Ghostbusters al Lucca Comics, film moooolto carino che non ha la pretesa di essere un cult ma che lo è diventato, grazie anche al carisma del cast principale, alle musiche e soprattutto a degli effetti speciali che forse nell' '84 erano piu che futuristici.

Ghostbusters è fantastico, è uno dei miei film preferiti

Pure il seguito mi è piaciuto ma il primo rimane irraggiungibile.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

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The Piper. Anthony Waller. 2023.

Versione horror del pifferaio di Hamelin che parte bene ma poi a meta' film cade secondo me in svariati cliché salvo poi riprendersi nel finale.
Un po' ripetitivo e abbastanza noioso come film ma non mi e' dispiaciuto. Promosse a pieni voti sia le musiche che l'atmosfera.

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I cavalieri dello zodiaco - la dea della discordia. Kōzō Morishita. 1987.

Primo lungometraggio di cinque dedicato ai cavalieri dello zodiaco, devo dire in fatto di sceneggiatura abbastanza scarno(anche perchè dura davvero poco, appena 45 minuti), combattimenti all’acqua di rose e un finale come al solito ripetitivo(l’eroe è sempre solo ed esclusivamente Pegasus che grazie all’armatura del divino Sagitter riesce a salvare la sua bella dea Atena, che du palle! Ma gli altri guerrieri non esistono proprio eh, sempre rilegati in secondo piano, soprattutto in questo lungometraggio Andromeda, una presenza la sua imbarazzante e inutile poveraccio, menomale che almeno hanno dato un pò più di spazio a quel gran fregno di suo fratello Phoenix).
Il doppiaggio nuovo con la moda ormai di gridare i colpi in lingua inglese la trovo ancora una volta una cosa insopportabile, perlomeno c’è di buono che hanno lasciato i nomi originali dei personaggi.
Di ottimo ci sono soltanto i disegni del grandissimo Shingo Araki(che sono come sempre una meraviglia) e la sempre splendida colonna sonora, per il resto molto molto piatto come film, da vedere giusto se si è dei patiti della serie.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

I cavalieri dello zodiaco - L'ardente battaglia degli dei. Shigeyasu Yamauchi. 1987

Come nel caso del primo film, “la dea della discordia”, questo lungometraggio è davvero fatto all’acqua di rosa e il suo unico scopo è quello di presentare la serie di Asgard che sarebbe stata creata da lì a breve.
La storia è sempre la stessa, Lady Isabel/Atena in pericolo(viene sempre rapita ‘sta santa ragazza) e i suoi cavalieri devono tirarla fuori dai guai, quasi tutti finiscono con un piede nell’oltretomba(ancora una volta il povero Andromeda trattato alla stregua di una mammoletta che si attacca all’armatura di quel gran fregno del fratello Phoenix), tutti tranne Pegasus, lui è l’eroe della situazione ancora una volta, per l’ennesima volta(che palle! Se Nagai aveva delle passioni lussuriose nei confronti di Koji Kabuto gli autori di questo cartone animato le avevano nei confronti di questo personaggio, sennò non si spiega tutto questo metterlo sempre e comunque in primo piano rispetto agli altri e farlo passare sempre per quello che salva il sedere a tutti quanti) che ancora una volta grazie all’onnipresente armatura d’oro di Sagitter(che du palle bis!) riesce a sconfiggere il nemico di turno (in questo caso un altro sacerdote che si crede onnipotente come quello del Grande Tempio) e salvare così Atena.
Notevole l’ambientazione(i paesaggi nordici illuminati dalla Luna sono meravigliosi) e come è stata disegnata la fortezza, in pieno stile medioevale, ottime come sempre le musiche ma per il resto un altro prodotto molto scarno che a mio parere non rende affatto giustizia alla serie televisiva

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I cavalieri dello zodiaco - La leggenda dei guerrieri scarlatti. Shigeyasu Yamauchi. 1988.

Decisamente meglio rispetto ai suoi due predecessori grazie anche al ritorno alla Grecia antica e alla presenza dei meravigliosi e purtroppo poco sfruttati Cavalieri d’oro deceduti durante la battaglia del Grande Tempio(la fregnaggine di Cancer è davvero tanta roba ).
Rispetto a Eris e al sacerdote di Asgard il dio Apollo è ben altra cosa in fatto di carisma, peccato che come nei precedenti(e credo anche nel successivo che vedrò a breve) i difetti siano sempre gli stessi, breve durata e finale sempre uguale con un unico eroe e l’immancabile armatura di Sagitter che giunge a salvargli il #@*§.
Niente di trascendentale ma rispetto ai due precedenti è quasi un capolavoro. Musiche e disegni come sempre meravigliosi.

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I cavalieri dello zodiaco - l'ultima battaglia. Masayuki Akehi. 1989.

Quarto film della saga dei Cavalieri e per me il peggiore di tutti, questa volta il nemico è Lucifero, l’angelo ribelle del Paradiso e qui ci si domanda cosa c’entri con la mitologia greca e con la dea Atena, perchè mettere difronte due elementi di due religioni così lontane e diversissime tra loro? Cosa c’azzeccano?
Lucifero vuole anche lui conquistare la Terra e Atena cercherà ovviamente di fermarlo grazie anche all’aiuto dei suoi cavalieri ma c’è da dire che questo Lucifero è davvero insulso, lontano dal carisma di un Arles, un Nettuno o un Apollo.
Triste poi la comparsa dei poveri e gloriosi cavalieri d’oro rimasti in vita che vengono fatti fuori nel giro di pochi secondi da dei semplici guerrieri, uno scempio imperdonabile per me.
I combattimenti sono ancora una volta scarsi, ancor più quello finale che si conclude come tutti gli altri(intervento di Sagitter, menomale che sono finiti questi film, onestamente mi sono rotta le scatole di vedere sempre lo stesso identico finale riciclato).
La colonna sonora anche stranamente non mi è piaciuta, decisamente scialba rispetto agli altri film.
Alla fine di questo lungometraggio rimane poco e nulla(i disegni che sono fantastici come sempre), come ripeto il più piatto tra tutti quanti a mio modesto parere.

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