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Reg. il: lun 4 giu 2012,
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Poncio ha scritto:
Quindi mi chiedo, cosa è cambiato negli anni '90 per giustificare una simile inversione di tendenza, da nazione che sfornava il maggior numero di talenti a livello mondiale a nazione così carente priva di prospettive? Lì potrebbe esserci alla risposta alle nostre disperazioni.


la butto lì: negli anni '90, grazie ai precedenti del milan vincente berlusconiano, in italia si è pensato piu a spendere acquistando giocatori gia fatti, i grandi nomi di livello internazionale, insomma elementi gia famosi con i quali approntare rose subito competitive tralasciando cosi di investire sui settori giovanili (all'epoca i soldi per fare mercato in italia c'erano eccome, a differenza degli altri paesi)...

erano gli anni delle famigerate 7 sorelle dove pure la fiorentina con il trap ed edmundo poteva aspirare a vincere lo scudetto mentre il parma faceva sfracelli in europa, in pratica all'epoca la serie a era l'equivalente della premier attuale dove pure i club minori potevano permettersi di prendere elementi di grande caratura pagandoli cash immediatamente.

poi sono arrivate le pay tv che hanno cominciato ad elargire contanti come non ci fosse un domani e li i vertici del nostro calcio si sono fatti trovare spiazzati. non hanno compreso che il mondo stava cambiando e cosi mentre in primis inglesi e spagnoli hanno sfruttato al meglio l'occasione per migliorare le proprie strutture e sviluppare il marketing cosi da assicurarsi contratti molto piu sostanziosi, noi siamo rimasti fermi a guardare fino a quando non era troppo tardi ed il gap economico si era gia reso importante...

in piu, oltre la questione denaro, c'è pure quella tecnica nel senso che negli ultimi 20 anni o giu di li si è pensato di piu a preparare i giocatori dal punto di vista fisico ed atletico affinche si corresse sempre di piu per tenere alti i ritmi di gioco ma di contro facendo passare sempre piu in secondo piano l'allenamento puramente tecnico.

e questo non solo per le prime squadre ma gia dai settori giovanili nostrani si è iniziato a puntare su ragazzini che avessero gia una struttura fisica importante e discapito di quelli piu leggerini che èperò magari avevano una qualita superiore nei piedi. ultimo ma non ultimo si è aggiunta l'"evoluzione" tattica secondo la quale ad esempio in difesa è piu importante imparare la diagonale, a difendere a zona, insomma ci si è dimenticati che marcare ad uomo è un must che non deve mai mancare per un vero difensore, etc etc...

siamo cosi arrivati al giorno d'oggi dove i nostri club non hanno piu il predominio economico del mercato come negli anni '90 (anzi mediamente stanno tutti con le pezze ar #@*§) ed in piu avendo nel frattempo trascurato tutti i vari step dei settori giovanili, non abbiamo nemmeno la possibilita di attingere alle primavere perche non ci sono piu ragazzotti di prospettiva che sono cresciuti sotto il punto di vista tecnico e/o qualitativo. e gravina con i suoi sodali stanno sempre ancora li a grattarsi le palle col cuol sempre ben incollato alle loro poltrone senza fare nulla per invertire la rotta...

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"Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita". Avv. Prisco


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MessaggioInviato: mar 27 ago 2024, 17:20 
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esser ha scritto:
Poncio ha scritto:
Quindi mi chiedo, cosa è cambiato negli anni '90 per giustificare una simile inversione di tendenza, da nazione che sfornava il maggior numero di talenti a livello mondiale a nazione così carente priva di prospettive? Lì potrebbe esserci alla risposta alle nostre disperazioni.


la butto lì: negli anni '90, grazie ai precedenti del milan vincente berlusconiano, in italia si è pensato piu a spendere acquistando giocatori gia fatti, i grandi nomi di livello internazionale, insomma elementi gia famosi con i quali approntare rose subito competitive tralasciando cosi di investire sui settori giovanili (all'epoca i soldi per fare mercato in italia c'erano eccome, a differenza degli altri paesi)...

erano gli anni delle famigerate 7 sorelle dove pure la fiorentina con il trap ed edmundo poteva aspirare a vincere lo scudetto mentre il parma faceva sfracelli in europa, in pratica all'epoca la serie a era l'equivalente della premier attuale dove pure i club minori potevano permettersi di prendere elementi di grande caratura pagandoli cash immediatamente.

poi sono arrivate le pay tv che hanno cominciato ad elargire contanti come non ci fosse un domani e li i vertici del nostro calcio si sono fatti trovare spiazzati. non hanno compreso che il mondo stava cambiando e cosi mentre in primis inglesi e spagnoli hanno sfruttato al meglio l'occasione per migliorare le proprie strutture e sviluppare il marketing cosi da assicurarsi contratti molto piu sostanziosi, noi siamo rimasti fermi a guardare fino a quando non era troppo tardi ed il gap economico si era gia reso importante...

in piu, oltre la questione denaro, c'è pure quella tecnica nel senso che negli ultimi 20 anni o giu di li si è pensato di piu a preparare i giocatori dal punto di vista fisico ed atletico affinche si corresse sempre di piu per tenere alti i ritmi di gioco ma di contro facendo passare sempre piu in secondo piano l'allenamento puramente tecnico.

e questo non solo per le prime squadre ma gia dai settori giovanili nostrani si è iniziato a puntare su ragazzini che avessero gia una struttura fisica importante e discapito di quelli piu leggerini che èperò magari avevano una qualita superiore nei piedi. ultimo ma non ultimo si è aggiunta l'"evoluzione" tattica secondo la quale ad esempio in difesa è piu importante imparare la diagonale, a difendere a zona, insomma ci si è dimenticati che marcare ad uomo è un must che non deve mai mancare per un vero difensore, etc etc...

siamo cosi arrivati al giorno d'oggi dove i nostri club non hanno piu il predominio economico del mercato come negli anni '90 (anzi mediamente stanno tutti con le pezze ar #@*§) ed in piu avendo nel frattempo trascurato tutti i vari step dei settori giovanili, non abbiamo nemmeno la possibilita di attingere alle primavere perche non ci sono piu ragazzotti di prospettiva che sono cresciuti sotto il punto di vista tecnico e/o qualitativo. e gravina con i suoi sodali stanno sempre ancora li a grattarsi le palle col cuol sempre ben incollato alle loro poltrone senza fare nulla per invertire la rotta...

Concordo a grandi linee. Assomigliamo molto alla Francia post Platinì o alla Spagna del periodo dal 1990 al 2002


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MessaggioInviato: mar 27 ago 2024, 17:22 
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arres82 ha scritto:
Allora... la questione del disastro dell'Europeo però va separata dalla questione giovani.

Secondo me (e ovviamente potete non essere d'accordo) non è detto che in nazionale la presenza dei giovani sia un bene.
Nel senso, è ovvio che Maldini a 20 anni titolare all'Europeo era un bene, ma stiamo parlando di Maldini.
Di base, se un 20enne (o anche meno) è titolare in una nazionale "big" (diciamo una nazionale che teoricamente può contare su un parco giocatori di un certo livello e di una certa numerosità), o è un fenomeno, o quella nazionale ha grossi problemi, perché vuol dire che non ha un giocatore nel pieno della carriera che sia più forte di un ragazzino.

Tanto per dire l'impiego dei giovani quanto può voler dire poco: nel 2006 l'Italia ha vinto il mondiale con il giocatore più giovane che credo fosse De Rossi... 23 anni. C'era Gilardino a 24, e gli altri erano tutti più adulti (posso sbagliarmi, non ho controllato ma non c'erano gli Yamal della situazione).
E bene o male è stato così per tutte le nazionali dal 1990 al 2006, cioè il periodo in cui la nazionale è stata sempre tra le più forti al mondo.
E non che non ci fossero giovani forti, è stato il periodo dei tre europei under21 vinti di fila... semplicemente i giovani forti giocavano nell'under 21 perché in nazionale c'era gente fortissima.
Tanto per non fare nomi: a 20 Totti giocava nell'Under 21, così come Cannavaro e Nesta... avessimo avuto titolari come quelli di adesso sarebbero tutti e tre titolari in nazionale già a vent'anni.

Ciò detto, il problema della nazionale nasce quando ti trovi ad avere gente che acquisisce esperienza internazionale non con i club, ma con la nazionale stessa.
Il problema quindi è:
1. I settori giovanili non funzionano, non producono (salvo eccezioni) giocatori che siano di livello adeguato per competere ai vertici del campionato italiano (che piaccia o meno, è uno dei campionati migliori del mondo, anche se di livello decisamente più basso rispetto a trent'anni fa).
2. I top club preferiscono puntare su giocatori "fatti e finiti" anziché sul crescere giovani. Secondo me questo è una conseguenza del non aver strutturato bene i vivai, della miopia dei dirigenti, della mentalità "vecchia", e del fatto che - da un puro di vista meramente numerico - ci sono molti più giocatori stranieri disponibili che giocatori italiani.

Concordo


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MessaggioInviato: mar 27 ago 2024, 17:24 
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LudwigvonFicker ha scritto:
Infatti credo molto in Rovella. È certamente uno su cui proverei a puntare. Se vogliamo essere competitivi nel 2026 - e secondo me è possibile ma non facile farlo - tra le altre cose bisogna puntare su alcuni elementi che fin' ad'ora non hanno ancora dato garanzie. Serve il giusto equilibrio tra la costruzione e l'allenamento di un nocciolo duro di giocatori e di elementi nuovi. Per elementi nuovi intendo gente che va convocata all' di là dei meriti oggettivi. Non avendo un sistema sano e quindi non disponendo di abbastanza giocatori all'altezza, bisogna sostituirsi parzialmente ai club e trovarli. Secondo me è proprio questo che Mancini capì a suo tempo.


Riguardo alla parte grassettata, temo che Spalletti sia non molto propenso ad imitare Mancini in questo


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MessaggioInviato: sab 26 ott 2024, 20:22 
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Svizzera, il Losanna si risolleva: 3-0. Ma Pafundi resta ancora in panchina

Il Losanna di Simone Pafundi vince e si risolleva dal fondo della classifica nella Super League Svizzera: 3 a 0 al Grasshopper, con le reti di Sanches al 2' minuto, Mouanga all'80' e di Dussenne all'87' su calcio di rigore.

Dopo l'esordio - in seguito al suo rientro dall'infortunio alla caviglia - avvenuto nel finale della sfida contro il Servette il 28 settembre, Pafundi non aveva più avuto altro spazio nelle successive partite contro Lucerna e Winterthur. Nemmeno stasera però l'ex Udinese ha trovato minuti a disposizione, rimanendo dunque in panchina per 90 minuti


https://m.tuttomercatoweb.com/calcio-estero/svizzera-il-losanna-si-risolleva-3-0-ma-pafundi-resta-ancora-in-panchina-2027845

Sto ragazzo continua ad essere un oggetto (quasi) misterioso.

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!


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MessaggioInviato: mer 6 nov 2024, 10:15 
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Reg. il: mer 10 dic 2003
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Ha imparato a difendere in Svizzera :asd . E vabbè :asd .

Cita:
Simone Pafundi ha rilasciato una intervista a 'Cronache di Spogliatoio'. Di proprietà dell'Udinese ma attualmente in prestito al Losanna, il calciatore classe 2006 rientrerà in Italia a fine anno visto che il 31 dicembre scadrà l'accordo tra i due club per la cessione a titolo temporaneo: "Dopo questa esperienza in Svizzera sono pronto per la A, dove ci sono tanti giovani adesso. Qui ho imparato soprattutto la fase difensiva: ci sono tanti capovolgimenti di fronte. Guardando i numeri uno può dire: ‘Ma Pafundi non ha fatto bene in Svizzera’. Invece, guardando le partite, direi di no. E poi sono cresciuto fisicamente e in fiducia. L’esperienza in Under 20 mi sta confermando che sto bene".

Pafundi è poi tornato sulla precoce avventura nella Nazionale maggiore: "Mancini mi aveva già convocato per uno stage ma da lì a essere chiamato davvero con i grandi…". E invece è accaduto davvero: "Stavo andando in pullman a Napoli quando mi ha chiamato Corradi, che era il mio ct nelle Under. Mi dice: ‘Devi dirmi qualcosa?’. Io gli rispondo: ‘No, mister, perché?’. Lui mi fa: ‘Un uccellino mi ha detto che…’. Sono impazzito: ‘Mister ma scherzi??’. Sono arrivato in Nazionale che ero molto teso, con mille pressioni addosso. Ma sono stati i 10 giorni più belli della mia vita. Gnonto, Scalvini e Miretti mi hanno aiutato, anche i più storici. Non me lo aspettavo, chiaramente. Poi Mancini mi ha fatto esordire contro l’Albania. Incredibile".

Lì la sua vita è cambiata per sempre: "Le pressioni che ne sono derivate sono state tantissime. Un po’ le ho sofferte, ma ora sono pronto".

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MessaggioInviato: mer 6 nov 2024, 11:25 
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altro fenomeno dal futuro assicurato...

















...in serie C...

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I convocati di centrocampo per la partita con la germania mi fanno arrapare non poco. Sono proprio questi alcuni dei nomi che vorrei vedere.
Manca soltanto Fagioli, che però presumo sia fuori piu per questioni di circostanza che per altro. Io personalmente in ottica mondiali un colloquio serio con Verratti lo farei comunque.

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10dovicovonFicker: Primo e secondo posto del G P S 2012.
Tractatus germanico-italicus
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LudwigvonFicker ha scritto:
Io personalmente in ottica mondiali un colloquio serio con Verratti lo farei comunque.


io pure e gli direi di stare sereno che in nazionale non ci tornera mai piu...

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