Sulla falsariga di quello sui film apro anche un topic sulle ultime visioni di cartoni animati e anime giapponesi.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Gotriniton episodio 11 - Il primo amore di Kenta. 1981.

Serie robotica che non conoscevo fino a pochi anni fa, scoperta grazie alla per me spettacolare sigla(una tra le piu' belle per me tra le originali giapponesi).
E' particolare, un po' moderna alla Gundam, Bryger e Baldios e un po' "vintage" alla Jeeg e Gordian(il professore ucciso che trasferisce la sua memoria in un computer con cui comunica) ha dalla sua l'originalità dei nemici, un'associazione malavitosa che vuole controllare la Terra tra i cui membri c'è un biondo che ricorda Char Aznable.
Nell'episodio che ho visto sono presenti delle scenette ironiche e temi pruriginosi come il bimbo della serie, protagonista dell'episodio, che scopre per la prima volta l'attrazione verso il sesso femminile.
Come stile grafico e' molto ben fatta, ha uno stile che ricorda molto quello di Baldios, i personaggi per me non particolarmente rilevanti.
Non male alla fine, anche se molto lontana dalle atmosfere drammatiche delle prime serie targate anni'70. Il robot esteticamente un po' bruttarello con quel corno sulla fronte.

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Sasuke episodio 4 - il fantasma suonatore di flauto. 1969.

Serie animata che sembrerebbe destinata a un pubblico di under dieci vista la giovanissima età del protagonista ma che in realtà è molto cupa e violenta, in particolar modo questo l'episodio a tinte quasi horror che da bambina mi impressiono' molto, il suo punto di forza sta nella ricostruzione del Giappone feudale che è davvero ben fatta e le atmosfere ben rese da un'ottima colonna sonora, i punti a sfavore sono dovuti al fatto che per me è una serie che appare ormai figlia del suo tempo anche se ancora oggi molto valida.
Bellissima la sigla dei Cavalieri del Re.

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Govarian episodio uno - nascita di un centrocampista(?) di fuoco. 1983.

Interessante per me questa serie robotica di Go Nagai che rappresenta la sua risposta al Gundam di Tomino unendo pero' elementi tipici delle sue opere come l’invasione da parte di una razza aliena ostile, il protagonista in moto e soprattutto il robot che somiglia molto al suo Mazinga Z(tra l’altro in questo primo episodio non mancano momenti pecorecci tipici delle sue serie con due ragazze denudate dal loro costume attraverso i poteri ESP).
Interessante la figura dello scienziato alieno ribelle in fuga dal suo pianeta e rifugiatosi sulla Terra.
Colonna sonora molto d’effetto cosi'¬ come le animazioni che a me piacciono.
Come ripeto per me non e'¨ per niente male. La sigla è¨ favolosa.

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Demetan e la banda dei ranocchi episodio uno - Inizia a saltare, Demetan!. 1973.

Una tra le prime serie Tatsunoko e' una versione in forma animalesca di Romeo e Giulietta, due rane di classi sociali diverse(lui di famiglia povera, lei tutto il contrario) che vedono il loro amore ostacolato.
Come l'ape Maga' e' una serie drammatica e anche abbastanza violenta a tratti ma ha un disegno che a me e' sempre piaciuto tantissimo così come quello di Maga'.
La sigla delle Mele Verdi e' bellissima.

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Ultimamente sto guardando due serie di Amazon, Hazbin Hotel, molto carino anche se ha i suoi difettucci (e anche lo spin off su YouTube Helluva Boss, forse più bello della serie originale) e Invincible, serie per gli amanti dei supereroi e la violenza estrema

Il fiuto di Sherlock Holmes episodio n.4- Il rapimento di Mrs. Hudson. 1984.

Serie animata che in pochi ricorderanno e che ebbe poco successo in Italia(da quello che ho letto all'epoca fu un flop per la RAI) e che porta in realtà una firma d'autore, quella del grandissimo Hayao Miyazaki(che se non sbaglio curò i primi episodi), una sua rivisitazione in chiave animalesca delle avventure del famoso detective nato dalla penna di Conan Doyle.
Lo stile di Miyazaki si vede tutto, dai disegni(che ricordano molto quelli di "Porco Rosso") alle rocambolesche avventure(inseguimenti vari) e uno Sherlock Holmes che invece che essere deduttivo qui è molto più dedito all'azione(il rapporto tra Holmes e Moriarty ricorda un pò quello tra Lupin e Zenigata).
Il cast di doppiatori è di gran livello troviamo Elio Pandolfi, Riccardo Garrone, Mauro Bosco e il suo inconfondibile dialetto piemontese, Maurizio Mattioli e Angelo Maggi.
Una serie davvero carina e leggera, peccato non abbia avuto successo.
Carina anche la sigla.

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Hilary episodio uno - la promessa della ginnastica artistica. 1986.

Le Olimpiadi sono terminate da pochi giorni e questa grande manifestazione sportiva mi ha riportato alla mente un cartone che vedevo da bambina e che fu trasmesso credo per l'unica volta nel 1988 e che tratta della storia di una ragazza del liceo, Hilary, che sogna di diventare una campionessa di ginnastica artistica.
Il cartone e' brevissimo(solo diciotto puntate) e non si discosta dai cartoni sportivi che andavano di moda all'epoca(Mila, Jenny, Mimì e compagnia cantante) e ricordo che per imitare Hilary con rudimentali palle e nastri distruggevo tutta la mobilia di casa(all'epoca gia' amavo la ginnastica artistica).
Alla fine una serie carina ma niente di eccezionale.

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Aquarion episodio uno. 2005.

Serie che fonde robotici e fantasy, l'ennesimo figlio nato da Evangelion al quale si uniscono i robottoni componibili alla Getter Robot.
Ha un buon character design, soprattutto del robottone, buona la grafica ma i personaggi sono per me noiosi e privi di qualsiasi interesse, soprattutto i nemici.
Le battaglie del robot pure sono così così, lontane dal coinvolgimento emotivo delle serie anni '70.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Ho guardato le prime stagioni di Attack on Titan attirato dai tanti commenti esaltanti raccolti in giro ma oggettivamente ho avuto difficoltà a reggere i vari episodi tanto che ad un certo punto mi sono chiesto chi me lo facesse fare a continuare e così l'ho mollato senza rimpianto alcuno...

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"Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita". Avv. Prisco