L'Europeo parecchio brutto a cui abbiamo assistito ha sancito definitivamente il
fallimento della generazione '90, la prima generazione scandagliata vivisezionata sulla rete millimetro per millimetro - e lo dico consapevole che forse questo ne ha condizionato la percezione - è stata un fallimento, tanti approfondimenti tanto clamore per tanti buchi nell'acqua e ora la scena se la prendono quelli del 2000 i quali vedremo se manterranno le promesse.
Gli unici fuoriclasse indiscutibili della generazione '90 sono Mbappé ('98), De Bruyne ('91) e Neymar ('92 incompiuto enorme ma senza dubbio un fuoriclasse), tre veramente tre giocatori di numero, una miseria, se avete problemi con loro il problema lo avete voi, però potete avere problemi con tutti gli altri, da quelli che forse ne avevano ma per un motivo o per l'altro non ce l'hanno fatta (Pogba, Kanté, Son, Kimmich, Sané), a quelli forti veri ma non abbastanza (Salah, James, Arnold, Alaba), a quelli che si forti ma soprattutto in determinate circostanze (Griezman, Mané, Bernardo Silva, Mahrez, Dybala), a quelli forti ma il loro mestiere ormai è diverso da un tempo (Van Dijk, Rudiger, Stones), a quelli che tutto sommato così forti forse non lo sono mai stati in verità (Isco, Gotze, Hazard, Sterling, Kane, Lukaku, Coutinho).
La generazione '90 è stata la più deludente, inconcludente, incompiuta e fallimentare nella storia del calcio, ci lascerà in eredità fiumi di bit a celebrazione della loro mediocrità.
Non solo gente come Tevez e Van Persie - che non ho mai considerato di primissima fascia nella generazione d'appartenenza - è un gigante rispetto alla gran parte di questi, ma anche un Mertens - forse un profilo che avrebbe potuto fare di più - mi sembra non avere nulla da invidiare a praticamente tutti quelli nati nei '90.
Se guardo agli '80 e ai '70 ti trovo una decina di fuoriclasse in meno di un minuto, qui invece si annaspa, come il calcio attuale povero di talento.
E' vero che ormai c'ho un'età e ne ho viste tante, forse troppe, e per questo il calcio non mi entusiasma più, ma io penso che fino a una decina d'anni fa mi guardavo la Copa America la notte per vedere all'opera ALEXIS SANCHEZ
mentre oggi ma chi #@*§ me la fa fare una roba simile?
Sveglio per vedere Donovan che non sarà stato un fuoriclasse ma sicuramente era speciale, ma un azione come quella Donovan-Dempsey contro il Ghana ai Mondiali del 2010 ma chi te la fa? E si parla di giocatori non di primissima fascia, come un Giovani Dos Santos che è scoppiato ma lo guardavi e ti esaltava, ma chi ti esalta oggi, Foden? Ma Foden dovrebbe essere molto più forte di Dos Santos, così come Silva, ma perché nessuno dei due lo sembra minimamente?
La Copa d'Africa per vedere l'eleganza di Abeutrika e Zidan, la fantasiosa potenza di Achille Emana, quel treno inarrestabile di Hatem Trabelsi, ma ora dove sono i terzini che puntano come ali, ora dov'è la magia? Non si dribbla più ma a me sembra di ricordare che l'anarchico Boufal al Mondiale 2022 dribblava ancora (mentre il suo dirimpettaio molto più quotato sulla fascia destra invece manco per sbaglio), ma ora è la mosca bianca per formazione e mentalità innanzitutto, un tempo non credo lo fosse come non credo che dribblare sia così più complicato di un tempo (magari se quel #@*§ di terzino sovrapponesse invece di aspettare lo scarico sulla trequarti). Ma anche Valdivia per cui un tempo un Francesco si faceva le pippe, ed ora direi #@*§ giustamente, dov'è oggi questo 10 un po' indolente e tecnico che ti esalta, al posto suo ci sono dei soldatini che magari corrono di più però non inventano nulla e non esaltano niente.
Eh non lo so ragazzi, più che ormai ho visto tutto e sono stanco, mi sembra che negli ultimi 10 anni non c'è stato niente da vedere se non i contestati successi del Real, comunque trascinato da giocatori della vecchia guardia così come i loro dirimpettai bavaresi e come l'Argentina al Mondiale 2022.
La generazione '90 mi ha corrucciato in maniera inevitabile ed imbruttito anche perché questo calo di qualità mi accorgo non può essere considerato da nessuna parte perché il calcio è anche un prodotto ed un prodotto che va venduto e di cui quindi occorre tessere le lodi, ed a me girano le palle quando mi devono vendere l'ennesimo soldatino mediocre come fenomeno di sta ceppa quando chiaramente non lo è, ma ovviamente è impossibile aspettarsi un minimo di contesto e alla fine al limite scriveranno in un autopoiesi che impone le proprie categorie escludendo tutte le altre "eh Ronaldo e Messi ormai non ci stanno più" facendomi infiammare se possibile ancora di più
Quest'esaltazione di cose che esaltanti non sono alla fine costituisce in qualche modo un'offesa alla nostra esperienza di spettatori ultradecennali e ci rende imbruttiti, incattiviti, dissociati da quel mondo che tanto c'ha appassionato, diventiamo antagonisti ma non per scelta ma piuttosto per rimanere fedeli a noi stessi e al nostro gusto.
Ora con la nuova generazione è possibile riaccendere la fiamma? A giudicare dalla direzione intrapresa dal sistema calcio tutto, è davvero complicato, perché in qualche modo si viaggia verso l'omologazione in ogni senso.
Credo la generazione 2000 avrà più talento della generazione '90, ma difficilmente ormai sarà il nostro calcio ed i nostri riferimenti saranno lontani. Ma se non sarà il nostro calcio, sarà il calcio di qualcun altro? Forse il calcio come lo abbiamo vissuto noi - in tutti i sensi - è un fenomeno anacronistico, recuperabile solamente nell'ethos delle piccole realtà di provincia, dove il calcio avrà ancora quella dimensione democratica e popolare che nel calcio oberato, omologato e sistematizzato di oggi non si scorge più.