Pigio_ ha scritto:
termopiliano ha scritto:
Pigio_ ha scritto:
Tutti i partiti di governo hanno aumentato la % di voti rispetto alle politiche del 2022 , governo quindi rafforzatissimo,uno dei pochi in Europa. Come dico sempre ,basta girare per strada per votare destra e lo stanno capendo in ogni Nazione.
A livello europeo però emerge come le destre (estreme e sovraniste) non abbiano i numeri per governare autonomamente (e nemmeno per poco). Il gruppo con più seggi è quello dei popolari, seguito da socialisti e liberali.
Questo significa che anche sto giro la maggioranza nel parlamento europeo sarà fondamentalmente di centro con i popolari a farla da padrone. Risultato significativo direi.
Del resto anche in Italia (al di là dell'infatuazione per un certo tipo di destra) per governare il centrodestra ha sempre bisogno della componente liberale (o presunta tale) di Forza Italia. Cosa succederà in futuro nessuno lo sa. Ma per ora (soprattutto su vasta scala) per governare resta valida la formula di una coalizione di centrodestra e non di destracentro.
Poi comunque nella tua analisi manca completamente il riferimento al dato dell'astensionismo. Il fatto che vada a votare meno del 50% degli aventi diritto è un dato clamoroso. Ovviamente non è possibile quantificare quanti di questi avrebbero votato a sinistra e quanti a destra (io la mia idea ce l'ho, ma magari la esprimo a parte). Ma il fatto resta quello. Quando sei legittimato (diciamo così) da meno della metà degli elettori potenziali qualche domanda toccherà farsela.
Se pensi che chi non vota sia maggiormente di sinistra pensi assolutamente male, ad esempio poi io ho parlato con più persone di destra che non avrebbero votato perché secondo loro con l'affluenza bassa si può uscire dall'UE e non so dove abbiano letto certa roba ma di sicuro è grossa sta fetta e mi importa nulla di questi qua come mancati elettori ,ripeto. Poi un buon 20% di cittadini avrà più di 80 anni ormai
.ah altro fattore, il 5s è nato come un partito ne di destra ne di sinistra,che in realtà aveva una grossa anima di destra quando era al 35 % , oggi è diventato un partito di sinistra e un bel po' di quella anima di destra,soprattutto nel sud ,non vuole votare i partiti tradizionali di destra e non vuole votare un 5s di sinistra ,pensandoci bene secondo me la maggior parte del non voto viene da là , è gente che si smuove solo per partiti tipo quello di grillo del 2013-2018
Parto da un presupposto. Un 15/20% di astensionismo è fisiologico. Fino al 25 fosse anche 30 è anche comprensibile. Oltre diventa un qualcosa di strutturale e non derubricabile con un banale "eh ma succede". Cioè mi sembra un qualcosa che una riflessione attenta la meriterebbe.
Le esperienze personali (tutte valide ma pur sempre di parte) ci stanno sono pur sempre limitate.
Se vogliamo parlare di quelle ti dico che il fatto che ci sia una ampia fetta di popolazione anziana non significa nulla anzi. Mio nonno è andato a votare anche da moribondo (o quasi). In generale l'importanza di andare a votare è molto più sentita tra gli anziani piuttosto che tra i giovani (e giovanissimi).
Sono d'accordo con te su una cosa. La maggior parte di questo astensionismo fonda le sue radici nella pigrizia e nel menefreghismo. Quindi una buona fetta di questi non è catalogabile né come di sinistra né come di destra.
La mia idea è che di base i due "poli" abbiano uno zoccolo duro di elettorato molto vicino numericamente parlando. Quelli a votare ci vanno sempre (o quasi).
Poi c'è un numero più o meno imprecisato di elettori che si sposta da un polo all'altro (o da un partito all'altro) con discreta nonchalance e lo fa per vari motivi (interessi personali, momento storico, simpatie/antipatie sul leader del momento e chi più ne ha più ne metta).
Nel mio piccolo non ho certezze su dove avrebbero votato questi che hanno preferito rimanere a casa. Ma sono invece abbastanza convinto che l'elettore medio del centro destra sia molto fedele e identitario (poi sul fatto che sia un valore o un disvalore dipende dai punti di vista).
Mentre quello del centro sinistra iper critico e puntiglioso,
ossia in pratica si fa mille pugnette e se non trova la linea del partito perfettamente aderente alle sue idee o non va a votare o se ci va vota scheda bianca.
Come del resto, di riflesso, i relativi schieramenti. Al momento il centro destra italiano è la massima espressione del centralismo democratico (all'interno ci si scanna anche ma poi la linea della coalizione è una e ci si adegua a quella, anzitutto pubblicamente).
Mentre a sinistra l'esatto opposto. Ci si scanna e poi magari o ci si scinde (e si da vita al partitino personalizzato) o si fanno le famose correnti interne (fenomeno che nel centro destra fondamentalmente è mai esistito o quasi).