The other side of the door di Johannes Roberts(2016)
Film in cui si sente il forte richiamo a “Cimitero vivente”(ma senza il suo potere emotivo), un horror che annoia, dove i momenti di paura sono abbastanza telefonati, la tensione è pochissima e la storia come scritto sopra fin troppo prestabilita. Può essere visto ma non va oltre la mediocrità per me.
La fontana della vergine di Ingmar Bergman (1959)
Dopo “Il settimo sigillo” Ingmar Bergman ritorna nel Medioevo e lo fa con una storia che a prima vista sembra una fiaba(ci sono dei rimandi a Cappuccetto Rosso) ma poi si rivela agghiacciante
Il grande regista svedese gioca sul contrasto tra la purezza dei bambini contrapposta alla malvagità degli adulti, ambientando la vicenda come scritto sopra nel periodo della storia per certi aspetti più crudele, Il Medioevo.
Tale contrapposizione si nota fin dall’inizio, il film si divide in due parti, la prima è incentrata sulla spensieratezza della fanciulla,
Davanti a queste barbarie sorge una domanda annosa che da sempre affligge l’uomo: perché se esiste un Dio fa accadere tutto questo? Perché lo tollera? Perché non fa nulla per fermare la mano degli assassini? La risposta ci viene
Un film difficile da affrontare ma di una bellezza estrema(anche se continuo a preferirgli “il settimo sigillo”.