Romeo ha scritto:
Quest'anno sembra che la Uefa abbia steso il tappeto al Bayern.
Le apparenze ingannano
Cita:
Preferisco Heynckes. Con lui in panchina il Bayern ha tutte le carte in regola per vincere questa Champions, per me i bavaresi non sono inferiori al Real Madrid e arbitro permettendo possono batterli tranquillamente. Se dovesse rifare il triplete, penso che a Monaco gli dedicheranno una statua
Non ha permesso
Una volta JC parlando del Barcellona di Guardiola, disse che quando questi scendeva in campo sapevi già che avrebbe dominato e vinto, e quelle volte che non vinceva era sempre per un qualcosa di accidentale, un incidente di percorso, un miracolo sportivo, una serata stregata, insomma, la sensazione di superiorità del Barca su qualunque avversario era sempre piuttosto netta.
Ed a me alla fine solo due squadre hanno dato questa sensazione di immancabile superiorità sugli avversari: il Barca di Pep appunto ed il Bayern di Heynckes (pur con le riserve del caso dettato da un ciclo più breve, ma alla fine nemmeno di così tanto)
La verità è che con Jupp il Bayern è più o meno sempre stata la squadra più forte del mondo, legittimo ritenerla tale anche nel 2012. Come il Barcellona di Guardiola, le volte in cui il Bayern non ha dominato sul piano del gioco e delle occasioni si contano sulle dita di una massimo due mani; raramente il Bayern ha perso per effettiva inferiorità sugli avversari, ma sempre per episodi, accidenti, costruendo tanto e sprecando tantissimo, come contro Borussia, Real e Chelsea nel 2012, contro l'Arsenal nel 2013, contro il Real Madrid preso a pallonate nell'ultima settimana, il Bayern di Heynckes ha sempre dominato su tutti o quasi collezionando sempre almeno il doppio delle palle gol dell'avversario e solo episodi sfortunati gli hanno impedito di prevalere quelle poche volte che non è successo (alla fine si ritira con 33W su 47 partite in Champions).
Heynckes è riuscito a far girare il Bayern quasi sempre al meglio delle sue possibilità, ma ben lungi da quanto dicesse Francesco, non è mai riuscito a rendere questa squadra solida e quadrata, anzi è forse la grande squadra meno solida della storia, in grado di complicarsi la vita sempre e comunque anche quando sembrava avere tutto sotto controllo, sempre autrice di leggerezze ed errori imperdonabili anche quando alla fine è andata bene, raramente in grado di concretizzare le numerose occasioni costruite, in questo il Bayern s'è spesso dimostrato un po' provinciale laddove il cinismo è invece ciò che spesso contraddistingue le grandi squadre.
In ogni caso, la differenza fra una squadra a tratti epocale come il Bayern di Heynckes ed una squadra qualsiasi come il Real di Zidane si nota da queste cose, laddove ogni sconfitta o non-vittoria del Bayern sembrava frutto del caso, degli errori o della sfortuna, praticamente invece ogni vittoria del Real sembra causata, ed effettivamente lo è, da queste cose. In pratica, il Real non si dimostra quasi mai davvero superiore all'avversario e praticamente mai si dimostra squadra ingiocabile. Insomma, quello che diciamo sempre, e non bisogna sforzarsi troppo per ricordare quello che dovrebbe fare una squadra epocale e quello che invece fa il Real. In pratica per il Real gli episodi e gli accidenti sono quelle volte che si dimostra superiore, per loro la norma invece è sculare e rubacchiare.
Comunque, se c'era qualcuno che meritava di giocare tre finali di Champions consecutive, quello è Osram. Meritava quest'impronosticabile impresa, meritava di andare a Kiev più di chiunque altro per aver schierato un Bayern dominante nonostante tutte le assenze ed aver risollevato le sorti di una squadra che pareva stanca e demotivata.
Alla fine nonostante le assenze di molti titolari, l'unica che ha davvero pesato dal punto di vista tecnico-tattico è quella di Robben (poi Neuer e Rafinha ma più per le #@*§ estemporanee dei sostituti), nonostante due centrocampi uno più leggero dell'altro ha concesso il minimo sindacale a Real fra andata e ritorno.
In questi ultimi 6 mesi ha dimostrato una volta di più di essere un grandissimo, e forse la sua mano è stata evidente questa volta più che mai.
Klopp meritava la rivincita, in ogni caso, Jupp aveva lasciato il calcio da Re in Germania, e dopo questo è arrischiatissimo ritorno e il triste epilogo, si ritira con più apprezzamenti ed elogi che mai, meritatissimi.