Dieci piccoli indiani di Agatha Christie(1939) Il romanzo che mi ha fatto innamorare dei gialli e in particolar modo della grande Agatha, che dimostra di possedere una straordinaria capacita' di descrivere gli stati d'animo delle vittime, in un crescendo sempre più di emozioni e di terrore. Per me uno dei piu' bei gialli in assoluto.
1984 e la fattoria degli animali di George Orwell(1948 e 1945) Due libri attualissimo e senza tempo, due capolavori assoluti che meriterebbero di essere letti nelle nostre scuole.
I racconti di Edgar Allan Poe(1848) Una tappa fondamentale per tutti gli amanti del genere horror.
La metamorfosi di Franz Kafka (1915) Uno scrittore con cui da sempre ho un rapporto tormentato ma che ha scritto uno dei racconti/romanzi brevi piu' belli, un racconto molto attuale che verte sull'incomunicabilita' e sull'alienazione, due problemi che purtroppo la nostra societa' moderna si porta dietro.
Il conte di Montecristo di Alexander Dumas padre(1845) Un'opera indimenticabile, che ancora oggi fa riflettere sulla natura umana, sul perdono e sulla vendetta.
Notre-Dame de Paris di Victor Hugo (1831) Romanzo unico e imponente come la meravigliosa cattedrale francese. Tutte le mie simpatie vanno allo struggente personaggio di Quasimodo.
Madame Bovary di Gustave Flaubert (1856) Un romanzo eccezionale, denso, curatissimo, che ha segnato un'epoca.
Delitto e castigo di Fedor Dostoevskij (1866) E' uno di quei libri che tutti dovrebbero leggere, un affresco mirabile della Pietroburgo dell'800, con i suoi risvolti sociali, culturali e religiosi.
Il barone rampante di Italo Calvino(1957) Di Calvino metterei tutto. Questo e' stato il primo romanzo che ho letto e che mi ha fatto innamorare di questo meraviglioso genio, una storia che c'insegna come i sogni possano avverarsi, ma bisogna armarsi di costanza, pazienza, tanta buona volontà e anche di un pizzico di incoscienza.
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegno' a volare di Luis Sepulveda(1996) Un libro che mi ha commossa tantissimo, una metafora contro l'odio e l'intolleranza verso chi e' diverso. Il finale e' meraviglioso, pura poesia.
Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde (1890) E' uno dei libri della mia vita.
Il piccolo Principe di Saint-Antoine de Euxpery (1943) Un testo unico, che va dritto al cuore e lascia il segno, come solo un bambino ha il potere di saper fare.
I ragazzi della via Pal di Ferenc Molnar (1907) Se ora amo leggere il merito è di Molnar: questo fu il primo libro in assoluto che lessi e che farei leggere ai ragazzi di oggi.
Cecita' di Jose' Saramago (1962) E' un libro che mi ha scioccato, che mi ha fatto #@*§, che mi ha fatto piangere, che mi ha fatto fermare perché proprio non riuscivo a proseguire oltre, che mi ha fatto immedesimare nei suoi personaggi, che mi ha messo davanti a una delle mie paure più grandi, quella di perdere per sempre la vista, che mi ha fatto sentire sporca, inutile. Un libro che fa male, che ti lascia un dolore quasi lancinante dentro, un libro terribile nella sua veridicità.
Martin Eden di Jack London (1909) Una meravigliosa storia quasi autobiografica. Anche in questo caso finale meraviglioso, uno dei piu' belli che io ricordi.
Il signore di Ballantrae di Robert Louis Stevenson (1888) Un romanzo amaro, triste, che ti lascia dentro un senso di vuoto, quasi di sconfitta, ma che, una volta terminato, vorresti rileggere ancora e ancora e ancora. Il personaggio di James è una delle caratterizzazioni più belle che la letteratura di tutti i tempi ci abbia mai lasciato, un personaggio che mi ha ricordato non poco alcuni dei momenti più alti dell’opera dostoevskjiana.
Cime tempestose di Emily Bronte(1845) Capolavoro della letteratura straniera di tutti i tempi, in grado di scatenare i sentimenti più contrastanti. Un romanzo imperniato di amore, odio, morte, vendetta, oscurità, dolore, mistero, un vortice sublime che spazza via tutto come l'amore tra i due protagonisti. Eccelso il modo in cui la scrittrice, la bravissima Emily Bronte, descrive questa storia travolgente. Indimenticabili i personaggi, sia quelli primari che secondari.
Dracula di Bram Stoker (1897) Un'opera affascinate nella sua descrizione del male puro.
Frankenstein di Mary Shelley (1816) Una parabola dell’uomo, che vuole innalzarsi a creatore, che vuole sostituire un’entità divina e che viene punito nel modo peggiore, con la rivolta del suo essere imperfetto, che da lui chiedeva soltanto amore e affetto, come qualsiasi figlio al proprio padre.
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