Cristiano Ronaldo triste y solitario: Madrid non lo ama
Poco feeling tra l'attaccante e la Spagna
Nereida Gallardo, con cui è stato fidanzato per un anno, ironizza sul fatto che Cristiano Ronaldo si addormenta in fretta quando è a letto. Da quando è arrivato al Real Madrid tuttavia pare che il portoghese abbia perso il sonno. Colpa del calcio, non delle donne.
Secondo il quotidiano “Marca”, Ronaldo infatti è entrato in crisi e lo dimostrerebbe il rendimento in campo, mai all’altezza del talento che ne ha fatto il calciatore più caro di tutti i tempi, 94 milioni. Non ha stabilito un feeling con la squadra e con la città, è isolato, racconta agli amici di non essere soddisfatto della posizione in campo perchè lo tiene più lontano dall’area di quanto vorrebbe. «Non sto nel cuore del gioco», il suo lamento più o meno segreto.
Insomma dopo aver pianto per un anno sui rapporti deteriorati con il Manchester United che lo lanciò, Ronaldo ha scoperto che il nuovo paradiso non gli offre tutto quello che voleva oltre ai 10 milioni di ingaggio: al Real gli stesero la stuoia rossa la sera della presentazione al pubblico, adesso però deve meritarla. La stampa madrilena insiste sull’impatto positivo di Kakà e sottolinea le difficoltà dell’altro grande acquisto. L’acqua santa e il diavolo, c’era da aspettarselo.
Ronaldo si trova per la prima volta a dividere la scena con un giocatore di carisma mediatico e di qualità pari alla sua: a Manchester Cristiano era la primadonna rispetto a Rooney mentre con Kakà, costato 65 milioni, rischia di partire alla pari. In più il portoghese paga ciò che a Madrid definiscono
la sindrome di Zidane.
Anche Zizou, quando arrivò dalla Juve nel 2001, faticò ad ambientarsi. La leggenda vuole che fosse depresso dalla valutazione incredibile che Moggi aveva fissato per venderlo: 150 miliardi di lire, circa 78 milioni di euro. A quei tempi era il record. Il francese però aveva 29 anni e una famiglia solida cui appoggiarsi: nel giro di pochi mesi le cose cambiarono e la stagione finì con il trionfo in Champions League contro il Bayer Leverkusen battuto da un suo gol bellissimo. L’anno successivo arrivarono il titolo nella Liga e le Supercoppe: il bilancio di Zizou fu inferiore alle possibilità, in quella squadra dei Galacticos, però lui lasciò un grande ricordo nei dirigenti e nei tifosi, al punto che Florentino Perez, ritornato presidente, l’ha inserito nella struttura del club come consigliere personale.
Ronaldo è un personaggio diverso. Ha 24 anni e lo descrivono come un ragazzo immaturo e soggiogato dalla madre e dalla sorella, con interessi che non superano la playstation, la moda e le belle donne con cui intrecciare flirt tanto brevi quanto ben pubblicizzati dalle riviste di gossip. Il rischio di non reggere la pressione, lui che ha un grande culto della propria bravura e bellezza, è alto. A Madrid se ne sono accorti e muovono ai ripari.
Una mossa consiste nel liberarsi il più possibile dei giocatori con un peso nello spogliatoio, la “vecchia guardia” cui l’arrivo di Ronaldo non è piaciuto, nè per i soldi nè per i modi. Non potendo far fuori Raul, un monumento, la nuova dirigenza si disfa di personaggi come Michel Salgado, venduto in Inghilterra. Ma per mettere Ronaldo a proprio agio forse servirà qualcosa di diverso.
http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni ... girata.asp
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