Ernst Happel vs. Chelsea : 1-0 (62' Möller)
Ernst HappelGoycochea 6; Reuter 7, Buchwald 6,5 , Hummels 6 , Forster 6,5 , Jarni 5,5 ; Frings 6, Simeone 6,5 (77' Brehme 6), Moeller 7 (80'Matthaeus NG ); Stoichkov 6,5 , Klinsmann 6 (76' Andersson 6)
ChelseaCech 5,5 ; Ivanovic 6,5 , David Luiz 5,5 , Terry 6, A. Cole 7 ; Ramires 6, Lampard 6,5 ; Mata 6 , Oscar 6, Hazard 7; F. Torres 6,5
CommentoUn ottimo Ernst Happel tiene in scacco il Chelsea di Mou per buona parte del match. Diversi cambi anche qui, ma l'Ernst Happel non rinuncia alla propria filosofia di giuoco. Il Chelsea appare arrembante nei primi 15 minuti, ma l'Ernst si chiude benissimo, costringendo i blues a sporadiche (e inefficaci) conclusioni dalla distanza. Simeone ha la chance di portare in vantaggio i suoi al '30, ma un miracoloso intervento di Ashley Cole in scivolata salva letteralmente la sua squadra. Il primo tempo si conclude a reti bianche, con una prestazione relativamente anonima. Nella ripresa l'EP aumenta i giri e si vede: la manovra è più fluida e precisa, gli esterni di difesa salgono attaccando la profondità e Moeller (oggi migliore in campo) sale in cattedra, facendo vedere bellissime cose. E' proprio il trequartista tedesco a portare in vantaggio i suoi. Su una respinta corta su angolo di David Luiz, da fuori area Andy scarica un gran destro, forte ma centrale, che entra in goal. Tiro parabile probabilmente, e Cech ha qualche responsabilità. Nei minutyi successivi Stoichkov sfiora il vantaggio su contropiede (lancio di Moeller, ancora) ma Cech questa volta si supera, deviando con la punta delle dita in #@*§ d'angolo. Nel finale girandola di cambi e partita controllata dagli uomini di Doni. Come detto bene l'Ernst Happel: è una squadra incredibilmente solida ed equilibrata in ogni reparto, che ha la capacità di adattarsi al giuoco proposto dagli avversari e di controbattere in maniera efficace quasi sempre. La fase difensiva è perfetta, e anche il centrocampo: oggi ho deciso di far giuocare Brehme mediano (facendolo subentrare nel secondo tempo) e il tedesco ha ripagato con 15 minuti di sostanza e qualità, dimostrando la sua straordinaria versatilità. Simeone mi è sembrato migliore, così come Andreas Moller, una volta prese le misure, ha gigioneggiato alla grandissima, proponendosi come regista avanzato e incursore. A parte il goal, tante buone giocate da parte sua. Bene così, Doni.
Italian Giants vs. PSG: 1-1 (28' Vialli, 40' Ibrahimovic)
Italian GiantsValdés 6; Porrini 5,5 , Scirea 6,5 , Ferrara 6,5 ; Maggio 5,5 (58' Tassotti 7 ), Jugovic 6,5 (70' Paulo Sousa 6), Marchisio 6, Boban 6, Pedro 7; Savicevic 7 (79' Gullit NG) ; Vialli 6,5
PSGSirigu 7 , Van der Wiel 5,5 , Alex 6 , Marquinhos 6,5 , Maxwell 6; Rabiot 6 , Matuidi 6,5 , Verratti 6 ; Cavani 5, Lavezzi 6,5 , Ibrahimovic 7
CommentoPareggio tutto sommato giusto per gli Italian Giants. Succede tutto nel primo tempo. Vialli porta in vantaggio i suoi con un tiro a distanza ravvicinata dopo esser stato servito da un bel passaggio di Savicevic (oggi molto bene). Il PSG ci prova più volte da fuori, ma senza risultati. Un ottimo Sirigu, oggi autori di almeno due interventi salvarisultato, nega la gioia del goal a Pedro, oggi imprendibile per la retroguardia parigina. Il pareggio arriva a 5 minuti dalla fine del primo tempo. Dopo una lunga manovra a centrocampo, Verratti trova Ibrahimovic al vertice alto dell'area di rigore, Ibra finta il passaggio per l'accorrente lavezzi, si sposta la palla col sinistro e conclude con un bolide di destro, sul quale Valdés non può nulla.
Il secondo tempo è abbastanza noioso e non succede praticamente nulla degno di nuoto: un fuorigioco dubbio fischiato a Lavezzi, qualche buona iniziativa di Savicevic e un Vialli sempre pericoloso quando servita. Ferrara fatica un po' a tenere Ibra, ed è grazie all'aiuto di Scirea e Jugovic che imbriglia per quanto possibile il talento svedese. Nel complesso gli Italian Giants mi sono piaciuti: Porrini, poverino, si trova a turno a fronteggiare la rapidità di Lavezzi o la potenza di Cavani e Ibra, e l'ho visto veramente in difficoltà. Ferrara stringe i denti e tiene, aiutato dai compagni. A centrocampo Marchisio e Boban un po' anonimi, mentre Jugovic fa vedere buone cose. Pedro è una spina nella difesa parigina, e così Vialli.