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 Oggetto del messaggio: La nuova schiavitù - Buon 1 Maggio!
MessaggioInviato: mar 1 mag 2018, 12:26 
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... g/4301622/

FATE SCHIFO

E come al solito, di queste cose, non si occupa pressochè nessuno. Se ne parlerà oggi, per finire presto tutto nel dimenticatoio.

In attesa magari, di qualche "fruttuosa ed esaltante" iniziativa ancor più PENOSA come questa

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... o/4325610/

FATE SCHIFO pt.2


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MessaggioInviato: mar 1 mag 2018, 13:02 
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Per il primo articolo

Tante persone si trovano senza lavoro e quindi costrette a fare consegne, grosso problema ma non è una colpa delle aziende che offrono questi servizi quindi bisognerebbe guardare al quadro più ampio

Per quanto riguardo invece l'impiego in sé
Che la paga sia bassa mi pare ovvio (ovviamente nei limiti del rispetto di un minimo dignitoso da stabilire per qualsiasi impiego) che l'azienda offra più turni e più soldi a quello che lavorano di più pure (ovviamente nei limiti di una durata massima del lavoro da stabilire allo stesso modo)
Non ci si può aspettare di lavorare quando ti pare, meno degli altri, guadagnare uguale (o guadagnare tanto con un lavoro del genere) e senza alcun sistema di valutazione

Quindi bisogna fare le verifiche a riguardo dei due parametri detti, ma mi pare vengano rispettati
E semmai farsi domande sul come offrire (e guadagnarsi) impieghi migliori

Ciò che mi pare più legittimo è il fatto che persone che lavorano stabilmente per questa azienda andrebbero considerate lavoratori subordinati(anche se occasionali al momento non ricordo manco se esista una figura di lavoro subordinato ma occasionale, se non c'è servirebbe) e non collaboratori
E dovrebbero avere le garanzie del caso, perché ovviamente non è giusto che ogni rischio ricada su di loro
Legittima anche l'mposizione di verifiche sanitarie
Ovvio che uno dovrebbe tenere cura di sé stesso e se non vuole pedalare comprare lo Scooter ma È giusto imporle


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MessaggioInviato: mar 1 mag 2018, 13:41 
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JC ha scritto:
Non ci si può aspettare di lavorare quando ti pare, meno degli altri, guadagnare uguale (o guadagnare tanto con un lavoro del genere) e senza alcun sistema di valutazione


Assolutamente, ci mancherebbe.

Il problema è che non è questo il caso. Per un'assenza di un'ora, ti "delegittimano" facendoti perdere "credibilità" con le conseguenze del caso. Per non parlare appunto, del fatto che mentre i lavoratori devono avere MASSIMO rispetto di orari, impegno, velocità massima, costanza, precisione e quant'altro, dall'altra parte però non hanno nulla che possa sembrare qualcosa di dignitoso: Contratti ridicoli, sottopagati e sfruttati come schiavi, senza alcun diritto che invece, tutti i lavoratori dovrebbero avere.
Pedalare sotto 40 gradi o con 3 gradi, che ci sia il sole o che piova, il più velocemente possibile sennò... guai!, col rischio di essere sbattuti sotto da una macchina, contributi non versati o versati a metà (se va bene), ferie inesistenti, turni assurdi, "straordinari" sempre dovuti se vuoi fare bella figura e non essere preso pure per lavativo (!), e se uno chiede un'ora di permesso, "scendi di graduatoria". Forte!

Se fossero trattati come dovrebbero, ci mancherebbe pure che uno facesse come gli pare. Via a calci nel #@*§.
Ma siccome sono gli schiavi del nuovo millennio (e come loro, tante altre categorie, vedasi "operatori call center") devono adempiere ai loro DOVERI senza avere però alcun DIRITTO, se non quello di una paga misera alla quale molti purtroppo, devono sottostare pur di campare.

E non apro il capitolo "operatori di call center" perchè ci sarebbe da piangere in thailandese.


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 Oggetto del messaggio: La nuova schiavitù - Buon 1 Maggio!
MessaggioInviato: mar 1 mag 2018, 14:06 
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Allora, il primo caso continuo a non capirlo. Ho anche intervistato l'avvocata dei rider di Foodora. Ma non possiamo fare finta di nuovo: possono dire quello che vogliono ma si tratta di un 'lavoretto', fatto a cottimo (adesso, prima c'era un fisso orario). Non capisco davvero che tutele dovrebbe avere (a parte un casco) uno che consegna pizze a domicilio. Le ferie?


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MessaggioInviato: mar 1 mag 2018, 14:13 
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il Mister ha scritto:
Allora, il primo caso continuo a non capirlo. Ho anche intervistato l'avvocata dei rider di Foodora. Ma non possiamo fare finta di nuovo: possono dire quello che vogliono ma si tratta di un 'lavoretto', fatto a cottimo (adesso, prima c'era un fisso orario). Non capisco davvero che tutele dovrebbe avere (a parte un casco) uno che consegna pizze a domicilio. Le ferie?


beh ad esempio potrebbe non essere a cottimo , poi si magari anche le ferie pagate(con ferie ovviamente si intende quello) se uno lo fa tutto l'anno fino a superare una certa soglia , assicurazione ,garanzie sanitarie , mezzo fornito dall'azienda , responsabilità non personale ad esempio sul se il cibo ti casca o cose del genere

è chiaro secondo me che sono dipendenti anche se occasionali , poi certo non dubito che ci sia pure chi lo fa raramente e che qua stiamo sentendo solo una campana , non ho tutte le informazioni per giudicare

secondo me in generale tutta la questione sulla paga e sul fatto di non poter chiedere i turni che si preferiscono magari anche volendone fare di più o che venga premiato chi lavora meglio in base a un algoritmo ( ma anche se fosse una decisione umana sarebbe meglio? diciamo genericamente a un sistema di valutazione ) non ha senso di esistere perchè se vengono rispettate le garanzie minime sono le stesse cose che possono succedere a qualsiasi lavoratore
solo che anche loro pure se occasionali ( e certo ovviamente non è che possono pretendere di campare tutti cosi , giustamente il problema è altrove) andrebbero qualificati come dipendenti e non come collaboratori che agiscono quasi per fatti propri , almeno da quello che ho capito


Ultima modifica di JC il mar 1 mag 2018, 14:24, modificato 3 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: La nuova schiavitù - Buon 1 Maggio!
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Certo certo, a cottimo... buonanotte
Gente che lavora tutto l'anno per una data azienda, tutti i giorni, tutti i mesi... occasionali però :asd

Così come quelli che sono "collaboratori a progetto" senza alcun "progetto". Che sulla carta hanno orari "liberi" ma che nella pratica se non rispetti l'orario imposto, ti sbattono fuori, che sulla carta hanno diritto a gestire il proprio lavoro come vogliono, ma nella realtà, non puoi gestire un #@*§ di niente e devi sottostare a ciò che ti viene detto per filo e per segno, punto e basta. Contributi versati a metà, ferie inesistenti.
Ah, il collaboratore a progetto si intende che il progetto (inesistente) lo realizzi in un tot di tempo. Poi se deve restare lì, o lo assumi o non è più un collaboratore occasionale... e invece... contratti a progetto tirati avanti per ANNI alla stessa persona.
Bella roba.

Belli come quelli che promisero di abolire questi contratti schifosi e che invece, manco col #@*§


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molleggiato secondo me il sistema di valutazione(che sia umano ma sempre standardizzato o in base a un algoritmo) ha senso di esistere, anzi lo trovo necessario in questo modo:
deve essere un sistema premiante, tipo se lavori di più, fai straordinari, non chiedi permessi ecc guadagni di più, non che se non lo fai guadagni meno
a riguardo ovviamente per creare una base comune ci vorrebbe però un contratto stabile, che qua non si può dare probabilmente, forse sarebbe meglio avessero meno lavoratori ma che quelli che ci sono fossero a tempo indeterminato, comunque in assenza di questa circostanza è impossibile non generare una competizione non solo a guadagnare di più ma a guadagnare e basta visto che ovviamente è più richiesto chi lavora meglio, almeno potrebbero rimuovere il cottimo visto che aldilà del numero delle consegne lavorano comunque(e questo si ricollega al trattarli da dipendenti e non collaboratori), chi lavora meglio si fa più turni e basta (ovviamente ripeto, sempre nei limiti di un orario massimo ma purtroppo non credo sia il caso, semmai in molti vorrebbero poter lavorare di più)

almeno però non deve sicuramente essere esplicitamente punitivo, per quello ci vuole un regolamento disciplinare non una semplice valutazione di profitto e ovviamente chiedere un permesso nei limiti del regolamento o rifiutare uno straordinario o addirittura semplicemente non essere il più efficiente tra tutti non sono una violazione
anche se in ultima istanza se fosse necessario non è impensabile manco il licenziamento per mancanza di produttività pure e semplice, ma è una cosa diversa

comunque queste cose qua secondo me vanno tutto sommato accettate, non è un lavoro stabile, non può esserlo per tutti, alcuni lavorano meglio e guadagnano di più, la valutazione può anche essere spietata ma è tuttavia inevitabile
ciò che però si deve garantire è sicuramente che tutti vengano trattati in maniera dignitosa come lavoratori subordinati quali sono anche se non a tempo pieno
indubbiamente dietro questi contratti si nasconde la possibilità di ricevere prestazioni quantomeno paritarie a quelle di chi ha un contratto classico senza però offrire le stesse garanzie


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Molleggiato ha scritto:
Certo certo, a cottimo... buonanotte
Gente che lavora tutto l'anno per una data azienda, tutti i giorni, tutti i mesi... occasionali però :asd

Così come quelli che sono "collaboratori a progetto" senza alcun "progetto". Che sulla carta hanno orari "liberi" ma che nella pratica se non rispetti l'orario imposto, ti sbattono fuori, che sulla carta hanno diritto a gestire il proprio lavoro come vogliono, ma nella realtà, non puoi gestire un #@*§ di niente e devi sottostare a ciò che ti viene detto per filo e per segno, punto e basta. Contributi versati a metà, ferie inesistenti.
Ah, il collaboratore a progetto si intende che il progetto (inesistente) lo realizzi in un tot di tempo. Poi se deve restare lì, o lo assumi o non è più un collaboratore occasionale... e invece... contratti a progetto tirati avanti per ANNI alla stessa persona.
Bella roba.

Belli come quelli che promisero di abolire questi contratti schifosi e che invece, manco col #@*§


Non lavorano tutti i giorni, lavorano quando si rendono disponibili.
Se in un dato giorno si rendono disponibili, devono finire il turno.
Se non si rendono disponibili, perdono punti nel ranking.
Chi è ultimo nel ranking non viene più chiamato per fare i turni.

Tra l'altro ho lavorato per più di un anno come co.co.co quando invece andavo ogni giorno a lavorare, otto ore e più al giorno. Ecco, questo è 'sfruttamento' (ma l'ho accettato io, sia chiaro), non quello verso i rider.

E questi sì, sono occasionali. Ho letto che la maggior parte dei rider guadagna tipo 50 euro al mese. Perché lo fa così, quando ha un po' di tempo.


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vabbè il fatto che l'abbia accettato tu( e non ti biasimo) non lo rende corretto eh
io sono molto pro libertà contrattuale , ma poi ci sono dei limiti, fare un contratto di un determinato tipo e poi eseguire altro ovviamente è oltre questi limiti soprattutto in un campo delicato come quello lavorativo

su questi comunque si ovviamente ci sono molti casi diversi , perciò dico che sul sistema di pagamento( non sul cottimo però) e valutazione c'è poco da dire perchè il lavoro è quello , però almeno anche se lo fai per poche ore puoi essere trattato comunque in maniera degna in quelle ore , cosi come ovviamente a maggior ragione se lo fai spesso

anche se si fa presente un altro problema , per essere considerati subordinati anche se non a tempo pieno dovrebbero essere disponibili sempre in orari previsti e non solo di loro iniziativa , altrimenti è difficile considerarli tali


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MessaggioInviato: mar 1 mag 2018, 15:47 
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Da quello che mi ricordo sono loro che si rendono disponibili, quindi non li vedo come subordinati. Inoltre non vedo il problema del cottimo, se la retribuzione è congrua.

La differenza con il mio lavoro era che non mi rendevo disponibile, dovevo andare tutti i giorni a lavorare. Come una persona che ha un contratto vero, non co.co.co. I rider invece (sempre che non ricordi male), indicano quando ci sono e quando no.


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