Ho trovato su internet questa bellissima riflessione, che spiega il decreto Genova nei minime dettagli, sarà l'ultima cosa che pubblicherò dove parlerò di essa, ma ci tengo a pubblicarla perché è fatta veramente bene
"Allora, signori. L'opinione del Grandissimo l'avete già sentita, e con un certo ritardo vi lascio pure la mia. Nulla da eccepire rispetto quanto ha detto Delli, concordo assolutamente con la definizione di "porcata"; quello che rimane da fare è giustificare dinanzi a voi questa mia ostilità al Decreto Genova.
Le mie obiezioni sono fondamentalmente 4, basate su diversi ordini di analisi.
La prima obiezione che muovo al Decreto è innanzitutto di ordine tecnico-morale. Tecnico, perchè è ora di finirla con questa pratica dei decreti spuri, come giustamente diceva anche il M5S quand'era all'opposizione. Cosa sono i decreti spuri? Poniamo caso che si faccia un Decreto Legge per affrontare un problema serio e impellente. Necessità e urgenza, come nel caso di Genova. Ci sta. [O meglio, i Decreti Legge servirebbero a saltare le lungaggini dell'aula, ma c'è voluto quasi un mese e mezzo per fare questo qui!] Un Decreto spurio è un decreto che però contiene anche altra roba. Roba che non c'entra. Esempio, un decreto per i terremotati, che contiene però norme sulla percentuale di frutta nelle bibite. Altro esempio: un DECRETO GENOVA che parla di ISCHIA. Certo, mi si può giustificare la cosa dicendo "Eh ma sempre di ricostruzione si tratta". Sì. Con una bella arrampicata. Su superfici riflettenti. Ma al di là del dato tecnico, non è una bella paraculata, almeno sul piano morale? Ovvio, la gente di Ischia va aiutata. Fai un altro decreto. E invece no. Sapete perchè? Perchè se metti norme attuative di un condono nel DECRETO GENOVA, le blindi. Usi una leva morale: se sai che ci sono malumori fra i tuoi parlamentari, alcuni dei quali sono restii a votare il non-condono di Ischia, lo metti lì. Chi avrà le palle di lasciare per strada le vittime di una tragedia nazionale? "Se rifiutate Ischia, avete sulla coscienza Genova."
Bella porcata #1.
Passiamo alla Porcata numero 2. Di questa avrete certamente sentito parlare: tecnicamente non si tratta di condono. Verissimo. Vediamo di fare un piccolo recap. A Ischia ci sono 409 immobili abusivi, alcuni totalmente, alcuni parzialmente. Per sanare ciò, negli anni sono stati proposti diversi condoni: 1985, 1994 e 2003. Questi 409 immobili hanno iniziato il procedimento di condono, ma il procedimento va avanti da tempi biblici e non è mai terminato. Sono in un limbo. Poi succede il dramma, ed il terremoto colpisce l'area. Le case crollano o sono danneggiate. Anche quelle abusive. Certo, dobbiamo aiutare la ricostruzione, ma come detto alcune sono case abusive. Tecnicamente la cosa pone problemi su più livelli. Per risolvere al meglio, dobbiamo chiudere questi condoni che si trascinano da tempo immemore.
Ottimo. Perfetto. Lineare.
Però... però che linee guida seguiamo? Non possiamo differenziare ogni singolo caso, troppo casino. Quindi, quali criteri uguali per tutti utilizziamo nel chiudere queste domande di sanatoria? Si è scelto di usare quelle del condono Craxi, del 1985. Problem is, all'epoca molte norme ambientali e di sicurezza non c'erano. Un immobile sanabile negli anni '80, al giorno d'oggi andrebbe incontro all'insanabilità. E non parliamo solo di norme a tutela della sicurezza contro i rischio sismici, idrogeologici, vulcanici ecc. Parliamo anche di tutela del paesaggio, dell'ambiente, dei beni culturali,e tanto altro.
Quindi no, non è tecnicamente un condono, ma produrrà i medesimi danni. E danneggerà il patrimonio collettivo di tutti, nonchè la futura incolumità dei beni e delle persone del posto.
Terza porcata, anche questa di ordine morale: il ristoro degli immobili. Lo Stato, giustamente, a seguito di disastri come i terremoti, aiuta le persone a ripristinare il loro sacrosanto diritto alla casa. Ma QUANTO le aiuta? Fino al 100%, ovviamente. Giustamente. Ma quelle abusive? Nel Decreto si è cercato di mantenere una certa dignità: il completo ristoro non avverrà per gli immobili completamente abusivi. Il che implica, ed è nero su bianco, che fino al 100% ci arrivano gli immobili PARZIALMENTE abusivi.
Cosa significa? Significa che se qualcuno ha costruito abusivamente una villetta a due piani più mansarda e tavernetta, invece che una casetta monopiano... beh, i soldi delle vostre tasse saranno utilizzati per ricostruire tutto. Anche la tavernetta. E la mansarda. E il secondo piano.
Chiudiamo con l'ultima obiezione, citando il testo:saranno possibili inoltre interventi di immediata riparazione di carattere non strutturale, in deroga al Codice dei Beni Culturali e paesaggistici. Un'altra deroga. Ok. Anche qui, si parla di immobili non totalmente abusivi e sui quali non penda ordine di demolizione. Cito: "purché le costruzioni non siano state interessate da interventi edilizi totalmente abusivi per i quali sono stati emessi i relativi ordini di demolizione, allegando o autocertificando quanto necessario ad assicurare il rispetto delle vigenti disposizioni".
AUTOCERTIFICAZIONI.
Non aggiungo altro. Autocertifico solo la mia indignazione."
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