fuzz77 ha scritto:
termopiliano ha scritto:
fuzz77 ha scritto:
Da un lato sono molto felice che sia stato varato senza ritardi il reddito di cittadinanza, francamente non me l'aspettavo.
Dall'altro sono un po' deluso dal fatto che non si sia ancora provveduto a fare una bella legge anti corruzione, che è pure prevista nel contratto di governo.
Comunque, i primi effetti sull'economia di questa manovra si vedranno alla fine dell'anno prossimo.
In un paese come l'Italia il reddito di cittadinanza rischia di essere un clamoroso autogol (o se vogliamo un assist a fannulloni e sfaticati di vario tipo). Non siamo un paese culturalmente adeguato a tali misure di sostegno alla povertà. Spero ovviamente di sbagliarmi, ma temo invece di aver ragione.
E' vero che ci sono delle misure di controllo e supervisione da parte degli organi preposti, così come è vero che saranno destinati dei fondi ad hoc per rafforzare il ruolo e l'operatività dei centri per l'impiego (anche se la vedo dura, in poco tempo, trasformare inutili carrozzoni pubblici in uffici efficienti e produttivi). Non discuto la "buona fede" del legislatore, ma conoscendo un minimo la mentalità dell'italiano medio a cui è destinata la misura temo seriamente che sarà una misura dannosa.
Tra l'altro, se non ho capito male, è anche rivolto agli stranieri regolarmente residenti da almeno 5 anni (periodo troppo breve, a parer mio).
In base al tuo discorso dovrebbero abolire anche le indennità di disoccupazione, le pensioni di invalidità, le 104 ecc.
Non è che siccome c'è il rischio che qualcuno faccia il furbo allora non si fa una legge che può potenzialmente dare un forte contributo all'economia e al lavoro.
Per altro verranno introdotti reati specifici ed aggravanti per quanto riguarda il RDC.
Faccio una doverosa premessa. Sono un fermo sostenitore di quello che chiamiamo "Welfare state" e ritengo che lo Stato debba farsi carico delle esigenze sociali della propria popolazione (ivi compresa il sostegno al reddito o alla povertà).
Tra l'altro ho specificato che spero di sbagliarmi proprio perché personalmente ritengo sia assolutamente cosa buona e giusta rafforzare lo Stato sociale e le varie forme di sostegno possibili.
Il problema è che mi fido poco o nulla degli italiani o della gran parte di essi.
Detto ciò...
Il reddito di cittadinanza si dovrebbe porre ad un livello decisamente differente rispetto agli istituti da te citati (anzitutto per il numero di potenziali beneficiari). Che poi vi siano i furbetti anche sugli altri livelli è fuori dubbio (basti pensare a quanti falsi invalidi vengono "sgamati" ogni anno, ad esempio). Ma non è quello il punto, perché il reddito di cittadinanza si pone appunto su un piano differente (è una misura di politica sociale "extreme", volendo sintetizzare).
Al momento il forte contributo al lavoro è tutto da verificare (anche perché, concettualmente, tali misure non nascono per dare sostegno al lavoro ma prioritariamente all'economia e anzi sul versante lavorativo se mal applicate possono generare fenomeni di assistenzialismo a vari livelli).
Sono curioso di sapere come faranno i cpi a proporre 3 offerte lavorative (che se rifiutate porteranno all'eliminazione del sussidio) se ad oggi la maggior parte di essi hanno si e no una decina di offerte lavorative in totale (anche anche) da proporre (grosso modo viviamo nella stessa zona d'Italia e non credo che nel cpi della tua provincia vi sia tutto questa vastità di offerte lavorative che passano dai centri per l'impiego). Non è che di punto in bianco, dal nulla, spuntano offerte lavorative per tutti i disoccupati o inoccupati.
Per il momento sicuramente darà (o potrà dare) un forte contributo all'economia. Sono un totale ignorante in materia economica (lo ammetto senza problemi) ma non ci vuole un genio per capire che bisognerà vedere quanto questa misura sarà sostenibile nel medio-lungo periodo (visto l'ampio numero di potenziali beneficiari).
Poi comunque su ogni cosa bisognerà sempre valutare la sua applicazione pratica (ivi comprese le sanzioni e i reati specifici di cui parli e l'intero "setting" generale). Il M5S giustamente vuole potenziare i cpi, che per come è strutturata questa nuova misura assumono un ruolo fondamentale e centrale (ma, come dicevo prima, riformare in pochi mesi dei carrozzoni pubblici da sempre inefficienti è impresa assai ardua). Dal punto di vista ideale e concettuale la riforma del rdc è molto buona, mi preoccupa la pratica e l'applicazione.
Poi dal punto di vista politico (benché non sia un elettore del M5S) tanto di cappello ai pentastellati che in pochi mesi di governo hanno già concretizzato diversi elementi del loro programma (ed in particolar modo i loro cavalli di battaglia del taglio dei vitalizi e del reddito di cittadinanza). Questo per me è un fatto assolutamente nuovo per la politica italiana ed è giusto (una volta tanto) rimarcarlo.
ps: Il nome "reddito di cittadinanza" è paradossalmente inesatto, perché non è una misura universalistica ma è comunque collegato all'isee ed è prevista una decurtazione del sussidio se si è proprietari di una casa. E' una misura selettiva (giustamente, aggiungo io). Il nome reddito di cittadinanza è sicuramente attrattivo, ci mancherebbe altro. Ma tecnicamente è inesatto. E non lo dico io ma eminenti esperti di politica sociale.
Enri ha scritto:
termopiliano ha scritto:
fuzz77 ha scritto:
Da un lato sono molto felice che sia stato varato senza ritardi il reddito di cittadinanza, francamente non me l'aspettavo.
Dall'altro sono un po' deluso dal fatto che non si sia ancora provveduto a fare una bella legge anti corruzione, che è pure prevista nel contratto di governo.
Comunque, i primi effetti sull'economia di questa manovra si vedranno alla fine dell'anno prossimo.
In un paese come l'Italia il reddito di cittadinanza rischia di essere un clamoroso autogol (o se vogliamo un assist a fannulloni e sfaticati di vario tipo). Non siamo un paese culturalmente adeguato a tali misure di sostegno alla povertà. Spero ovviamente di sbagliarmi, ma temo invece di aver ragione.
Questo è autorazzismo bello e buono...
Quindi?