Sandro ha scritto:
Vimarna ha scritto:
Mi auguro di si, però temo che gli obiettori di coscienza renderanno le cose molto difficili.
E pensare che sono stati proprio i radicali, Pannella in primis, a battersi per l'affermazione del diritto all'obiezione di coscienza. Nel preambolo allo statuto del partito radicale si legge che essa è addirittura un dovere.
La legge sul biotestamento, invece, non vi fa alcuna menzione.
Come ci si è premurati per tutelare i diritti dei malati (però andrebbe ricordato anche che l'approvazione dei finanziamenti rivolti alla cura e al sostegno dei disabili sono stati posticipati solo alla prossima legislatura: il diritto a morire ha avuto la precedenza su quello a vivere), bisognerebbe prestare anche attenzione ai diritti di quei operatori sanitari che, per proprie convinzioni etiche o religiose, in coscienza non ritengono di poter ottemperare a questa legge.
A me sembra assolutamente logico.
Tu hai il diritto di dare disposizioni sulla tua morte, io ho il diritto di non eseguirle se lo ritengo contro la mia sensibilità. Si troverà qualcun altro che se ne occupa.
Una sera ho fatto quasi baruffa per difendere il diritto dei medici di non praticare l'aborto. Secondo alcuni amici questi sarebbero obbligati a praticarlo in quanto medici. Ma si può sentire questa cosa? per me è assolutamente illogico: liberi da una parte, costringi dall'altra.
Per me per definizione la libertà di ciascuno è tale fino a che non cozza con la libertà di qualcun altro. Se per praticare la tua libertà imponi qualcosa a me, allora a quel punto non parliamo più di diritti e libertà.
EDIT. ho modificato il messaggio. Avevo letto male il tuo
Sono assolutamente d'accordo con te.