Vimarna ha scritto:
Special1225 ha scritto:
ma che conseguenze hanno avuto le teste di catzo che ti hanno reso la vita un inferno per 3 anni?
Nessuna ed e' la cosa che mi fa piu' soffrire.
Non sai quanto male mi faccia vederli in giro per strada con le loro belle vite paciose e realizzate mentre io sono qui che annaspo da sempre, che non sono riuscita praticamente a combinare nulla nella mia vita a causa di una profonda insicurezza, mancanza totale di autostima e paura e diffidenza verso chi mi circonda a causa di quegli eventi.
Il novanta per cento dei problemi che mi porto dietro sono a causa di cio' che ho subito e forse sarei stata una persona diversa, avrei avuto una vita diversa se avessi avuto il coraggio di denunciare cio' che mi stava accadendo (ecco perche' dico di denunciare, forse ci si puo' salvare) o perlomeno di farmi cambiare istituto.
Qualcuno dira' "eh ma che esagerazione!" Forse e' vero, ma quando si e' fragili emotivamente come lo sono io e per di piu' molto sensibili sono ferite che non si rimarginano piu', che ti porti dietro per il resto della tua esistenza, che ti condizionano la vita quotidiana, l'approcciarsi ad altre persone.
I miei genitori almeno sono stati fortunati, non hanno dovuto piangere una figlia, perche' i pensieri di morte ti vengono...a me ha salvato il mio grande amore per la lettura, riversavo su di lei ogni mia frustrazione, mi era di compagnia e di conforto allo stesso tempo come lo e' tutt'oggi.
So che il bullismo e' una piaga che esiste da sempre e purtroppo sempre esistera', ma se chi ne e' vittima riuscisse a trovare qualcuno che gli e' accanto, sopravvivrebbe a questo inferno che per lui sarebbe meno duro da affrontare, per questo dico che gli adulti hanno un ruolo fondamentale, in particolar modo gli insegnanti, perche' non e' vero che non possono fare nulla, possono moltissimo invece, perchè un professore ha sempre sott'occhio la situazione, molto piu di un genitore che spesso non e' a conoscenza perche' il figlio non si confida con lui.
Se il professore parlasse a un suo ragazzo o a una sua ragazza vittima di bullismo, se gli infondesse sicurezza e fiducia, se gli facesse capire che non e' solo/a, che ci sono passati in tanti, sarebbe gia' tanto per quella persona, ma la maggior parte degli insegnanti purtroppo preferisce non vedere perche' e' la via piu' semplice e comoda da percorrere.
Ribadisco, massima solidarietà perché purtroppo altro non si può fare, ovviamente mi auguro che trovi persone (amici, fidanzato/marito o fidanzata/moglie, meglio specificare o potrebbe arrivare qualche paladino dei finti oppressi a dire che ipotizzare che uno/a sia etero a prescindere è una forma di omofobia
) in grado di restituirti un minimo di sicurezza ed autostima, anche se mi rendo conto che certe fasi della vita sono cruciali e rimediare dopo ai danni subiti durante l'adolescenza è doppiamente difficile.
Non che avessi bisogno della conferma, immaginavo che i "tuoi" bulli ne fossero usciti indenni, è così ovunque. Anche se spesso, col passare degli anni, quasi tutti finiscono per pagare il conto. Perché chi è mexda da teenager, mexda quasi sempre rimane e coi deficit di istruzione, di intelligenza e sensibilità la si può fare franca fino ad un certo punto. Prima o dopo tutti i nodi arrivano al pettine, attendi e resta in riva al fiume, passeranno i loro cadaveri o comunque alcuni di essi.
Concordo con Basilio sul fatto che strumentalizzare una questione seria come questa parlando di immigrati si poteva tranquillamente evitare, dato che i bulli spesso sono proprio quelli che provengono da certi territori, anche e soprattutto a scuola (persone che hanno figli non mi parlano mai troppo bene dei bambini/ragazzini nordafricani, slavi, rom ecc...ovviamente sto minimizzando col "non molto bene", ma d'altronde non si può pretendere che un pero faccia le mele....da feccia nasce feccia e le eccezioni - che esistono e le ho viste di persona -servono solo a confermare la triste regola). Trattasi di autogol alla Niccolai, diciamolo chiaro.
Le soluzioni del problema (quello vero, cioè del bullismo) sono complicatissime per non dire impossibili, sia per la legge italiana ridicola (ultima perla, oggi, la prescrizione per un pedofilo di mexda perché per 9 anni non si è riusciti ad arrivare al secondo grado....il Burundi, paragonato a noi, è avanti anni luce), sia perché sia genitori che professori sono sempre più (mediamente, chiaro, ma le eccezioni fanno poco testo) stupidi ed ignoranti e coi social il fenomeno diventa sempre meno controllabile.
Inutile illudersi che le cose in futuro migliorino, accadrà (temo) l'esatto contrario e saranno caxxi amari. Per tutti.