Ti dico, non ho seguito bene la situazione tra Scanzi e Luttazzi, quindi potrei essere Intopic perché parlo senza sapere
, ma la mia valutazione era generale.
Anche per me Travaglio è nettamente sopra, ma pure lui in un programma di Santoro fece una figuraccia (ripreso dal conduttore infatti) insultando in maniera gratuita un esponente politico (mi pare fosse il presidente della regione liguria o l'ex ), nessuno o quasi è immune da scivoloni. I quali possono essere più o meno gravi. Ecco, di norma non do peso a chi dice qualcosa ma a cosa dice qualcuno. Però nel caso di Luttazzi faccio un'eccezione, non lo amavo all'eccesso prima perché il suo stile e la sua comicità puzzavano a distanza chilometrica di quella sinistra radical chic che metto un filino sotto l'Isis, come gradimento personale.
Però non era neanche male, tutto sommato. Ma da quando ha copiato pari pari uno sketch ad un collega americano, traducendolo senza cambiare una virgola, mi è sceso sotto terra. Cioè è morto, come autorevolezza e credibilità. Nel mondo dello spettacolo copiare, oltre che illegale, è indice di chi è finito, non ha più idee.
Luttazzi ha aggiunto l'aggravante della malafede, perché se avesse plagiato un intervento di Benigni, tutti l'avrebbero scoperto il giorno stesso, si sarebbe trattato quindi di un'azione goffa e stupida. Averlo fatto con un comico americano indica quanto cercasse di fottere le masse, sapendo che solo pochi lo conoscevano e pochissimi potevano aver visto quello sketch, conoscendo benissimo anche la lingua, notando così la palese copiatura.
È la stessa differenza che passa tra plagiare una canzone di Elton John o di un cantante di nicchia azero.
Nel primo caso vieni beccato dopo due ore, nel secondo forse mai.
Da quel momento (testimoniato da un servizio delle iene, vattelo a vedere se riesci, specie la reazione ridicola di quel buffone) per me vale zero, ammetto che sia sbagliato ma anche quando avesse ragioni da vendere, gli darei torto per principio, perché un truffatore, falsario e bugiardo non merita né rispetto, né una seconda chance, almeno nel suo campo.