Sono d'accordo Lud
C'è solo una precisazione, per me fondamentale: produrre cose significative o comunicative dal punto di vista artistico è anche (e a volte soprattutto) una questione di sensibilità individuale e di capacità comunicativa.
Ovviamente, se manca totalmente il mezzo e se manca una minima predisposizione tecnica, questa capacità rischia di rivelarsi del tutto vana e inutilizzabile.
Ma non è lo studio completo e approfondito che te la regala: quello ti rende uno storico, un critico, un appassionato.
Se voglio essere uno studioso serio devo aver studiato, se voglio essere un musicista pure, ma in modo diverso, posso anche ignorare una fetta della storia e metterci del mio. Il che non significa che sono un "genio selvaggio", ma che ho la sensibilità per proporre cose personali.
Cobain per me era un musicista eccezionale dal punto di vista espressivo e comunicativo, ma era mediocre tecnicamente, e dubito conoscesse bene Mahler o Steve Reich.
Ecco, per me l'accademia e lo studio non possono sostituire questa sensibilità/predisposizione personale. Ciò non toglie che per fare qualcosa di valido tu debba conoscere a approfondire la tua materia.
Quello di cui parlo in questa sede è la conoscenza più che altro storica ed estetica: per parlare di storia del cinema devo aver un minimo approfondito la materia, sennò è inutile parlarne.