redguerrier ha scritto:
Ma è normale che ci devono essere dei controlli, scoprite l'acqua calda cari miei se scrivete pappine solo per dire questo.
La situazione è tragica e non semplice da risolvere, la via più breve è quella dei muri e delle frontiere chiuse, che porterebbero a dissidi, guerriglie e alla fine guerre, così ritorniamo a ripercorrere passo passo gli errori che dovremmo aver imparato ad evitare dalla nostra storia.
Ma la soluzione va trovata o vogliamo semplicemente rispedirli tutti indietro a morire perchè "CCI RUBBBANO IL LAVORO!" (non ho mai conosciuto uno che mi dicesse "Non trovo lavoro a raccogliere i pomodori perchè ci sono gli immigrati", ho altresì conosciuto tanta gente che "a raccogliere i pomodori non ci vado, essì che c'ho tempo da perdere per una paga minima", e lì rientriamo nel problema del lavoro in nero che con gli immigrati c'entra poco o niente) o "EEEH MA I SSSOLDI KE DO A LORO A STO PPUNTO LI DO A MY FILIO!!!" scordandosi che uno con quei soldi ci campa, l'altro ci si compra le figurine.
Senza scordarci del pluri-premiato motto del "Prima gli italiani", na cosa talmente divertente da essere incommentabile.
Che si fa? Li ributtiamo tutti fra le fauci dell'Isis, di Boko Haram e #@*§ vari e facciamo finta che l'Africa non esista?
Poi sta storiella degli immigrati criminali è al pari degli italiani mafiosi, ho avuto modo di conoscere i nigeriani e i somali che sono stati trasferiti nella mia zona e non ho visto scemi pronti a spacciare erba dalla mattina alla sera per qualche soldo, ho visto ragazzi con diplomi o anche lauree che non sapevo letteralmente cosa fare, catapultati improvvisamente in un posto che non conoscono, da soli e senza un futuro davanti. C'era chi voleva andare in Francia, chi aveva da raggiungere parenti in Germania e chi invece non aveva nulla di nulla.
A sentire alcuni di voi qua dentro bisognerebbe tornare a vivere nelle caverne con ognuno che pensa a se e alla propria famiglia infischiandosene degli altri, come nemmeno gli animali.
L'ipocrisia sta pure nelle parole di quelli che "L'Italia agli italiani", poi se scoppia una mezza rissa al bar prendono la macchina e fuggono in Brasile...
Io non frequento quasi mai bar, ma le poche volte che ci vado mai visto una rissa. In certi che per ovvie ragioni non metterei mai piede, invece si, ma nel 99,9% dei casi non ci sono italiani coinvolti.
Se uno vivesse nel mondo reale, invece di parlare a caso, certe cose le saprebbe.
Come l'esempio di raccogliere pomodori, è una caxxata che vi siete inventati voi buonisti da strapazzo. Sai perché gli italiani non ci vanno? Perché con quello che ti danno per quel lavoro, rigorosamente in nero, non ci vivi. A meno che uno non abiti con papino e mammina, che pagano tutto. Quando inizi con affitto, bollette, spesa, per non parlare di eventuali persone a carico, come un consorte disoccupato e figli, le poche centinaia di euro che ti possono dare degli sfruttatori, per orari da schiavisti, fanno ridere.
Ora, che uno nato qui e cresciuto qui debba lavorare 12 ore in nero per una miseria che non basta a mantenersi, io lo trovo ridicolo, comico.
Ti sei mai chiesto perché ci sono aziende (edili o con pochi dipendenti, non certo quelle medio-grandi) dove il personale è composto interamente da romeni o pakistani? I primi, lavorano due anni così e si costruiscono la casa in Romania, i secondi dividono appartamenti da 4 persone in 20. Quindi accettano il nero, stipendi bassi, orari folli.
È sbagliato nei loro confronti ma se non ci fossero, i titolari dovrebbero attenersi a certe norme e consuetudini, assumendo italiani a condizioni umane e riducendo così il lor utile. Chi non può permetterselo perché andrebbe in perdita, chiude, non è un obbligo avere una ditta.
È che siete tutti come Lory Del Santo (o una simile), che di recente ho sentito dire "non ho mai preso un autobus in vita mia".
O come i parlamentari, che a parte rare eccezioni, si inalberano coi "razzistoni" ma non hanno mai visto da vicino un extracomunitario, se non vestito da calciatore. Anche perché vivono in quartieri dove certa gente neanche si avvicina, con vigilanza e carabinieri che pattugliano regolarmente le zone.
Quanti gay coi sederi altrui, paragonati agli intellettualoidi di sinistra, gli abitanti di San Francisco sono tutti etero.