Casca ha scritto:
Occhio che la proposta di legge non prevede che TUTTI i nati in Italia diventino automaticamente italiani. Ci sono requisiti piuttosto stringenti.
Mi sembra che sia necessario che almeno uno dei genitori viva regolarmente da almeno 5 anni in Italia, abbia un lavoro con reddito, non essere stato clandestino al suo arrivo e superare un test di italiano. E solo a quel punto si può fare richiesta (e non ottenere automaticamente) la cittadinanza.
Messa così non vedo dove sia il problema.
Ovvio che ci sono dei requisiti e dei criteri da rispettare. E comunque i 5 anni sono pochi secondo me.
Ma il problema non è quello. In questo momento storico (in futuro magari sarà peggio, chissà) approvare una legge del genere vuol dire darsi la zappa sui piedi. Obiettivamente, ad oggi, quale sarebbero i benefici di una legge del genere? In concreto eh.
I ragazzi nati in Italia da genitori stranieri hanno comunque dei diritti (i minori, italiani o stranieri, hanno euguali diritti per la legislazione italiana). Il diritto all'istruzione e all'accesso alle cure sanitarie (per citarne due a caso) sono comunque tutelati e garantiti dalla nostra costituzione e da tante altre leggi dello stato.
Inoltre, con la legislazione vigente, un bambino nato in Italia da genitori stranieri può comunque richiedere la cittadinanza al compimento dei 18 anni (e tra l'altro non è un processo molto complesso).
Gentiloni dice che questa legge oltre a tutelare i diritti dei bambini (ma come dicevo prima questi diritti sono già ampiamente tutelati) permette di garantire maggiore sicurezza al nostro paese favorendo inclusione e integrazione.
Lungi da me voler fare pipponi nazionalistici (ho idee politiche ben diverse) ma francamente ste cose non si possono sentire. L'inclusione non la attui dando la cittadinanza per legge. La attui con delle politiche culturali mirate (a medio/lungo termine) o con interventi strutturali sul sistema di accoglienza (qui il discorso sarebbe lungo, magari un giorno ne scriverò).
Questa legge per assurdo contribuisce a creare tensioni.