il Mister ha scritto:
https://www.repubblica.it/esteri/2019/06/26/news/non_chiediamo_alle_fotografie_di_fare_quello_che_dovremmo_fare_noi_cambiare_la_politica_-229679872/?ref=RHPPLF-BH-I229651578-C8-P2-S1.8-T2
Non riguarda l'Italia ma il tema è quello. Immagine davvero terribile ma, chi ha colpe per che cosa?
Per evitare tragedie così, cosa dovrebbero fare gli Stati Uniti? Concedere un permesso di soggiorno a chi arriva al confine? Prosciugare il fiume per far passare tutti? E lo dico da detrattore degli Stati Uniti, sia chiaro.
A me sembra che la questione venga posta davvero malissimo.
la questione è posta indubbiamente malissimo, ma mica per caso, viene posta cosi a scopi politici, chi ti fa vedere le immagini dei morti in mare per farti venire l'angoscia e i sensi di colpa non è diverso da chi parla in continuazione di tutti i crimini degli immigrati
la vergogna grossissima è che ci si giochi il consenso su cose del genere senza alcuno scrupolo, perciò la prima cosa da fare è rifiutare la retorica e rimanere razionali
queste persone sono morte ( e ovviamente spiace, ma non deve spiacere perchè la foto fa impressione, bensi perchè sono morte delle persone) cercando di entrare illegalmente negli stati uniti se ho capito bene no?
ora deve essere chiara una cosa ad oggi il territorio degli stati uniti appartiene agli statunitensi, che sono legittimati a farci entrare solo chi ritengano gli stia bene e lo decidono tramite il loro sistema governativo
per quanto si stia male in messico non è legittimo entrare illegalmente negli stati uniti
eppure molte persone, sicuramente mosse pure dalla disperazione, lo fanno, magari ci muoiono, se va bene creano una disfunzione amministrativa al paese in cui si recano
come dici cosa si può fare? bisogna chiedersi innanzitutto perchè si sta cosi male in messico(abbandonando la narrativa che è sempre colpa degli altri e di chi invece sta bene soprattutto) , e cosa possono e devono fare gli altri stati mentre comunque continuano a esistere, se questo non è soddisfacente allora se sia possibile concepire di dissolvere i limiti territoriali degli stati e in che modo organizzarsi poi
non si può solamente mostrare un'immagine a effetto(come altri mostrerebbero i vecchi malmenati durante i furti) e ritenere che chiunque si giochi la vita per ottenere qualcosa abbia automaticamente ragione
se non si parla di questo è meglio non farlo, chi ne parla solo in maniera sentimentale e strumentale è un pezzo di #@*§ se in malafede e un fesso se in buona
a mio avviso non credo i tempi siano maturi per dissolvere i confini (perchè poi devi convincere anche gli altri stati e se non sono d'accordo che fai? unificare leggi, fisco, smussare le differenze culturali etc.)
credo che fare qualcosa del genere sarebbe controproducente per la gente comune, ma anche semplicemente oltre i limiti del realistico per ora
quindi ha senso tutelare ancora i confini, anche se qualcuno di propria iniziativa si ammazza nel tentare di superarli, tuttavia esistono anche i diritti umani che è giusto tutelare, quindi se becchi qualcuno che sta per morire ovviamente devi salvarlo, ma non per questo dargli necessariamente il permesso di entrare, ci sarebbero invece i canali istituzionali per quello quando si viene riconosciuti davvero come profughi, cosi come è sicuramente possibile provare a programmare i flussi migratori nelle quantità sane e accettabili
nel frattempo gli stati del primo mondo potrebbero innanzitutto astenersi dall'influenzare negativamente gli altri, poi aiutarli a intraprendere una strada che li porti a migliorare, partendo innanzitutto da un assetto di stato di diritto, perchè se una grossa parte del mondo sta male, evidentemente il problema è li e non basta accogliere qualcuno con conseguenze negative pure per chi sta bene
ovviamente io non sono nessuno e il mio pensiero può essere discusso e sbagliato, ma deve essere discusso in questi termini, non a fini propagandistici e con toni superficiali e irrazionali quando non a fini concreti ma ben poco onorevoli
io temo chi ha visione nazionalista e conservatrice a livello gerarchico, cosi come chi ha una visione di dissoluzione dello stato a fini collettivisti e infine da socialismo reale, ma temo ancora di più chi nasconde queste cose dietro i discorsi di facciata, perchè quando se ne discute chiaramente io sono fiducioso della maggiore correttezza di una visione più equilibrata ( e i problemi esistono, mica sono cominciati ieri e nessuno può risolverli tutti)
in questo momento è anche difficile capire chi fa certi discorsi solo perchè vuole consenso e chi invece davvero dietro vi nasconde la volontà di modificare la società qualora ne avesse la possibilità, propenderei ancora per il primo caso ma comunque la cosa da fare è sempre rifiutare di discuterne in quel modo