Zelensky ammette: "Non abbiamo le forze per riprenderci il Donbass e la Crimea"
In un'intervista a Le Parisien, il presidente ucraino ha dichiarato che ormai conta sulla diplomazia per riprendere il controllo sulle regioni conquistate dai russi
L'intensa offensiva russa nella regione di Kursk, invasa dai soldati ucraini la scorsa estate, è una delle tante preoccupazioni di Volodymyr Zelensky. Il leader di Kiev ha riconosciuto che l'Ucraina attualmente non ha forze sufficienti per riconquistare il Donbass e la Crimea con mezzi militari, pertanto conta sulla diplomazia per riottenere le regioni finite sotto il controllo del Cremlino. "Di fatto questi territori sono ora controllati dai russi. Non abbiamo la forza per riconquistarli. Possiamo contare solo sulla pressione diplomatica della comunità internazionale per costringere Putin a sedersi al tavolo delle trattative", ha detto il leader ucraino in un'intervista a Le Parisien.
"Solo la diplomazia può spingere Putin alle trattative"
Sembra quindi un passo indietro quello di Zelensky che, da quando i territori sono passati sotto il controllo russo - prima la Crimea nel 2014 e poi il Donbass nel 2022 -, ha sempre considerato la restituzione imprescindibile di queste due regioni per porre fine alla guerra russa. "Possiamo contare solo sulla pressione diplomatica della comunità internazionale per costringere Putin al tavolo delle trattative", ha detto il presidente russo al quotidiano francese.
Ora, quindi, è il turno della diplomazia. "Abbiamo bisogno di un'America e di un'Europa forti per fare pressione su Putin e fermare questa guerra", ammette lo stesso Zelensky che però ha precisato che "nessun leader ha il diritto di negoziare con il dittatore russo Vladimir Putin senza Kiev, poiché l'Ucraina è la vittima di questa guerra". Il riferimento va alla promessa del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, convinto di poter trovare "in un minuto" una soluzione pacifica a una guerra che dura da quasi tre anni.
"L'Ucraina non riceve aiuti sufficienti per vincere la guerra"
Le intenzioni di Trump stanno generando un ottimismo generale, ma stanno anche alimentando il timore di Kiev di essere lasciata sola. Su questo tema, Zelensky non ha lasciato spazio ai dubbi e ha dichiarato a Le Parisien che l'Ucraina non riceve aiuti sufficienti per vincere la guerra. Allo stesso tempo, i partner potrebbero rafforzare la capacità di Kiev di produrre e possedere armi moderne, investendo così nella difesa dell'Europa. "A volte mi viene detto che l'Occidente non ha la capacità di produrre questi sistemi in tempo perché sono già schierati. Questo è normale. Dateci le licenze! Produrremo le nostre armi, compresi i missili e i sistemi di difesa", ha detto il presidente.
Zelensky ha poi elogiato i rapporti che lo legano al presidente francese. "Emmanuel Macron ha sempre fatto parte di questa piccola cerchia di cinque o sette leader vicini all'Ucraina", ha detto Zelensky che proprio oggi incontra il leader dell'Eliseo a Bruxelles a margine dell'incontro tra Unione Europea e Balcani Occidentali. Il 7 dicembre scorso Macron ha organizzato all'Eliseo un incontro tra il presidente eletto americano Trump e il presidente ucraino, per la prima volta dalla vittoria del repubblicano alle elezioni Usa.
https://www.today.it/mondo/zelensky-rip ... rimea.htmlecco i primi effetti nefasti della rielezione di trump negli usa che coinvolge direttamente anche il nostro continente...