2) PARTE 2 - il DNA calcistico italiano e la nazionale L'eliminazione della nazionale contro la Svezia, le sconfitte della juve ieri e nelle finali contro Barca e Real, le batoste delle altre squadre italiane in Champions e soprattutto in Europa League (non solo di quest'anno), sono di caratura storica. Sono eventi che in sostanza ti dicono: COSI' NON PUOI PIU' ANDARE AVANTI. SE VUOI VINCERE, DEVI CAMBIARE.
Cosa deve cambiare? La mentalita', il DNA calcistico.
In Italia gli adetti ai lavori ( opinionisti, dirigenti, proprietari, allenatori e calciatori ) non si sono ancora resi conto che il calcio si e' evoluto molto recentemente, soprattutto negli ultimi 4,5 anni.
Il paradigma del calcio italiano e' SUPERATO.
1) Non e' piu' sufficiente avere la migliore difesa per vincere.
2) Il calcio di oggi e' molto piu' offensivo di prima, l'equilibrio si e' spostato. Prima il paradigma era prendere meno gol degli altri, oggi il paradigma e' fare piu' gol degli altri. La frase sopra a prima vista sembra un non-sense, ma se ci pensate bene racchiude in maniera concentrata il segreto del calcio di oggi. Oggi per vincere la Champions devi avere un'apparato offensivo potente, pungente, che puo' fare gol in qualsiasi momento. Devi avere giocatori che sanno saltare l'uomo (Messi, Neymar, Hazard), devi avere ottime fascie laterali (Robben, Ribery), devi avere degli ottimi crossatori (Carvajal, Marcelo) , devi avere giocatori con ottimo controllo del pallone che non vanno mai nel panico quando pressati, e che quindi non buttano mai via il pallone (Modric, Iniesta, Busquez). Devi attaccare con molti uomimi, con quasi tutta la squadra, e le squadre italiane non lo fanno. Mandano un tot di uomini in attacco e quello che combinano combinano. Devi avere la difesa a 40 metri. Come ho gia' detto nel topic della partita di ieri per avere la facilita' di gol, devi avere non solo fenomeni in attacco, ma anche a centrocampo, giocatori tecnici e completi a centrocampo e sulla corsia dei terzini, proprio come ce li ha il Real. Dove sono i giocatori tecnici nel centrocampo della Juve? Dove sono nel centrocampo della Nazionale? Invece guardatevi il centrocampo di Real, Barca, City e Spagna. LA SQUADRA NON DEVE PENSARE PRIMA DI TUTTO A DIFENDERSI, MA DEVE SEMPRE CERCARE IL GOL.
3) La manovra della nazionale e delle squadre italiane e' troppo lenta, troppo orizzontale. Ci sono troppi retropassaggi, troppi passaggini inutili. Guasi tutti i giocatori non vogliono prendersi la responsabilita', e siccome hanno paura di sbagliare il passaggio, quasi sempre cercano la soluzione piu' semplice e sicura. Per segnare devi prenderti qualche rischio in piu'. Il Barca e il Real giocano in maniera piu' verticale e veloce, proprio perche' hanno interpreti capaci di sfondare con il dribling, con gli uno-due di prima e con passaggi filtranti in profondita', le cosiddette "diagonali". Quando decidono di sfondare, e' come se mettessero una marcia in piu'.
4) E' ora di accantonare per sempre il concetto di catenaccio e contropiede, perche' con le squadre migliori del mondo non funziona, perche' loro con i loro potenziale offensivo ultra-potente, ti segnano comunque, e allora son cavoli amari (soprattutto se gli avversari segnano per primi), perche' anche loro hanno un'ottima difesa che ora devi trovare un modo di sfondare. Prima il calcio italiano riusciva a colmare il gap di qualita' con gli altri avendo una preparazione tattica molto superiore agli altri. La tattica e' sempre stata l'arma principale del calcio italiano. Ora invece non ci sono piu' squadre impreparate e "naive" sul piano tattico nei Mondiali, Europei, e nella Champions. Ora anche gli altri stanno tutti dietro la palla in fase di non possesso. E soprattutto, il gap in qualita' si e' ampiamente allargato.
-Guardiamo per esempio la nazionale. Io sono dell'opinione che questa e' la peggior nazionale italiana degli ultimi 50 anni. Per dire, il miglior attaccante degli azzurri e' Immobile. Uno che ha fallito sia in Spagna che in Germania. Uno che sa far bene solo in determinati contesti (Lazio), e quando l'asticella si alza ( in nazionale ), scompare del tutto. Poi chi c'e...il supersopravvalutato Insigne? Il mediocre El Sharawy, il mediocre Belotti? A centrocampo chi gioca...i monotematici Candreva e Verrati, i mediocri Parolo e Gagliardini?
Insomma, dove sono i nuovi Totti, Del Piero, Vieri, R.Baggio? Dove sono i nuovi talenti? Il Real e il Barca hanno prodotto molti talenti negli ultimi anni, che hanno fatto la loro fortuna (Xavi, Iniesta, Thiago Alcantara, Pedro, Puyol, Busquez, Isco, L.Vasquez, Nacho, Ceballos, Mayoral, ecc....). Le 7 sorelle invece?
E' chiaro che il problema sta alla radice. Cioe' nelle SCUOLE CALCIO. Il settore giovanile sia della nazionale e sia di tutte le squadre principali, lavora male, lavora con presupposti sbagliati.
Nelle scuole calcio si insiste troppo sulla tattica, sulla preparazione fisica, sulla corsa, si gioca per il risultato, invece di far divertire i bambini e i ragazzi. Ai ragazzi va insegnata la tecnica prima di tutto, l'arte del contro palla, del tiro da fuori, del dribling. Facciamoli GIOCARE A CALCIO, facciamoli tirare fuori la loro creativita'. C'e pure stato un utente su questo forum che ci sta dentro nel mondo delle scuole calcio, e diceva che ci sono molte cose marce. Gli allenatori puntato sui risultati subito, invece che sulla crescita a lungo termine, e quindi fanno giocare ragazzi con una stazza fisica forte, invece di puntare sui veri talenti, che in primo luogo sembrano piu' gracili, ma che con un po' di pazienza e tolleranza, diventeranno 10 volte piu' forti.
Una parte della soluzione sarebbe avere un nuovo Direttore della FIGC che vuole rivoluzionare il modo di giocare a calcio in italia, il modo di percepire il calcio. Ma soprattutto ingaggiare uno come Guardiola, che e' il migliore allenatore del mondo, come direttore generale (coordinatore) di tutti i settori giovanili della nazionale. Guardiola ha detto che non allenera' ancora per molto, fara' un'altro paio di anni al City. Quindi allo scadere del suo contratto sarebbe un'idea prenderlo per insegnare a tutti gli allenatori della struttura azzurra -dalla Nazionale maggiore fino ai pulcini- come si allenano i ragazzi, come si sviluppano nuovi talenti. Dategli carta bianca per insegnare il gioco moderno, il gioco d'attacco e il tica-taca agli allenatori italiani.
E' chiaro quindi che e' completamente irrilevante chi sara' il nuovo CT della nazionale. Se i geni della FIGC non attueranno questa rivoluzione totale del calcio italiano, tutto il resto saranno solo cambiamenti cosmetici.
Per concludere: molti ancora non si sono resi conto che nel calcio del ventunesimo secolo 3 elementi sono critici 1- la qualita', 2-la qualita, 3-la qualita'.
E infine la Juventus sara' nella parte 3.
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