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 Oggetto del messaggio: Il calcio italiano e' stato sconfitto
MessaggioInviato: mer 4 apr 2018, 11:52 
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Reg. il: dom 13 giu 2004
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Cari amici di forum calcio.
Analizzando i risultati del calcio italiano e la situazione generale negli ultimi anni, dobbiamo trarre delle considerazioni serie.

Non solo il calcio italiano e' in netto declino, ma e' stato sconfitto. Questa e' una considerazione molto pesante, e' me ne rendo conto, ma ora ne spiegero' i motivi.
Ci saranno 3 parti.

1) PARTE 1 - LA SERIE A
Ormai tutti si sono resi conto che la Juve e' rimasta l'unica vera potenza in Serie A.
E' partito tutto da quando gli sceicchi e i russi sono entrati nel calcio con i loro capitali quasi illimitati, dopodiche' in maniera quasi simultanea, sia Moratti sia Berlusconi hanno deciso di MOLLARE. Hanno motivato la loro decisione dicendo che non potevano competere con gli sceicchi ecc....ma la verita' e' che semplicemente non avevano piu' voglia di investire nel calcio. Perche' potevano benissimo continuare a investire quanto la Juventus, per poter competere per la vetta della Serie A almeno. Ma per motivi che solo loro sanno, non volevano piu' farlo.

Mi sorprende che nessuno abbia sottolineato il seguente dato di fatto:
La tragedia della Serie A e' che TUTTE le squadre italiane che negli ultimi 10 o 15 anni sono passate di proprieta'.....sono state vendute A PERSONE SBAGLIATE.
Ormai, dopo il molto probabile ennesimo scudetto della juve consecutivo, e' palese.

-Milan e Inter sono stati venduti a investitori cinesi che, a differenza dei loro proclami gloriosi all'inizio, nei fatti si sono dimostrati di potenza economica modesta o meglio dire scarsa.
- Il Napoli e' stato comprato da De Laurentis che...ok.....ha preso in mano la squadra dopo il fallimento e la retrocessione in C1 e l'ha portata a qualificarsi stabilmente in Champions....ma come ho gia' detto molte volte nei topic del Napoli, NON HA l'intento di fare del Napoli una squadra vincente, cioe' capace di vincere lo scudetto. Al Napoli manchera' sempre quel 30% di qualita' e lunghezza della rosa per compere con la Juve fino in fondo.
- Stessa cosa vale per la Roma. Palotta ha creato una Roma forte, che e' sempre tra le prime 4, ma non forte abbastanza per il vertice.
- La Lazio di Lotito e' piu' debole della Roma. Anche se qui il discorso e' complesso perche' Lotito ha dovuto risanare i grossi debiti di Cragnotti e quindi e' partito con un grosso handicap. Ma comunque e' ovvio che mai e poi mai spendera' abbastanza da fare della Lazio una concorrente della Juve.
- Per quanto riguarda la Fiorentina dei Della Valle beh che dire. Ancora oggi c'e un 50% di fiorentini che difendono a spada tratta i Della Valle per aver riportato la squadra in A e per alcuni anni di seguito di ottimi piazzamenti. Ma come ho gia' detto....le competizioni si giocano per vincerle, e non possono i tifosi accontentarsi del quarto quinto posto. Non puo' non esserci all'orizzonte una vera speranza di vittoria.
- Poi ci sono altre squadre piccole che hanno cambiato proprieta' come il Cagliari, il Palermo, ecc...ecc.

La domanda quindi si pone, come mai nessun sceicco o magnate russo (cioe', nessun stra-riccone con soldi infiniti) ha voluto comprare una squadra italiana?
Come mai il Barcellona e il Real che comunque non sono in mano a sceicchi e magnati russi, riescono a fare grandissimi calciomercati ed essere sempre ai vertici in europa?

Quindi abbiamo all'orizzonte una Serie A che continuera' ad essere dominata dalla Juve. Qua' e la' ci saranno annate nelle quali la Juve dara' il contentino una volta al Napoli, una volta alla Roma....una volta al Milan o Inter, perche' ovviamente non potra' sempre avere la fame e la motivazione per vincere lo scudetto.
Quindi avremo un scenario del tipo: 7 scudetti juve, poi scudetto Napoli, poi scudetto Roma, poi 6 anni di juve, poi scudetto milan, poi 4 anni juve, poi inter, poi 4 anni juve, poi roma 2 volte, poi juve 6 volte ecc eccc.
Nella prossima parte mi occupero' della Nazionale Italiana, della Juventus e del modo di praticare calcio in Italia, cioe' del DNA calcistico.


Ultima modifica di Ajantis il mer 4 apr 2018, 15:30, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: mer 4 apr 2018, 12:23 
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Reg. il: dom 5 ott 2014,
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Me lo sono sempre chiesto anch'io, sopratutto per la Roma e la Lazio.
C'abbiamo una città pazzesca alle spalle, con una squadra e una società di altissimo livello potresti giocartela in maniera eccezionale a livello di marketing, eppure nessuno prova a metterci le mani. La risposta probabilmente sta nella situazione italiana in generale, sopratutto quella burocratica, nessuno ha voglia di impelagarsi in questo marasma. Vedasi Pallotta, che per riuscire a mettere il primo mattone dello stadio, in una zona di Roma ormai morta e defunta, ci sta mettendo anni e anni, con 5 stelle e PD che a turno gli mettono i bastoni fra le ruote a seconda di come tira il vento.

Agli stranieri di investire in questo paese non sbatte nulla, sia nel calcio che negli altri campi.

Real e Barça sono un discorso a parte, la loro storia è sempre stata questa e dietro hanno un'organizzazione societaria probabilmente fra le migliori al mondo, oltre a investitori di tutto rispetto. Non avranno mai bisogno degli sceicchi, sono già forti di loro.

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"Un omaggio a Totò che faceva sorridere gli italiani senza neanche dire mai una bestemmia"


Ultima modifica di redguerrier il mer 4 apr 2018, 13:51, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Il calcio italiano e' stato sconfitto
MessaggioInviato: mer 4 apr 2018, 13:15 
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Reg. il: lun 19 giu 2006
Alle ore: 19:32
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Località: Venexia
Red io penso che investire in Italia è rischiosissimo ma investire sotto la linea del Po è da pazzi. Roma ha delle potenzialità enormi ma bisognerebbe cambiare la testa dei romani. Un esempio tipico è la Sicilia, terra splendida da tutti i punti di vista, che potrebbe vivere di solo turismo ma che ogni anno ha flussi di turismo notevolmente inferiori a quelli del solo Veneto (Rapporto sul turismo 2017, realizzato da Unicredit in collaborazione con il Touring Club Italiano, che pone l’offerta regionale al primo posto in Italia per numero di presenze, con dati due-tre volte superiori a competitors come Sicilia e Campania, e per la capacita’ attrattiva del turismo straniero, con un fatturato che, da solo, e’ equiparabile a quello dell’intero sud Italia (oltre 5 miliardi).

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 Oggetto del messaggio: Il calcio italiano e' stato sconfitto
MessaggioInviato: mer 4 apr 2018, 13:42 
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Reg. il: lun 4 giu 2012,
Alle ore: 15:19
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mi pare lampante quale sia il motivo per cui gli sceicchi o i magnati russi non investano in italia: tasse allucinanti, burocrazia statale ignobile, impossibilità totale o quasi di costruire stadi di proprietà, etc etc... insomma anche solo pensare di fare business tramite il calcio nel nostro paese è un utopia e questo per un investitore straniero importante è una motivazione per impegnarsi altrove...

dal punto di vista tecnico poi sono ANNI che la nostra serie A ha perso appeal sotto tutti i punti di vista: una volta i migliori calciatori giocavano nel nostro campionato mentre ora sono tutti all'estero, mediamente le nostre partite sono esteticamente inguardabili e non è quindi un caso che ad esempio i diritti tv nostrani sono poco appetibili ed ancor meno pagati mentre quelli di liga e premier sono strarichiesti e ben remunerati...

sul discorso poi dei disimpegni di Moratti e silvio anche qui, per ragioni differenti, le motivazioni sono piu che comprensibili: il primo ha speso (leggi sprecato...) oltre 1.2 miliardi di euri di tasca sua in 25 anni perche l'Inter finalmente ottenesse risultati importanti e quindi giustamente ha deciso di farsi da parte mentre il secondo, che ha legato il suo impegno calcistico a doppio filo con la carriera politica, una volta questa passata in secondo piano, si è defilato pure dal milan nella maniera indecente che tutti conosciamo...

gli altri presidenti che hai citato, per evidenti ragioni economiche (tra chi non può e chi non vuole), hanno scelto di investire il minimo indispensabile per disputare campionati dignitosi ma senza alcuna mira importante e questo ovviamente si riverbera sul valore medio-basso della serie A dove l'unica squadra che ha lavorato bene tecnicamente e finanziariamente è la juve e quindi stravince regolarmente ogni anno senza trovare avversari in grado di contrastarla...

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"Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita". Avv. Prisco


Ultima modifica di esser il mer 4 apr 2018, 13:50, modificato 2 volte in totale.

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Reg. il: mar 20 mag 2014
Alle ore: 20:50
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Cita:
Il calcio italiano e' stato sconfitto


Stasera si ripiglia la rivincita :sisi

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redguerrier ha scritto:
Me lo sono sempre chiesto anch'io, sopratutto per la Roma e la Lazio.
C'abbiamo una città pazzesca alle spalle, con una squadra e una società di altissimo livello potresti giocartela in maniera eccezionale a livello di marketing, eppure nessuno prova a metterci le mani. La risposta probabilmente sta nella situazione italiana in generale, sopratutto quella burocratica, nessuno ha voglia di impelagarsi in questo marasma. Vedasi Pallotta, che per riuscire a mettere il primo mattone dello stadio, in una zona di Roma ormai morta e defunta, ci sta mettendo anni e anni, con 5 stelle e PD che a turno gli mettono i bastoni fra le ruote a seconda di come tira il vento.

Agli stranieri di investire in questo paese non sbatte nulla, sia nel calcio che negli altri campi.


Perfetto.
Penso anche io che questi sono i motivi dei mancati investimenti in Italia da parte dei ricconi.


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Reg. il: dom 13 giu 2004
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esser ha scritto:
mi pare lampante quale sia il motivo per cui gli sceicchi o i magnati russi non investano in italia: tasse allucinanti, burocrazia statale ignobile, impossibilità totale o quasi di costruire stadi di proprietà, etc etc... insomma anche solo pensare di fare business tramite il calcio nel nostro paese è un utopia e questo per un investitore straniero importante è una motivazione per impegnarsi altrove...

dal punto di vista tecnico poi sono ANNI che la nostra serie A ha perso appeal sotto tutti i punti di vista: una volta i migliori calciatori giocavano nel nostro campionato mentre ora sono tutti all'estero, mediamente le nostre partite sono esteticamente inguardabili e non è quindi un caso che ad esempio i diritti tv nostrani sono poco appetibili ed ancor meno pagati mentre quelli di liga e premier sono strarichiesti e ben remunerati...

sul discorso poi dei disimpegni di Moratti e silvio anche qui, per ragioni differenti, le motivazioni sono piu che comprensibili: il primo ha speso (leggi sprecato...) oltre 1.2 miliardi di euri di tasca sua in 25 anni perche l'Inter finalmente ottenesse risultati importanti e quindi giustamente ha deciso di farsi da parte mentre il secondo, che ha legato il suo impegno calcistico a doppio filo con la carriera politica, una volta questa passata in secondo piano, si è defilato pure dal milan nella maniera indecente che tutti conosciamo...

gli altri presidenti che hai citato, per evidenti ragioni economiche (tra chi non può e chi non vuole), hanno scelto di investire il minimo indispensabile per disputare campionati dignitosi ma senza alcuna mira importante e questo ovviamente si riverbera sul valore medio-basso della serie A dove l'unica squadra che ha lavorato bene tecnicamente e finanziariamente è la juve e quindi stravince regolarmente ogni anno senza trovare avversari in grado di contrastarla...



Perfetto anche questo.
Sul discorso della Serie A non credo ci sia molto altro da dire, ora passiamo al DNA calcistico.


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Reg. il: mar 12 set 2006
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Località: Civitavecchia (RM)
Lioncino ha scritto:
Red io penso che investire in Italia è rischiosissimo ma investire sotto la linea del Po è da pazzi. Roma ha delle potenzialità enormi ma bisognerebbe cambiare la testa dei romani. Un esempio tipico è la Sicilia, terra splendida da tutti i punti di vista, che potrebbe vivere di solo turismo ma che ogni anno ha flussi di turismo notevolmente inferiori a quelli del solo Veneto (Rapporto sul turismo 2017, realizzato da Unicredit in collaborazione con il Touring Club Italiano, che pone l’offerta regionale al primo posto in Italia per numero di presenze, con dati due-tre volte superiori a competitors come Sicilia e Campania, e per la capacita’ attrattiva del turismo straniero, con un fatturato che, da solo, e’ equiparabile a quello dell’intero sud Italia (oltre 5 miliardi).
Bisognerebbe prima rimettere a posto Roma al proprio interno prima che arrivi qualcuno pronto a investire da fuori, x il resto non credo che nella Capitale siano contrari a interventi da parte di chi ha il denaro x farlo (parlo della gente comune ovviamente).

_________________
Più le cose cambiano, più restano le stesse.

LIBERA LA ROMA!


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MessaggioInviato: mer 4 apr 2018, 15:30 
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2) PARTE 2 - il DNA calcistico italiano e la nazionale
L'eliminazione della nazionale contro la Svezia, le sconfitte della juve ieri e nelle finali contro Barca e Real, le batoste delle altre squadre italiane in Champions e soprattutto in Europa League (non solo di quest'anno), sono di caratura storica. Sono eventi che in sostanza ti dicono: COSI' NON PUOI PIU' ANDARE AVANTI. SE VUOI VINCERE, DEVI CAMBIARE.

Cosa deve cambiare? La mentalita', il DNA calcistico.

In Italia gli adetti ai lavori ( opinionisti, dirigenti, proprietari, allenatori e calciatori ) non si sono ancora resi conto che il calcio si e' evoluto molto recentemente, soprattutto negli ultimi 4,5 anni.

Il paradigma del calcio italiano e' SUPERATO.

1) Non e' piu' sufficiente avere la migliore difesa per vincere.

2) Il calcio di oggi e' molto piu' offensivo di prima, l'equilibrio si e' spostato. Prima il paradigma era prendere meno gol degli altri, oggi il paradigma e' fare piu' gol degli altri.
La frase sopra a prima vista sembra un non-sense, ma se ci pensate bene racchiude in maniera concentrata il segreto del calcio di oggi. Oggi per vincere la Champions devi avere un'apparato offensivo potente, pungente, che puo' fare gol in qualsiasi momento. Devi avere giocatori che sanno saltare l'uomo (Messi, Neymar, Hazard), devi avere ottime fascie laterali (Robben, Ribery), devi avere degli ottimi crossatori (Carvajal, Marcelo) , devi avere giocatori con ottimo controllo del pallone che non vanno mai nel panico quando pressati, e che quindi non buttano mai via il pallone (Modric, Iniesta, Busquez). Devi attaccare con molti uomimi, con quasi tutta la squadra, e le squadre italiane non lo fanno. Mandano un tot di uomini in attacco e quello che combinano combinano. Devi avere la difesa a 40 metri.
Come ho gia' detto nel topic della partita di ieri per avere la facilita' di gol, devi avere non solo fenomeni in attacco, ma anche a centrocampo, giocatori tecnici e completi a centrocampo e sulla corsia dei terzini, proprio come ce li ha il Real. Dove sono i giocatori tecnici nel centrocampo della Juve? Dove sono nel centrocampo della Nazionale? Invece guardatevi il centrocampo di Real, Barca, City e Spagna. LA SQUADRA NON DEVE PENSARE PRIMA DI TUTTO A DIFENDERSI, MA DEVE SEMPRE CERCARE IL GOL.

3) La manovra della nazionale e delle squadre italiane e' troppo lenta, troppo orizzontale. Ci sono troppi retropassaggi, troppi passaggini inutili. Guasi tutti i giocatori non vogliono prendersi la responsabilita', e siccome hanno paura di sbagliare il passaggio, quasi sempre cercano la soluzione piu' semplice e sicura. Per segnare devi prenderti qualche rischio in piu'. Il Barca e il Real giocano in maniera piu' verticale e veloce, proprio perche' hanno interpreti capaci di sfondare con il dribling, con gli uno-due di prima e con passaggi filtranti in profondita', le cosiddette "diagonali". Quando decidono di sfondare, e' come se mettessero una marcia in piu'.

4) E' ora di accantonare per sempre il concetto di catenaccio e contropiede, perche' con le squadre migliori del mondo non funziona, perche' loro con i loro potenziale offensivo ultra-potente, ti segnano comunque, e allora son cavoli amari (soprattutto se gli avversari segnano per primi), perche' anche loro hanno un'ottima difesa che ora devi trovare un modo di sfondare.
Prima il calcio italiano riusciva a colmare il gap di qualita' con gli altri avendo una preparazione tattica molto superiore agli altri. La tattica e' sempre stata l'arma principale del calcio italiano. Ora invece non ci sono piu' squadre impreparate e "naive" sul piano tattico nei Mondiali, Europei, e nella Champions. Ora anche gli altri stanno tutti dietro la palla in fase di non possesso. E soprattutto, il gap in qualita' si e' ampiamente allargato.

-Guardiamo per esempio la nazionale. Io sono dell'opinione che questa e' la peggior nazionale italiana degli ultimi 50 anni. Per dire, il miglior attaccante degli azzurri e' Immobile. Uno che ha fallito sia in Spagna che in Germania. Uno che sa far bene solo in determinati contesti (Lazio), e quando l'asticella si alza ( in nazionale ), scompare del tutto. Poi chi c'e...il supersopravvalutato Insigne? Il mediocre El Sharawy, il mediocre Belotti? A centrocampo chi gioca...i monotematici Candreva e Verrati, i mediocri Parolo e Gagliardini?

Insomma, dove sono i nuovi Totti, Del Piero, Vieri, R.Baggio? Dove sono i nuovi talenti?
Il Real e il Barca hanno prodotto molti talenti negli ultimi anni, che hanno fatto la loro fortuna (Xavi, Iniesta, Thiago Alcantara, Pedro, Puyol, Busquez, Isco, L.Vasquez, Nacho, Ceballos, Mayoral, ecc....). Le 7 sorelle invece?

E' chiaro che il problema sta alla radice. Cioe' nelle SCUOLE CALCIO.
Il settore giovanile sia della nazionale e sia di tutte le squadre principali, lavora male, lavora con presupposti sbagliati.

Nelle scuole calcio si insiste troppo sulla tattica, sulla preparazione fisica, sulla corsa, si gioca per il risultato, invece di far divertire i bambini e i ragazzi.
Ai ragazzi va insegnata la tecnica prima di tutto, l'arte del contro palla, del tiro da fuori, del dribling. Facciamoli GIOCARE A CALCIO, facciamoli tirare fuori la loro creativita'.
C'e pure stato un utente su questo forum che ci sta dentro nel mondo delle scuole calcio, e diceva che ci sono molte cose marce.
Gli allenatori puntato sui risultati subito, invece che sulla crescita a lungo termine, e quindi fanno giocare ragazzi con una stazza fisica forte, invece di puntare sui veri talenti, che in primo luogo sembrano piu' gracili, ma che con un po' di pazienza e tolleranza, diventeranno 10 volte piu' forti.

Una parte della soluzione sarebbe avere un nuovo Direttore della FIGC che vuole rivoluzionare il modo di giocare a calcio in italia, il modo di percepire il calcio.
Ma soprattutto ingaggiare uno come Guardiola, che e' il migliore allenatore del mondo, come direttore generale (coordinatore) di tutti i settori giovanili della nazionale. Guardiola ha detto che non allenera' ancora per molto, fara' un'altro paio di anni al City. Quindi allo scadere del suo contratto sarebbe un'idea prenderlo per insegnare a tutti gli allenatori della struttura azzurra -dalla Nazionale maggiore fino ai pulcini- come si allenano i ragazzi, come si sviluppano nuovi talenti.
Dategli carta bianca per insegnare il gioco moderno, il gioco d'attacco e il tica-taca agli allenatori italiani.

E' chiaro quindi che e' completamente irrilevante chi sara' il nuovo CT della nazionale. Se i geni della FIGC non attueranno questa rivoluzione totale del calcio italiano, tutto il resto saranno solo cambiamenti cosmetici.

Per concludere: molti ancora non si sono resi conto che nel calcio del ventunesimo secolo 3 elementi sono critici 1- la qualita', 2-la qualita, 3-la qualita'.

E infine la Juventus sara' nella parte 3.


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 Oggetto del messaggio: Il calcio italiano e' stato sconfitto
MessaggioInviato: mer 4 apr 2018, 15:38 
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Reg. il: sab 6 dic 2008,
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Vabbè a parte tre sarà quel papiro postato da Effino nel topic della Champions...

Comunque sì, L.Vasquez, Nacho, Ceballos e Mayoral hanno fatto la fortuna del Real Madrid. Proprio loro sono stati.


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