Prima partita...pagelle tratte dall'enciclopedia del Football .
Italia
1
Austria
0
Reti: 1:0 Schillaci (75)
Italia: Zenga, Bergomi, Maldini P., Baresi F., Ferri, Ancelotti (De Agostini 46), Donadoni, De Napoli, Vialli, Giannini, Carnevale (Schillaci 75)
Allenatore: Vicini Azeglio
Stati Uniti: Lindenberger, Russ, Streiter, Aigner, Pecl, Schöttel, Artner (Zsak 62), Linzmaier (Hörtnagl 77), Ogris, Herzog, Polster
Allenatore: Hickersberger
Arbitro: Wright (Brasile)
Le Pagelle
ZENGA 6
I rinunciatari attaccanti austrìaci gli hanno agevolato l'esordio mondiale. Nessuna parata particolare, ma si e mosso con sicurezza in quelle poche occasioni nelle quali è stato chiamato ad intervenire.
BARESI 7,5
Esemplare il modo come riesce ad essere sempre uguale a se stesso. Sprazzi di classe pura sono piovuti sul nuovo prato dell'Olimpico, ma anche schizzi di duro mestiere quando l'occasione lo richiede. Dopo dieci mnuti ha messo un artigianale ma preziosissima pezza su un tiro di Rodax dal limite dell'area e ha trovato anche il modo proiettarsi in avanti come sanno fare solo i veri comandanti e la botta rimediata al braccio è stato il letterario eroico tocco.
BERGOMI 7
Lo «zio» sembrava, negli ultimi tempi, aver assunto connotati da focolare domestico. Era soltanto un'impressione. E' sempre lui e se ne accorto anche lo smanioso, ma inconcludente Polster che il pallone lo ha davvero soltanto intravisto.
FERRI 7
Anche su di lui si cominciavano ad addensare interrogativi. Con l'impetuoso ritorno di Vierchowod sembrava che dovesse fare la line di un ferro vecchio. Anche lui ha smentito le crìtiche con prestazione all'acciaio temperato. Sono mancate le sue bombe su punizione. Ci ha provato ma senza fortuna. Ma non è il caso di andare a cercare l'ago nel pagliaio.
MALDINI 6.5
Il ragazzo non si è guastato con il crescere. Veloce ed elegante mastino ha messo la museruola ad Ogrìs. Bello ed efficace un suo intervento in scivolata con il quale ha anticipato Russ che si preparava a battere a rete a pochi metri da Zenga.
ANCELOTTI 6
La sufficienza soltanto perchè l'avida sfortuna gli ha permesso di giocare solo un tempo. Avrebbe meritato di più per quello che aveva fatto vedere. Davvero un peccato ma Ancelotti costretto a fare i conti con un altro incidente ha bisogno di ben altri «voti».
DE NAPOLI 5
Una delle poche note stonate nell'orchestra azzurra. Si sa che nella banda di Vicini non può fare il primo violino e nessuno glielo chiede. Per lui c'è jI ruolo di suonatore di piatti che non è poi un ruolo cosi secondario. Bisogna conoscere sempre la musica e sapere quando è il momento di entrare. «Rambo» De Napoli, come aveva latto vedere in campionato ormai chiede di potere fare tutto sfruttando i suoi mantici. E puntualmente ne viene fuori una partita sfiatata. L'impegno, la generosità non si discutono ma certi «lisci» da oratorio sono da banco degli imputati.
DONADONI 7
Aveva fatto tremare alla vigilia di questo mondiale. Pareva l'unico degli azzurri al top della condizione ed invece, nella partita-allenamento con il Cannes sembrava che stesse muovendo i primi passi della preparazione. Sul vellutato prato dell'Olimpico è scivolato via come una palla del suo gioco preferito: il biliardo. Ha organizzato sponde di squisita geometria e imbucato fantasiosi «assist»
GIANNINI 7,5
Ci voleva l'azzurro mondiale per ritrovare il Principe. Una felice, stimolante sorpresa, anche per chi come noi, non gli ha mai risparmiato critiche per le sue non rare prestazioni «pleblee». Si è sempre detto che non è un regista. Ieri sera ha fatto scattare pregevoli ciak e ha perentoriamente detto per tutta la partila: «Motore, azione».
CARNEVALE 5,5
Ha avuto sulla punta dei piedi il miele di un successo personale, ma non lo ha saputo cogliete. Nel primo tempo per due volte poteva concludere in gol due azioni lineari. Ci ha provato, ma nell'esecuzione è mancata quella determinazione, lucida e rabbiosa allo stesso tempo, che devono far parte dell'attaccante di razza.
VIALLI 6,5
Non è ancora lui, ma è sulla buona strada per ritrovarsi. Nel primo tempo ha mancato un gol che sembrava fatto, ma ha lavorato moltissimo si è fatto sempre trovare nel vivo delle azioni più importanti ed è suo il cross per il gol vincente di Schillaci.
DE AGOSTINI (dal 46') 6,5
Vicini è costretto a scegliere, ma certo lasciare in panchina il suo «uncino» è proprio un delitto. Le sue sinistre rasoiate sono sempre in grado di risolvere una partita e solo il portiere austriaco gli ha impedito di «scippare» questa soddisfazione a Schillaci.
SCHILLACI (dal 75') 6,5
Ha solo messo dentro un pallone che sbloccato una partita che sembrava stregata. Ha solo segnato un gol: un semplice, strepitoso gol.
_________________ GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".
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