Insigne e Giovinco con 15 cm in più potevano essere James Rodriguez

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Nous sommes Paris

No Messi neanche nella prossima vita dai, forse James Rodríguez e Gotze sì. Ma Messi è tre-quattro pianeti sopra dai, non sono 3-4 cm a fare la differenza.

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Il buon gusto è la morte dell'arte.

Francè è ancora tutto da vedere che effettivamente Goetze sia meglio di Insigne. E a me Lorenzo neanche fa impazzire come giocatore, eh. Attualmente credo che nessun mister preferirebbe il teutonico al partenopeo.

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"Alcuni pensano che il calcio sia una questione di vita o di morte. Non sono d'accordo. Posso assicurarvi che è molto, molto di più." (Bill Shankly)

Cassano con un altra attitudine mentale e di squadra poteva essere uno Zola o un Mancini secondo me, ma nel calcio la rapidità (Cassano era un po' lento per il ruolo), l'attitudine mentale e la capacità di giocare con la squadra non sono doti secondarie.

I piedi di Antonio era superiori a quelli di Matthaus ma non lo cambieremmo con l'unghia di Lothar, Cassano era un gran talento cui è mancato il quid per consacrarsi campione, la storia è piena di giocatori come lui.

Ala oggi sono d'accordo, Gotze però è stato bravissimo a Dortmund e Monaco per 3-4 stagioni e anche solo il gol nella finale mondiale qualcosina sposta. Per carità già al tempo io credevo non fosse un fuoriclasse epocale - mentre mezzo forum si spellava e azzardava paragoni pesanti, idem per James - però se ho il miglior Mario lo preferisco a Insigne. Oggi no, meglio il napoletano.

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Il buon gusto è la morte dell'arte.

Messi è forse un traguardo esagerato. Ma sono convinto che con 10-15 cm in più Giovinco sarebbe stato un fuoriclasse. Ha tutto. Il fatto che abbia sfondato da nano totale è un indizio.

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10dovicovonFicker: Primo e secondo posto del G P S 2012.
Tractatus germanico-italicus
P & C Edizione 2016/2017/2018

Cassano a momenti è già stato un Zola o un Mancini. La rapidità ovviamente con l'attitudine mentale cambia. Anche a Cassano non è mancato proprio nulla da un punto di vista tecnico e anche fisico per essere un fuoriclasse totale.

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No, per me era limitato. Non come sensibilità di piedi ma come testa e come capacità di movimento e di dialogo con i compagni. Ma soprattutto come capacità di essere giocatore davvero decisivo e importante con addosso tutte le pressioni del mondo, quando devi vincere e quando giochi con gente della tua caratura.

Non è stato la metà di Zola né di Mancini non scherziamo via, era vicino a loro come doti e pari come tecnica pura forse (ma Magico Gonzalez era oltre tutti loro, Maradona disse che come piedi era meglio di lui), ma se valutiamo al carriera siamo molto lontani.

Zola è il miglior giocatore della storia del Chelsea o quasi ed è andato in Inghilterra a 30 anni, Cassano è andato a Madrid nel momento migliore e ancora ridono delle sue prestazioni.

Si cade nell'equivoco per cui "non si impegnava": no, non era abbastanza bravo per essere un campione al Real, perché per essere il numero uno alla Samp o al Parma serve molta meno bravura. Cassano è un Di Natale - tecnicamente fortissimo pure lui - meno continuo. La tecnica è una parte delle doti necessarie, fosse solo questione di piedi la Jugoslavia avrebbe il doppio dei titolo della Germania e io sarei un uomo felice, ma così non è.

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Beh sì. Era limitato come testa. È prorpio quello che stiamo dicendo. Come capacità di movimento e di dialogo con i compagni non solo non era limitato, era un genio. Ha un senso del posizinamento e del movimento fuori da questo mondo. Ha fatto carriera - sopratutto negli anni di sovrappeso - proprio grazie alla capacità straordinaria di dialogare... La storia delle pressioni per me è un luogo comune sbagliato. Quando era in forma - in forma per i suoi standard eh - ha sempre fatto bene ovunque.

Ha fatto molto di meno di Mancini e di Zola, ma nei momenti di picco per me è stato accostabile a loro, anzi è stato accostabile a chiunque.

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No. Lud dimentichi la categoria: lui è stato bravo a posizionarsi perché giocava in squadre che si potevano permettere uno come Cassano. Come capacità di movimento e di dialogo per me non è mai stato un fuoriclasse.

I momenti migliori di Di Natale sono superiori a quelli di Cassano, che non è accostabile a un David Silva, figuriamoci ai fuoriclasse veri. Nella Roma ha disputato un'ottima stagione ma inferiore a quella di tanti altri giocatori dello stesso campionato (Adriano, Kakà, Pirlo, Totti, Shevchenko, Seedorf come minimo) e poi non si è più avvicinato neanche per sbaglio a questi standard. Dove avrebbe dimostrato di essere accostabile a chiunque?

Doveva farlo al Real ed è stato ridicolizzato proprio perché non è giocatore di quella categoria. Si sbaglia sempre approccio: non è che alla Samp o al Parma la testa fosse diversa, è che è più facile risultare i numeri uno. Per me è un grave errore non cogliere questo passaggio che spiega il perché del fallimento di tantissimi giocatori.

Per me Cassano tecnicamente è un campione come vari altri, il citato Magico Gonzales è invece proprio un marziano fra i primissimi di sempre.

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Giovinco lasciamolo dove sta, un arrogante giocatore di categoria, mostruoso a Parma e ad Empoli, ma con la Juventus ha patito parecchio e Conte si è dovuto mettere contro 3/4 di stadio per difenderlo. Altro che 10 cm in più e altro che Messi. Non c'entra né l'altezza, né il fisico: c'entra la testa. Giovinco aveva solo arroganza e pretese di giocare sempre perché era "l'erede di Alex" (e qui sarebbe da querela per lesa maestà!).

Cassano invece era un giocatore "arrapante", più talentuoso di Di Natale, con assist e visione di gioco notevoli e un tiro preciso. Poteva davvero essere molto di più e stare nella scia dei grandi 10 italiani, perché i piedi c'erano, mancava la professionalità, la dedizione, la continuità e l'impegno. A Madrid non ebbe nulla di tutto ciò e infatti lo massacrarono, ma se i Blancos lo cercarono un motivo . A Roma ha rotto con l'ambiente, in entrambe le sponde di Milano è entrato in conflitto con società e allenatore, a Genova ha mandato affancoolo Garrone. Il suo limite era questo ed è un peccato perché vederlo giocare era un piacere: forse era meno bomber di altri, ma ti mandava in porta come e quando voleva. Ha fatto sembrare Pazzini (ripeto PAZZINI!) l'erede di Viallk, insieme a Ibra ha fatto segnare Nocerino, a Roma con Totti regalava show. La sensibilità dei piedi era quella dei grandi, ma certamente mancava il lato professionale in senso ampio.