Il fatto che il calcio da strada (o anche in campetti o in spiaggia o ai giardini ecc., insomma, con "da strada" si intende qualunque posto diverso dalla scuola calcio ove poter praticare il giuoco del pallone in autonomia; mi sa che approfondirò la questione in argomento apposito, giacché ho una proposta
) sia una palestra insostituibile per tecnica e astuzia, è praticamente innegabile.
La scuola calcio può al massimo costituire un contorno, certamente altrettanto utile per apprendere schemi e altro, ma direi più avanti nell'età; si pensi a un fenomenale violinista di un'orchestra: il conservatorio gli sarà servito per imparare a coordinarsi con gli altri, per assimilare determinati gesti insegnanti dai docenti, ma sicuramente un fenomeno (come abbiamo assunto per ipotesi essere il nostro) avrà passato da bambino e ragazzino le ore a levigare il suo talento naturale, "esplorando" il se stesso musicista e il proprio strumento.
Maestro epico, io però non ho capito come Lei la pensi: in queste pagine e anche altrove, ha detto che la velocità del calcio passato (addirittura dei '60...!) non ha assolutamente nulla da invidiare a quella del calcio odierno, ergo lascia intendere, evidentemente, che non sussistano variazioni rilevanti sul piano atletico; in occasioni differenti, però (ad esempio parlando della Selezione terrestre), ha specificato che i giuocatori del passato necessiterebbero di tutti gli allenamenti atti a renderli competitivi con i moderni (perché i 110 prescelti possano così partire ad armi pari quando si imbarcheranno per il pianeta Filadelfia
). Non sono affermazioni in contraddizione ?.