Capello modificò il modo di giocare del Milan rispetto al periodo di Sacchi rendendo il gioco molto più difensivo soprattutto per preservare i giocatori chiave che sentivano il passare degli anni. Sostituì progressivamente Gullit con esterni di centrocampo di maggiore quantità come Eranio e Lentini, blindò la difesa inserendo un difensore come Desailly a centrocampo. Poco spazio con Capello avevano i fantasisti come Boban e Savicevic che dovevano spesso alternarsi tra loro per garantire l equilibrio difensivo richiesto da Don Fabio.
Formazione: Rossi in porta titolare fisso dopo il fallimento di Antonioli, difesa con a destra Tassotti prima e Panucci poi, centrali Baresi e Costacurta a sinistra Maldini. A centrocampo in mezzo Albertini affiancato da Rijkaard prima e da Desailly poi, gli esterni di centrocampo come detto cambiavano spesso, la prima stagione giocò spesso Gullit seppur un po adattato con dall altra parte Donadoni o Evani, la stagione successiva fu accantonato l olandese per far posto al nuovo arrivato Lentini e al più difensivo Eranio, in attacco van Basten finchè la sorte gli ha permesso di stare in piedi affiancato da Massaro o Papin.
Juve di Lippi: all inizio giocò con il tipo schema del catenaccio ovvero Peruzzi in porta, Ferrara terzino marcatore, Torricelli terzino di spinta, Kohler marcatore, Carrera libero, Paulo Sousa regista, Deshamps/Conte mediano, Di livio largo a destra e in attacco Ravanelli che partiva da sinistra, Baggio/Del piero rifinitore, Vialli centravanti. L anno della vittoria in Champions sostituì il partente Kohler con Vierchowod e spesso giocò anche con due terzini bravi in entrambi le fasi inserendo Pessotto e accentrando Ferrara per un gioco più moderno a zona. Con l arrivo di Zidane modificò lo schieramento in un 4312 col francese trequartista e Del piero in posizione più avanzata.
Parma di Scala: 532/352 abbastanza coperto con in porta Ballotta/Taffarel/Bucci esterni a tutto campo Benarrivo e Di chiara/Mussi, Minotti libero, Apolloni stopper e Grun difensore che sapeva anche salire a centrocampo rilevato poi da Sensini, mediana con Zoratto regista sostituito poi da D.Baggio seppur con caratteristiche diverse, le due mezzali furono prima l incursore Osio e Cuoghi poi l idolo di Epico Crippa e Pin, con la possibilità di schierare in quella zona anche Sensini per un centrocampo ancora più coperto oppure Brolin/Zola per una squadra a trazione anteriore, in attacco Asprilla titolare quasi fisso, al suo fianco Melli/Brolin prima e Zola poi.
Zeman: 433 fisso, al Foggia il povero Mancini in porta, Petrescu terzino destro, Codispoti a sinistra, Matrecano e Consagra in mezzo, a centrocampo Picasso mediano, Barone fantasista, Shalimov incursore alla Hamsik, attacco con Rambaudi a destra con compiti tattici per quanto possibile, Signori seconda punta, Baiano centravanti.
alla Lazio Marchegiani in porta, difesa Negro-Cravero-Chamot-Favalli, Fuser-Di matteo-Winter a centrocampo, attacco Rambaudi-Boksic/Casiraghi-Signori.
Bigon al Napoli giocava col classico catenaccio: Giuliani in porta, Corradini libero, Ferrara marcatore laterale, Francini fluidificante, Baroni stopper, centrocampo Crippa Alemao De napoli, Maradona Careca Carnevale in attacco.
Boskov: catenaccio con: Pagliuca in porta, Pellegrini libero dietro a Mannini Vierchowod Katanec, Pari mediano, Dossena regista, Mikailichenko mezzala, Lombardo ala destra, Mancini seconda punta, Vialli centravanti.
Ancelotti agli albori era un talebano del 442 essendo un sacchiano convinto.
Mondonico, Bagnoli e Simoni catenaccio
Eriksson 442 poi modificato in un 451 alla Lazio con Mancini o Veron trequartisti.
Tabarez da milanista stendo un velo pietoso, Ranieri 442 a zona.
I numeri potevano variare, ad esempio nella Roma di Liedholm, Falcao giocava col 5 pur non essendo uno stopper e Di bartolomei giocava col 10 pur non essendo un trequartista.
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