Ruud Gullit
1/9/1962 Amsterdam - Olanda.
Eta': 25 - 190 cm 91 kg.
Nazione : Olanda/Suriname.
Centrale difensivo/ esterno destro alto/ esterno sinistro alto/ trequartista centrrale/
centravanti/ seconda punta / centrocampista di spola / playmaker basso.
N.89.
Originario del Suriname come altri grandi calciatori olandesi , Gullit debutta nell'Haarlem
nel 1979 e vi gioca fino al 1982 ( 101 presenze e 36 goals ) quando passa al Feyenoord con cui
vince un campionato olandese nel 1984 e una Coppa d'Olanda ( per un totale di 109 partite e 45 gol ).
Nel 1985 passa al Psv Eindhoven con cui vince altri 2 scudetti (75 presenze 53 goals ).
Lo vede Nils Liedholm al Torneo Gamper di Barcellona e dice: «È come Falcao». È il 1986, Silvio Berlusconi ha acquistato da pochi mesi il Milan. Il Barone dice al Cavaliere: «Un grande, possente atleta,
può giocare in tutti i ruoli. Può fare il libero e il centravanti». In quell'occasione Ruud Gullit, l'olandese con le treccine, comincia in difesa e poi gioca a tutto campo. Berlusconi è incantato dalla sua strepitosa personalità calcistica.
Parte alla carica e ordina: prendiamolo. E lo prende, superando Giampiero Boniperti che lo stava corteggiando per la Juve da mesi.
Viene acquistato dal Milan nell'estate 1987, diventando subito la stella e il trascinatore assoluto della squadra allenata da Arrigo Sacchi,
quell'anno si aggiudica anche il pallone d'Oro come miglior giocatore europeo , il primo anno al Milan di
Gullit e' qualcosa di stratosferico , e' l'epoca della leggendaria Gullitmania che marchia a fuoco un'era geologica , probabilmente gioca la miglior stagione della sua carriera e trascina il
Milan alla vittoria dello scudetto in rimonta sul Napoli , nella doppia sfida con i partenopei vince il
duello con il numero 10 del Napoli Diego Maradona considerato all'epoca il monarca indiscusso del Football Mondiale,imponendosi cosi come il suo rivale piu' credibile.
Gullit diventa un personaggio anche fuori dal campo , con le sue treccine , il suo fisico scultoreo , la sua simpatia , suona in un gruppo musicale e canta , si schiera a favore di Nelson Mandela e contro l'apartheid , nei salotti buoni di Milano
si sparge la voce tra le donne di sue inaudite doti nascoste e ci si fa la gara per contenderselo , I suoi dribbling fuori dal campo impegnano severamente paparazzi e settimanali scandalistici. Gullit è sempre in prima pagina.
Negli anni a venire pero' Gullit sara' falcidiato da alcuni infortuni ripetuti che gli impediranno di ripetere le
straordinarie prodezze di quella prima stagione , cio' nonostante sara' tra i protagonisti del grande Milan che
vince 2 coppe dei campioni consecutive ( nella prima finale segna anche 2 dei 4 goals con cui i rossoneri annientano
lo steaua Bucarest ) , al successo europeo seguiranno 2 coppe intercontinentali e 2 supercoppe europee.
Cessata l'era Sacchi , Gullit vince 2 scudetti con il Milan di Capello.
Era il cocco e Il pupillo di Sacchi che non ebbe mai feleeng con l'altro olandese Van Basten , per contro Van Basten sara' il pupillo di Capello che mai leghera' con Rudd . Un giorno
A Milanello i due arriveranno anche alle mani , Gullit appendera' al muro propio il tecnico che sara' salvato da morte certa solo dall'intervento di 8 compagni che cercano di tenere a freno l'indomito tulipano nero.
Ruud non risparmio' frecciate neanche a Berlusconi definito da lui in un'intervista « vanitoso come uomo e come presidente». I rapporti diventano difficili e Gullit, dopo la sconfìtta
nella finale di Coppa dei Campioni contro il Marsiglia in cui Capello decide clamorosamente di non metterlo in campo, lascia il Milan.
Nel 1993 si trasferisce alla Sampdoria dove vive una grande stagione andando in goals per ben 15 volte in campionato .
La bellissima stagione ligure lo convince ad accettare la nuova corte del Milan. Berlusconi lo richiama: «Ruud torna, dimentichiamo quello che è successo».
Gullit torna al Milan ma il rapporto con i rossoneri rimane guasto e nel Novembre sbatte di nuovo la porta e torna alla Sampdoria.
Nell'estate 94 prima del Mondiale aveva litigato anche con i compagni di nazionale quando col suo ritorno per disputare la competizione iridata prese a dare comandi in campo ,
i compagni andranno a lamentarsi dal tecnico dicendogli : " MA QUESTO CHE VUOLE ? " , la sua autorita' non viene accettata e dopo il litigio Gullit abbandona il ritiro , non sara' tra i giocatori che disputeranno Usa 94.
Anche in questa occasione ci saranno polemiche violente, attacchi, insulti e accuse di razzismo al commissario tecnico Dick Advocaat.
Dopo il ritorno e la stagione conclusa alla Sampdoria Gullit si trasferisce in Inghilterra dove chiudera'la carriera nelle fila del Chelsea.
Ha collezionato con la nazionale maggiore olandese 66 partite e 17 gol , ha preso parte da capitano alla vittoria dell'
Europeo 1988 segnando anche un imperioso gol di testa in finale , ha poi preso parte con meno fortuna ai Mondiali
del 1990 ( dove segna un gran gol all' Eire per poi venire eliminato con la sua nazionale negli ottavi dai futuri campioni tedeschi ) e agli Europei del 1992 dove l'Olanda e'
sconfitta in semifinale ai rigori.
Fu definito il tulipano nero , mentre per L'allenatore Serbo Boskov
era << Cervo che esce da foresta >> , ma fu anche detto Alce nera ,Erode nero ,il moro ,
uragano delle antille , Yeti del Suriname , Attila il flagello di Dio , Gianni Brera lo chiamava
De fusillis , un simpatico cacchione con il napalm nei polpacci e le narici fumanti.
Un allegro e rumoroso uragano che spaventa i bambini e piace alle signore , quando arrivano
lui e le sue trecce al vento senti i rami che si spezzano , il cinguettio degli uccelli cessare ,
gli squilli di tromba , la terra che trema come non accadeva dai tempi dei Dinosauri.
E'stratosferico sul piano organico , gli avversari vi si attaccano e ne vengono trascinati via come fuscelli al vento ,
atleticamente dirompente , ha forza d'urto tremenda , la progressione e' inarrestabile e travolge qualsiasi avversario , lanciato in corsa e' incontenibile essendo dotato anche di buon dribbling sia in corsa sia nello stretto oltre che di una potenza e velocita'
sconvolgenti.
L'accelerazione e' prorompente e la possanza terribilmente devastante , cosi distrugge le difese ,
cosi taglia in 2 le misere resistenze avversarie , cosi crea la superiorita'
numerica , cosi semina il terrore tra le sparute pattuglie nemiche.
La sua elevazione attinge l'onnipotenza del pleroma ed e' devastante nel colpo di testa con cui tira cannonate dalla potenza terrificante e mai piu' rivista e nel tiro di destro e anche da fermo ha movimenti veloci che sgomentano
l'avversario.
Calciatore totale ,insolitamente per un uomo della sua statura, Gullit è un un giocatore elegante, che possiede anche un eccezionale equilibrio naturale e una grande abilità tecnica
quando abbinata al giuoco e non per meri esercizi individuali . Gullit è dotato anche di intelligenza , sagacia tattica, creatività e visione, sa essere poi un ottimo uomo assist.
Ha grande personalita'e un ego ancora piu' grande , quando arriva un cross gli capita di gridare :
<< QUESTA E' PER GULLIMAN >> , giocatore eclettico
difende e attacca con pari maestria , in difesa fa valere la sua fisicita'.
Quando sembrava un Dio invulnerabile , uno dei piu' incredibili
giocatori mai visti , ecco i guai fisici a catena a ridurlo drasticamente.
Che Giocatore pero' quando stava al meglio !.
Ruud Gullit ha fatto epoca. La sua immagine è una delle icone del calcio europeo a cavallo tra gli anni ottanta e novanta. Di lui si ricordano, nell' ordine, le vittorie, i colpi di testa,
il sorriso e la schiettezza. E una disarmante capacità di marchiare con il proprio nome le partite che contano.
Puo' giocare un po' ovunque , seconda punta , trequartista o esterno su ambo i lati , nonche' libero a tutto campo , partendo da destra come esterno alto nel ruolo cui indicato sa essere devastante come
ricorda anche Tassotti " quando giocai con Gullit davanti sulla fascia destra per me le cose furono molto piu' semplici , Ruud era dirimponte e con una potenza fisica impressionante , mi facilito' molto nel
mio giuoco ".
Parole di elogio anche da Zvnomir Boban " Gullit poteva fare tutto , la punta ma sopratutto partire dietro ad essa come trequartista o seconda punta , ma anche quando partiva da destra sapeva essere distruttivo , credo
che l'impatto che ebbe Gullit nel primo anno al Milan non abbia eguali nella storia della Serie A ".
George Best “Ruud Gullit è un gran giocatore sotto ogni punto di vista. Ha tutte le capacità necessarie. Non ha paura di fare le cose palla al piede e sembra divertirsi in ogni istante. A mio parere questo è ciò che lo rende un giocatore migliore anche di Maradona. Entrambi hanno la qualità chiave che troviamo in tutti i giocatori più forti: l’equilibrio. Non c’è verso di staccarlo dal pallone. Era così anche per Pelé, Beckenbauer e Cruijff.”
Arrigo Sacchi nella propia autobiografia scrive di lui : " era una forza della natura , velocissimo , con un'elevazione e una potenza straordinerie .
Grande personalita' e carisma , dotato di un ego forte e orgoglioso . Buona levatura tecnica e grande capacita' di attaccare gli spazi nei momenti giusti.
In fase di non possesso trascinava la squadra in un pressing furioso. Un vero leader , che mi ha aiutato molto nel creare una mentalita' vincente . Difficimente sbagliava
le partite importanti .
Era l'unico che si permetteva di interrompere i lunghi monologhi con la squadra del presidente Berlusconi per dire che non era d'accordo , indimenticabile quando il presidente
chiese alla squadra un mese di astinenza sessuale e Ruud si alzo' in piedi e gli rispose : << PRESIDENTE , IO CON LE PALLE PIENE NON RIESCO A CORRERE ! >> ".