In questi ultimi anni si è parlato molto di "falso nueve" sull'onda dei successi di Spagna e Barcellona. Pochi sanno che quella del falso nove è un'invenzione tutta italiana. Siamo nella stagione 1946/47, la Salernitana alleata da un certo Gipo Viani centrò una clamorosa promozione in Serie A grazie ad un piccolo stratagemma tattico. Viani assegò la maglia numero nove ad un mediano, Alberto Piccinini (padre di Sandro, attuale telecronista Mediaset). Questi in realtà andava appicicarsi sul centravanti avversario libeando d compiti i marcature il centromediano Buzegoli che si staccava libero da marcature. Gipo Viani fu il primo tecnico che abolì la figura del centravanti, nel suo "Vianema" (così la stampa coniò quel bizzarro escamotage tattico) gli attacchi erano portati solo dalle due ali che dovevano sfruttare lo spazio creato dall'assenza di un centravanti. nel campionato successivo ic ampani retrocedettero ma la trovata di Viani sarà destinata a lasciare una grande traccia nell'evoluzione del giuoco del calcio.

Questo lo schema del Vianema:

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2------------9------------3

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--------8---------10

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http://www.mondopallone.it/2013/04/08/p ... -iv-parte/

È proprio necessario scrivere "giuoco"?
Capisco in contesti ironici, ma altrimenti?

Giuoco forza va utilizzato sempre

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Silvio lo dice sempre, anche Valenti a 90° minuto...

Eh

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Anche questa volta ci rialzeremo, non più a testa alta, ma con il cuore.
Ma di spirito, voi, miserrimo furfante,
mai non ne aveste un´oncia, e di lettere tante
quante occorrono a far la parola: cretino!

Pure il Wunderteam austriaco giuocava con Sindelar falso nueve se non erro.

Ni, Sindelar era comunque centravanti di ruolo, devi pensare che fino al cambiamento della regola del fuorigioco del 1925 il centravanti era a tutti in effetti un rifinitore (infatti gente come Bernardini, Rosetta iniziarono da centravanti e poi divennero difensori o centromediani) Sindelar aveva le caratteristiche tipiche del centravanti di manovra ma era pur sempre un centravanti, non è un Fabregas ad esempio che ha giocato centravanti con la Spagna agli Europei del 2012...Comunque il Wunderteam fu la prima squadra a giocare con difesa a zona e fuorigioco sistematico, questo sicuro.

Vero, ma non scordiamo la Diagonal, che imperava nello stesso periodo in Sud America: anche in quel caso, il numero 9, ossia il teorico centravanti, agiva in pratica alle spalle della mezzala di sinistra. Nella storia sono rimasti celebri il River Plate dei primi Anni 40 (dunque prima cronologicamente parlando della Salernitana) e il Brasile del Mondiale '50. Pedernera e Ademir erano gli attaccanti solo nominali, pur possedendo invidiabili medie realizzative.

E' sempre difficile attribuire a uno o all'altro un'innovazione tattica.
Ognuno può arrivare a concepire un cambiamento nella disposizione in campo o anche solo nella mentalità seguendo un proprio percorso, una propria storia, molte volte figlia del substrato culturale e storico del Paese in cui si trova ad agire.
Pensiamo già soltanto al Catenaccio: chi può dire di averlo realmente inventato? Gli svizzeri del '38, gli italiani, gli Uruguayani, Helenio Herrera in Francia? Sono diversi i padri fondatori. E ognuno di loro asserisce con certezza (tutti cercano sempre di “tirare l'acqua al proprio mulino” per una questione di gloria e orgoglio personale) di aver inventato il Catenaccio prima degli altri.

Gli Uruguayani sicuramente no dato che hanno sempre professato la zona come tutti i popoli Sudamericani, anche la Svizzera del 1938 in realtà giocava con il Metodo ma con uno dei due terzini che in fase difensiva si staccava davanti al portiere diventando de facto una sorta di libero ante litteram. Il primo allenatore a teorizzare il cosiddetto mezzo-sistema (cioè il catenaccio con le marcature a uomo) fu Barbieri con i Vigili del Fuoco di La Spezia....