Inchiesta Aderlass, sospeso Koren, gregario di Nibali

Quattro sospensioni decretate dall’Uci per l’inchiesta Aderlass: il gregario di Nibali oggi non partirà. Notifiche anche per Bozic, Durasek e Petacchi ora commentatore tv

Ora è arrivata anche l’ufficialità, sotto forma di sospensione da parte dell’Uci, l’Unione ciclistica internazionale. I sospesi sono gli sloveni Kristijan Koren e Borut Bozic, il croato Kristijan Durasek e Alessandro Petacchi. L’Uci ha preso un provvedimento sospensivo “sulla base delle informazioni delle autorità austriache per una potenziale violazione della normativa antidoping”: il riferimento è all’inchiesta antidoping Aderlass, i loro nomi appaiono nei documenti. Kristijan Koren, 32 anni, corre per la Bahrain-Merida di Vincenzo Nibali ed è qui al Giro d’Italia: oggi non ripartire per la quinta tappa, la Frascati-Terracina, e dunque lo Squalo perde un gregario. Bozic, 38 anni, fa parte dello staff tecnico della Bahrain-Merida come d.s., non è al Giro. Durasek corre per la Uae Emirates ed era al Giro di California. Mentre Alessandro Petacchi lascerà il ruolo di voce tecnica di commento per la Rai al Giro d’Italia, ricoperto fino alla quarta tappa.

LA RISPOSTA DI PETACCHI

L’ex velocista italiano, vincitore (tra le tante corse) della Milano-Sanremo 2005, ha voluto congedarsi dall’emittente televisive per difendersi dalle accuse: “Ho letto il comunicato dell’UCI, sembra che io abbia avuto i contatti di Schmidt. Sto cercando di recuperare le carte dal mio avvocato per dimostrare il contrario. Andrò a casa per organizzare la mia difesa, ho pochi giorni di tempo. Ringrazio la Rai, spero di tornare il prima possibile perché vorrebbe dire che ho fatto chiarezza”.

https://www.gazzetta.it/Ciclismo/15-05- ... 5065.shtml


il doping da anni non esiste piu nel ciclismo...

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"Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita". Avv. Prisco

Il doping esiste in tutti gli sport. Nel ciclismo fanno controlli seri e li beccano. Se questi controlli fossero estesi agli altri sport sarebbe un'ecatombe

Esser possibile che ti interessi di ciclismo solo quando c'è qualche indagine relativa a fatti di doping. Se non ti piace uno sport evita di seguirlo e non perdere tempo ad infangarlo mancando di rispetto a chi lo apprezza.

non sono certo io quello che infanga o manca di rispetto al ciclismo ma chi si dopa e vince barando...

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"Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita". Avv. Prisco

Ho scritto più volte che Nibali non avrebbe più vinto un Grande Giro dopo il suo trionfo rocambolesco al Giro 2016.

Bene, penso di aver sbagliato, sono convinto infatti che sarà proprio lui il vincitore quest'anno.

Me lo fanno credere tre aspetti: uno tecnico e due statistici/cabalistici.

Quello tecnico è che nessun corridore è completo quanto lui:
Roglic temo sia arrivato troppo in forma alla partenza ed è destinato a calare di condizione;
Simon Yates va piano a crono e non dà abbastanza garanzia sul fondo e sulla tenuta, ha vinto una Vuelta, ma questa è una corsa con tappe caratterizzate spesso da una singola salita che funge anche da arrivo e poche frazioni con salite ripetute (il punto debole del britannico);
I sudamericani, il Giro, più che vincerlo loro possono farlo perdere a qualcun altro;
Dumoulin, il favorito principale, fuori causa;

Rimane solo il buon Vincenzo, che non eccelle in nulla, ma va bene dappertutto e ha nel fondo la sua qualità principale. Per me farà tris.

Passiamo alle statistiche/cabale;

Dal 2007 (si impose Di Luca) a cadenza triennale vince un italiano: 2010 Basso, 2013 Nibali e 2016 Nibali.

Siamo nel 2019 e secondo questa "regola" tocca nuovamente ad un ciclista italiano.

Quest'anno il giro si conclude all'Arena di Verona con una cronometro, nelle altre due occasioni in cui è accaduto ha vinto un ciclista italiano (Moser 1984 e il già citato Basso nel 2010).

Anche il Giro del 2007, sebbene si concludesse a Milano, il penultimo giorno prevedeva una cronometro nella città scaligera e quell'anno come già citato fu il Giro di Di Luca.

Insomma, di indizi ce ne sono tanti a favore di Nibali.

I controlli antidoping ormai sono gestiti dalla wada, quindi centralizzato a livello di comitato olimpico. Proprio per evitare che le singole federazioni, come capitò con armstronz, insabbino per propri interessi.
Io credo che il doping incida proporzionalmente all'importanza dell'aspetto fisico della disiciplina. Nel calcio ad esempio è importante, ma non totale, perchè altrimenti italia-nigeria con 40°, sotto di un uomo, di un gol e loro molto più forti atleticamente, non saremmo mai riusciti a vincerla. Idem il tennis, dove non è raro vedere gente infortunata addirittura ribaltare partite perse.
Negli sport atletici quali la corsa, salto, lancio e ciclismo invece è proprio ciò che deciderebbe le competizioni, ed è evidente che inciderebbe molto di più. Poi qualcuno potrà obiettare che addirittura ci fu una squalifica nel bridge, ma a quel punto allora di sport potrebbero parlare solo i farmacisti...

Altro mattoncino posto da Nibali, che in pratica di tutti i corridori partiti sulla carta davanti a lui nei pronostici, si ritrova davanti solo Roglic, che sta andando come una moto, ma che ritengo soggetto ad un probabile calo di forma nei prossimi giorni.