Special1225 ha scritto:
Che qualcuno sposti il topic in "altri sport", per favore.
Beh, ma è la stessa Milena Bartolini, CT delle Azzurre, a dire che è un altro sport, giocato con le stesse regole del calcio maschile. Le donne hanno il 20/30% di potenza in meno, che può sembrare poco ma stravolge le dinamiche di gioco. Il calcio è uno sport nel quale l'aspetto atletico e fisico è determinante per un sacco di cose: difendere il pallone, vincere i duelli aerei e i contrasti, tirare in porta più efficacemente, ecc. Non ha senso, di base, paragonare donne e uomini nel calcio per lo stesso motivo per il quale nel pugilato un peso massimo non compete con un peso piuma.
Oltre a questo mettiamoci i decenni di ritardo accumulati dallo sport femminile (gap in parte colmato solo in alcuni sport e in certe discipline percepite come più "femminili"). Se Tavecchio ha definito le giocatrice di calcio "quattro lesbiche" non è un caso (nel senso che non è un pensiero originale personale suo, ha espresso ad alta voce un punto di vista diffuso, un pregiudizio radicato nella società). Capiamoci, io sono il primo a dare contro a degenerazioni quali il metooismo e il nazifemminismo attualmente in voga, ma, insomma, fino a un po' di tempo fa la donna doveva stare in cucina (basti pensare che nella civilissima Svizzera le donne hanno ottenuto il diritto di voto praticamente l'altro giorno), e uscire da questa cosa qui non è semplice, l'emancipazione in ogni aspetto della vita sociale, e lo sport ovviamente vi rientra, non è qualcosa che si realizzi in un attimo.
Non dimentichiamoci che perfino un illuminato come De Coubertin considerava in pratica le donne inadatte allo sport e non avrebbe voluto che partecipassero ai Giochi Olimpici (lui lo diceva per tutelarle, o qualcosa del genere, ovviamente la mentalità dell'epoca era parecchio diversa e una cosa del genere oggi si fatica perfino a capirla). Insomma, mettersi davanti allo schermo a guardare il Mondiale femminile e pretendere che rivaleggi sotto certi aspetti ad armi pari con le fasi finali della Champions League maschile attuale, quindi con la crema di uno sport praticato (al maschile) da mezzo mondo, che sposta valanghe di miliardi (mentre molte calciatrici ancora sono dilettanti o semiprofessioniste, le star prenderanno quanto uno che va in tribuna nella B inglese), che è arrivato al top della sua evoluzione tattica, agonistica, ecc. dopo oltre un secolo di pratica ad alti livelli non ha a mio avviso molto senso.
Per chi ama visceralmente il calcio, come me, il Mondiale femminile può essere comunque bello seguirlo per vari motivi. Intanto a me piace proprio anche solo fissare catatonicamente la sfera che rimbalza felice sul grande prato verde, e da una partita di calcio, perché mi giunga gradevole, chiedo solo una cosa: che le squadre pressino accettabilmente e che ci si sbatta; ora, diverse di queste squadre lo fanno, sicuramente più della Roma di quest'anno, che peraltro non ha nemmeno mai dovuto giocare a giugno a certi orari, quindi mi sono divertito. Mettiamoci l'atmosfera magica del Mondiale, con tutto il carico di folklore che si porta appresso. Il calcio può essere interessante anche come fenomeno culturale, cosa che può spingere a interessarsi anche a quello che succede nelle "periferie calcistiche", quindi campionati minori stranieri (si invoca tanto il ritorno al calcio ruspante e genuino di una volta, quello nel quale giravano molti meno soldi ma, si dice, c'era più passione: senza accorgersi che in tante parti del mondo questo calcio "meno moderno" esiste ancora e, preso nel modo giusto, senza aspettarsi cose "estreme" da Champions League, sa coinvolgere e divertire) o, appunto, il calcio femminile.
Oltre a questo esiste un aspetto sociale: è giusto a mio avviso incoraggiare le donne che vincono questo scetticismo e questa citata resistenza sociale diffusa ("quattro lesbiche", ecc.) e si dedicano a queste attività, credendoci. Si tratta di un movimento che è giusto supportare e spingere a crescere. Secondo me anche per la stessa convenienza di noi maschi. Cioè, se le vostre fidanzate/mogli/sorelle/amiche/colleghe si avvicinano alla passione per lo sport, perdendo un po' quella per lo smalto per le unghie dei piedi e cose del genere, magari riescono ad avvicinarsi di più al vostro mondo di tifosi, capendo cosa vi anima e rompendovi meno il #@*§ se per esempio volete passare il weekend stravaccati sul divano a guardare partite
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