Hai mai letto niente di Grazia Livi, Vim?

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«Avvocato, vinca la Juve o vinca il migliore?»
«Sono fortunato, spesso le due cose coincidono».
(Gianni Agnelli)

Vincitore FantaLastButNotLeast 2013-2014, 2014-2015 e 2019-2020

Vincitore Campionato Aguzzati 2015-2016 e Champions League Aguzzati 2015-2016, 2017-2018 e 2019-2020

No. Tu? Mi consigli qualcosa?


La memoria dei fiori di Rwka Lipszic

Ritrovato accanto a un forno crematorio e tradotto tanti anni dopo questo diario rappresenta, come quello di Anna Frank, non soltanto un documento dal grande valore storico ma una dolorosissima testimonianza sugli orrori dell’Olocausto visti attraverso gli occhi di una ragazzina che fanno da specchio alle luci e alle oscurità dell’animo umano.
Un diario scritto con una ricchezza linguistica non indifferente e soprattutto con un’immensa profondità di sentimenti.
Un libro pieno di dolore ma anche di speranza e amore. Lo farei leggere a tutti quei ragazzini viziati di oggi che si lamentano per delle stupidaggini.

Trastulli di animali di Yukio Mishima.

Titolo a parte(che trovo totalmente inadatto) questo romanzo conferma la bravura di Mishima nel descrivere sapientemente la psicologia dei suoi personaggi.
La storia d’amore che ci narra è morbosa, ossessiva e con un finale degno del miglior Dostoevskij.
Un libro lontano da noi sia culturalmente che temporalmente ma che per alcune dinamiche è fin troppo attuale.
Grandissimo scrittore Mishima.

Tokyo Express di Seicho Matsumoto

Romanzo dalla prosa fine e delicata come tutti i libri nipponici ma che a me non è piaciuto particolarmente, l’ho trovato poco avvincente e tutto basato su un’infinità di orari e di coincidenze ferroviarie che alla fine ti annoiano e basta.
Il paragone con George Simenon per me non sussiste proprio, mi dispiace, le atmosfere intriganti e soprattutto l’approfondimento psicologico fatto da Simenon qui non esistono proprio.
Giallo senza dubbio raffinati, una scrittura come ripeto lenta e delicata tipica del mondo nipponico ma a me ha annoiato e amo sia i gialli che il mondo giapponese.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

No, ammetto che non ne avevo mai sentito parlare fino a ieri, quando ho scoperto che è lei l'autrice di una piccola biografia su Sordi uscita negli anni '60; ho letto la sua scheda su Wikipedia e mi pare una scrittrice degna di interesse...

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«Avvocato, vinca la Juve o vinca il migliore?»
«Sono fortunato, spesso le due cose coincidono».
(Gianni Agnelli)

Vincitore FantaLastButNotLeast 2013-2014, 2014-2015 e 2019-2020

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Ogni giorno di David Levithan

Che succederebbe se un domani fossimo costretti a cambiare corpo ogni giorno? Che idea ci faremmo dell’umanità che ci circonda? Come concepiremmo i sentimenti, il sesso, le varie ideologie politiche e religiose? Diventeremmo più esperti in filosofia e comportamenti umani? Sono gli interrogativi ai quali tenta di rispondere David Levithan con questo suo romanzo poetico, romantico e delicato, la storia di un’anima alla disperata ricerca della sua metà ma che sa non potrà mai avere.
Un romanzo che ti fa riflettere sull’amore, su tutti quegli affetti che molto spesso diamo per scontato, su tutte quelle azioni quotidiane che ci sembrano banali ma che in realtà non lo sono affatto.
Il finale mi ha commossa molto e avrei tanto voluto che fosse diverso. Un libro per chi sa di vivere un amore impossibile ma al quale non sa più rinunciare.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Il gatto che regalava il buonumore di Rachel Willis

Storia simpatica e commovente che insegna a non avere mai paura dei cambiamenti ma ad affrontarli con coraggio.
Ci sono alcuni punti morti durante la narrazione però è uno di quei libri che ti sciolgono il cuore, almeno a chi come me ama molto gli animali.

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La grammatica di Dio di Stefano Benni

Come un bravo chef Stefano Benni dosa in modo perfetto dolcezza e amarezza confezionando venticinque storie che affrontano un tema delicato come la solitudine che sta sempre più fagocitando persone in questa società dove nessuno ha ormai più tempo per nessuno.
Storie che hanno come protagonisti personaggi stanchi della propria vita e alla ricerca di un riscatto morale, schiacciati dalla loro stessa megalomania(come il protagonista del racconto “Il dottor zero”) e in attesa di qualcosa che cambi per sempre le loro esistenze. C’è pessimismo in queste pagine ma anche speranza in un avvenire migliore.
Uno splendido ritratto delle inquietudini e incertezze ma anche delle piccole gioie dell’essere umano. Leggendolo ci si sente un po’ meno soli.

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La compagnia della morte di Franco Forte

La battaglia di Legnano rappresenta per me uno degli episodi storici fondamentali del nostro paese e usato purtroppo ormai solo per meri scopi politici.
Questo ponderoso romanzo narra quella battaglia e i suoi antefatti e lo fa con coinvolgimento ed epicità(la parte in cui si descrive lo scontro tra le due armate è senza alcun dubbio la migliore), ciò che manca però è un approfondimento dei personaggi(veri ma molti anche di fantasia) che li fa sembrare del tutto impalpabili all’interno della scena(la scelta di Forte è stata quella di puntare tutto sulla battaglia quando invece un maggiore spessore psicologico dei suoi personaggi avrebbe senza alcun dubbio alzato di livello questa sua opera).
Il risultato finale è si un buon libro dal punto di vista narrativo e descrittivo, ma che alla fine non ti lascia dentro nulla.
Si poteva fare di meglio per me.

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Il suono della montagna di Yasunari Kawabata

Ritenuto a ragione dai critici letterari uno dei romanzi giapponesi più belli del Novecento questo libro racconta una storia semplice che offre però tanti spunti di riflessione, una storia dietro la quale si celano rimpianti, ricordi e rimorsi accompagnati dal suono incessante della natura, popolata da personaggi che amano troppo e, purtroppo, quando si ama troppo talvolta si è condannati alla sofferenza.
Un romanzo per me di una delicatezza rara e a cui noi occidentali purtroppo non siamo e mai saremo abituati a dare e a ricevere.

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Il falco svevo di Maria R. Bordhin

Uno dei romanzi storici più belli che abbia letto finora, la scrittrice ricostruisce in modo semplice e coinvolgente la vita, gli amori, le conquiste, i drammi e i trionfi di uno degli imperatori più fascinosi e carismatici della storia, Federico II di Svevia.
La trama è scorrevole, ti coinvolge dalla prima all’ultima pagina senza mai cadere in eccessi, ti immerge perfettamente nelle vicende grazie anche a un’accurata ricostruzione storica dell’epoca, dal regno della Sicilia alla Germania degli Hohenstaufen, dalla ribellione dei comuni alle crociate.
I personaggi coinvolti sono tanti, ma su tutti spiccano la figura di Federico e la sua straordinaria personalità(la sua storia d’amore con Bianca Lancia è romantica e passionale allo stesso tempo, un amore che li legherà fino alla morte).
Un libro che consiglio a tutti gli amanti del genere e non, soprattutto per riscoprire una figura storica per me trattata in modo troppo scialbo dai testi scolastici.

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Riletto Actarus, la vera storia di un pilota di robot di Claudio Morici

Attraverso un mito dell’infanzia per una generazione Morici dipinge un’amara e veritiera visione della nostra società contemporanea, analizzando problemi come la disoccupazione, il terrorismo, la sociopatia, la dipendenza da internet, dall’alcool e dal sesso, il mobbing, l’anoressia.
Il personaggio di Actarus da lui descritto è quanto di più lontano ci sia dall’immagine malinconica ed elegante del cartone, il suo è un Acatarus che rutta e scorreggia come se non ci fosse un domani, che si ammazza di alcool, che tocca il #@*§ e le tette a ogni donna che incontra, una specie di antieroe per eccellenza, ma se vogliamo più “umano” rispetto alla versione “classica”(porca miseria, era troppo perfetto!).
Un libro che definirei particolare e geniale, che fa sorridere in diversi punti e che fa commuovere in altri(perlomeno a me che sono una nostalgica per natura) al ricordo del mitico cartone e che lascia un senso di amarezza per la situazione di #@*§ che stiamo vivendo un po’ tutti quanti(come ha scritto qualcuno purtroppo di questi tempi dobbiamo combattere contro mostri ben più pericolosi di quelli mandati da Vega e non so se Goldrake sarebbe stato in grado di salvarci)
Lo consiglio, soprattutto alla generazione degli Ottanta nata e cresciuta con il mito di questo personaggio e non solo.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.