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MessaggioInviato: gio 13 dic 2018, 15:21 
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Vimarna ha scritto:
Il giornalino di Gianburrasca di Vamba.

Piu' che un romanzo e' una serie di annotazioni, scritte sotto forma di diario, di un bambino di nove anni di nome Gianni Stoppani che per il suo carattere irrequieto viene soprannominato Gian Burrasca.
In questo diario racconta tutte le sue piu' strane imprese e cio' che ne viene fuori e' una visione umoristica del mondo vista con gli occhi di un bambino che nella sua ingenuità racconta sempre la verita', sbugiardando le ipocrisie di una società finto perbenista.
Uno spaccato di un'Italia che non c'e' piu'. Vorrei che anche i ragazzi di oggi potessero appassionarsi alle avventure di questo simpatico monellaccio.

Ah, che ricordi, io l'ho letto e riletto da bambino, nella edizione storica con la copertina verde.

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È sottile la linea tra il pescare con la canna e stare sulla banchina come uno strōnzo.
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MessaggioInviato: ven 14 dic 2018, 19:12 
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Io invece alcuni libri per ragazzi li ho letti solo in età adulta(come Gianburrasca, Il principe e il povero, La storia infinita, Viaggio al centro della Terra, Peter Pan, Piccole donne crescono, i viaggi di Gulliver), sarà che amo la letteratura per ragazzi.

Terminato l'albergo delle tre rose di Augusto de Angelis.

In un’atmosfera alla Agatha Christie si dipana questo giallo raffinato che però c’è da dire risente un pochino dello scorrere del tempo.
Comunque sia a me è piaciuto, la trama è buona e avvincente e usa un espediente preso da uno dei romanzi più belli di Conan Doyle, “La valle della paura”: prendere un evento passato che poi diverrà la base di un omicidio perpetrato nel presente.
C’è il metodo della stanza chiusa(questa volta un giardino rorido di pioggia), un’inquietante messinscena(bambole di porcellana che appaiono all’improvviso), una buona caratterizzazione dei personaggi.
Un buon giallo d’annata dalla cupa atmosfera che consiglio a tutti gli amanti del genere.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

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MessaggioInviato: ven 21 dic 2018, 19:16 
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Il tulipano nero di Alexander Dumas padre

E’ la seconda lettura per me di questo romanzo. Devo ammettere di essere stata ingiusta la prima volta votandolo con una sola stella ma ciò non toglie che continui a ritenerlo, tra tutti i romanzi che ho letto finora di Dumas, quello che meno mi è piaciuto.
Io amo lo scrittore francese, lo considero da sempre un autore che meriterebbe maggiore rivalutazione non solo nella storia della letteratura francese ma anche mondiale e la trama di questo romanzo, che nulla a che vedere con l’omonimo cartone animato e con il personaggio interpretato al cinema da Alain Delon(ho letto che alcuni lettori sono stati tratti in inganno) è interessante, così come il pathos e il coinvolgimento sono tipici di Dumas ma alla fine non mi ha colpita come i suoi maggiori romanzi, soprattutto a causa della figura di Cornelius, personaggio per me scialbo e lagnoso come pochi, lontano anni luce dal fascino e dal carisma di Edmond Dantes.
Con questo non voglio dire che sia un brutto romanzo, merita una lettura che sicuramente farà avvicinare a questo grandissimo scrittore chi ancora non l’ha mai conosciuto, però mi piacerebbe che questi lettori scoprissero poi dopo anche gli altri suoi grandi capolavori, sarebbe per me un peccato non farlo.

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MessaggioInviato: ven 28 dic 2018, 15:52 
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Canto di Natale di Charles Dickens

Il mio libro "natalizio" preferito, per me una delle più belle e commoventi storie sul Natale che siano mai state scritte, un racconto (perché di tale si tratta) che unisce elementi della letteratura gotica(i tre fantasmi) alla denuncia contro la povertà e lo sfruttamento minorile.
E’ inoltre per me un libro che esprime al meglio cosa sia il vero spirito del Natale, uno spirito fatto di sacrificio, di semplicità, di armonia con noi stessi e con il prossimo, di riflessione, non quella baraonda commerciale fredda e impersonale in cui l’abbiamo oggigiorno trasformato.
C’è tutto il fascino dell’Inghilterra dell’Ottocento e delle sue usanze ma anche come ho scritto sopra un’indignata critica nei confronti della società e delle inumane condizioni in cui versavano i poveri, specialmente i bambini.
Una storia di solitudine, di rancore e invidia nei confronti di chi ha più di noi ma anche una storia d’amore e di solidarietà umana.
Un classico da riscoprire, di quelli che, alla fine, t’insegnano sempre qualcosa.
Per me non è Natale senza la lettura di questo libro.

Racconti di Natale di autori vari

Una selezione dei più bei racconti, delle più belle fiabe e poesie a tema natalizio scritte dai più grandi autori, per me libro perfetto per entrare nell'atmosfera natalizia.
Il mio racconto preferito rimane "La piccola fiammiferaia", mi fa piangere ogni volta.

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MessaggioInviato: lun 31 dic 2018, 20:11 
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Dodici racconti di Natale di Jennette Winterson

Raccolta che alterna racconti letterari e aneddoti personali legati alla vita della scrittrice, ricette natalizie comprese. Tutto sommato non è poi così male ma in alcuni casi la lettura è pesante e tediosa, mi sono piaciuti soprattutto i racconti in salsa “gotica”, con ambientazioni spettrali e popolati da fantasmi(per me sono senza alcun dubbio quelli scritti meglio e credo che la Winterson debba puntare di più su questo campo), gli altri un po’ meno ma alla fine è una lettura piacevole da leggere durante il periodo natalizio.

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MessaggioInviato: ven 11 gen 2019, 18:42 
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L'ultimo dei Mohicani di James Fenmore Cooper.

Penso che tutti conoscano, almeno per fama, il bellissimo film di Michael Mann(tra l’altro ha una delle colonne sonore più belle ed emozionanti di sempre per quanto mi riguarda) e penso che la maggior parte di queste persone non è a conoscenza del fatto che è stato tratto da un romanzo. Questo è un gran peccato.
Il libro in questione è altrettanto splendido, Cooper con uno stile semplice anche se talvolta un po’ prolisso ci catapulta nelle praterie americane di metà Ottocento, tra la valle dell’Hudson e i meravigliosi laghi settentrionali, mostrandoci gli errori e le iniquità che commisero i colonizzatori con gli indigeni.
Per me un bellissimo romanzo, peccato che in molti non lo conoscano.

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A Venezia...un Dicembre rosso shocking di Daphne Du Maurier

Sono stata attratta dal titolo di un racconto di questa raccolta che fu fonte d’ispirazione per l’omonimo film di Nicholas Roeg.
Ho letto anche gli altri racconti e mi sono piaciuti, spaziano tutti dal thriller al soprannaturale al dramma psicologico, tutti permeati da un’atmosfera inquietante che mette addosso i brividi(una Venezia cupa e spettrale, una Creta misteriosa e selvaggia, una brughiera irlandese poetica ma isolata dal resto del mondo).
Una lettura per me interessante come lo sono state finora tutte quelle che ho letto di questa scrittrice formidabile.

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Alla conquista della Luna di Emilio Salgari

Raccolta di racconti fantastici, fantascientifici e orrorifici in grado non solo di divertire ma anche di suscitare un forte senso di nostalgia per un futuro che s’immaginava del tutto diverso.
I racconti sono tutti abbastanza brevi ma a Salgari bastava davvero poco per trascinare il proprio lettore nel suo fantastico mondo.
Dalla fredda Norvegia al caldo tropicale delle Azzorre, dalla Florida alla California le storie di Salgari hanno come punto in comune l’avventura e la volontà dell’uomo che da sempre tenta di sfidare i propri limiti.
In questi racconti c’è molto di Jules Verne ma c’è anche un pizzico di pessimismo tipico di Allan Poe, soprattutto ciò che insegna questa raccolta è che non si dovrebbe mai sfidare la natura, pena guai molto seri per l’uomo(ma questo purtroppo ancora oggi l’essere umano non l’ha capito).

Ligeia di Edgar Allan Poe

Racconto dove sono presenti i temi più cari a Allan Poe, la follia, le paure recondite, l’amore e la morte.
Insieme a “La maschera rossa”, a “Berenice” e a “Il gatto nero” il racconto più bello dello scrittore di Boston.

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La regina delle tenebre di Grazia Deledda

Raccolta di sei novelle che si divora in un attimo, tutti racconti ambientati nella sua amata Sardegna e narrati con stile poetico e coinvolgente.
Il primo racconto che da anche il titolo all’intera raccolta, “la regina delle tenebre”, è il mio preferito(dal titolo sembrerebbe un racconto horror ma in realtà c’è dietro una storia di iniziazione alla vita e di uno stretto contatto con la natura), seguito da “il bambino smarrito”, una storia di rinascita dopo una crisi esistenziale e da “la giumenta nera”, storia intrigante e suggestiva dove viene fuori tutto il talento narrativo di questa scrittrice.
Ottimi anche “Sarra”, storia dove si può intuire una critica nei confronti del mondo maschilista e retrogrado della società degli inizi del 1900 e “Primi baci”, una storia d’amore dolce e passionale.
Una raccolta per me molto interessante che consiglio anche a chi vuole imparare a conoscere questa bravissima scrittrice.

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L'angelo di vetro di Corinna Boman

Una fiaba romantica e dolce ma soprattutto delicata e fragile come il vetro, un libro che ti fa appassionare alle vicende della protagonista fin dalle primissime pagine.
C’è un po’ tutto in questo romanzo, amore, avventura, intrighi, raccontati con una scrittura fluida e piacevole.
E’ stata per me una bella sorpresa, mi ha colpita molto, sarà anche perché vi ho riletto le atmosfere di una delle mie fiabe preferite: la piccola fiammiferaia di Andersen.

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