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 Oggetto del messaggio: I Rangers tornano in Premier
MessaggioInviato: ven 8 apr 2016, 22:41 
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I Teddy Bears completano la risalita con un anno di ritardo sulla tabella di marcia. Decisiva l'ultima vittoria di martedì sera contro il Dumbarton, che hanno portato il team protestante di Glasgow a +17 dalla seconda a 4 turni dalla fine del campionato di Championship. Restano lontani, comunque, i tempi della costosa multinazionale, finalista di Coppa Uefa nel 2008
Tutto è tornato al proprio posto, in Scozia: martedì sera, grazie alla vittoria di "Ibrox" per 1-0 contro il Dumbarton, i Glasgow Rangers hanno riconquistato la Premier League, portandosi a 79 punti e +17 sul Falkirk secondo, a 4 turni dalla fine. Una risalita completata con un anno di ritardo, a dirla tutta, sulla tabella di marcia scattata dall'estate 2012, quella del fallimento societario: i Teddy Bears hanno infatti dovuto prolungare il proprio purgatorio, dopo la sconfitta di un anno fa nella finale playoff contro i Motherwell, penultimo nella massima divisione degli Highlander ma in grado di fare la voce grossa di fronte al blasone dei Rangers, spiegando loro che non era ancora tempo per festeggiare.

Il Grande ritorno. Con un anno di ritardo
Il momento giusto è arrivato in questi giorni: il match decisivo di tre sere fa, porta la firma del difensore inglese James Tavernier, classe 1991, giunto a metà anno dal decadente Wigan Athletic, scivolato in un batter d'occhio dalla Premiership alla League One, di cui sta comandando la classifica. Si può dire che Tavenier sia lo specchio della ricostruzione del sodalizio della Glasgow protestante: stop alle follie finanziare, niente più stranieri che nell'ultimo decennio avevano completamente offuscato l'anima "scottish". Che ora batte forte come il cuore di una bandiera (costantemente discussa, a dire il vero) come l'attaccante 35enne Kenny Miller, tornato - dopo il triennio 2008-2011 e la stagione di lancio 2000-2001 - ancora volta ad Ibrox all'inizio della scorsa stagione, dopo due anni coi Vancouver Whitecaps in Mls e, soprattutto, la contestatissima annata 2006-2007 tra le fila dell'odiato Celtic.

Senza i "light blues" ci hanno perso tutti
Con 54 successi nazionali, i Rangers sono la squadra con più titoli di massima serie in Scozia. Nemmeno in questi anni di assenza sono serviti a mettere in discussione questo status quo. Dalla stagione 2011-2012, quella in cui i light blues si sono piazzati secondi per poi fallire e riprendere - comandati in difesa dall'ex Lazio Emílson Cribari - dalla Third DIvision (oggi denominata "League Two"), il Celtic ha vinto tutti e 5 i campionati a disposizioni, portandosi a 46 trionfi collettivi. Tornei, quelli più recenti, in cui il massimo campionato scozzese ha perso gli ultimissimi galloni di credibilità tecnica. In cui i motivi di sfida sono completamente scomparsi: se non altro, prima c'era il dualismo coi Rangers. Persino la vertiginosa crescita dell'Aberdeen non ha minimamente sfiorato le velleità del club cattolico di Glasgow, che ha sempre trionfato "in carrozza", in quest'ultimo lustro, ma che - allo stesso tempo - a furia di risparmiare in sede di calciomercato per assenza di avversari, ha subito un crollo drastico delle proprie quotazioni in Champions League, faticando parecchio nei turni preliminari.

Quella "integrità morale" da difendere ad ogni costo
Non c'è niente da fare: si può discutere al'infinito con uno scozzese, senza fargli cambiare idea. A maggior ragione se, di mezzo, c'è un concetto per lui di vitale importanza come "l'integrità morale". E fu proprio per la "salvaguardia dell'integrità morale del calcio scozzese", che tutti i club professionistici votarono per far sprofondare i Rangers nell'ultima divisione disponibile, la quarta serie. Non si poteva accettare, infatti, la riammissione di una nuova società (con una specie di lodo-Petrucci) nel massimo campionato, dopo che la vecchia (firmata dai plenipotenziari David Murray e, in ultima battuta, Craig Whyte) aveva accumulato un debito di oltre 100 milioni di sterline.

I Rangers di oggi: insolitamente "operai"
Si diceva del difensore James Tavernier, onesto pedatore. Così come il resto della squadra: ottima per stravincere la Championship, ma che avrà i suoi grattacapi nella massima serie. Scordarsi follie in sede di calciomercato: la situazione finanziaria del club, infatti, resta traballante. Occorre una gestione oculata, per non incappare negli errori del passato: a questo penserà il manager inglese Mark Warburton, ingaggiato lo scorso giugno, dopo le dimissioni, a dicembre 2014, di una clamorosa bandiera come Ally McCoist. Il quale, nel 2000 - in compagnia Robert Duvall e Michael Keaton - si era anche cimentato come attore, in "Sfida per la Vittoria", in cui interpretava un'ex bandiera (ironia della sorte) del Celtic, che dava vita alla favola del Kilnockie, film consigliato agli amanti del genere. Warburton, l'inglese giunto dai londinesi del Brentford, è subito entrato nel cuore dei tifosi di Ibrox: "Posso solo immaginare quanto abbiano sofferto. Ora che siamo tornati in Premier League, dobbiamo continuare con la stessa grinta dimostrata quest'anno. Lo dobbiamo, a chi ci ha sempre sostenuto", ha detto durante i festeggiamenti sfrenati di martedì sera tra fiumi di Tennent's e Laphroaig.

Finalmente Old Firm
Dimenticarsi, quindi, la multinazionale che portò il club in finale di Coppa Uefa (persa contro lo Zenit San Pietroburgo) al termine della stagione 2007-2008, un'edizione che provoca ancora oggi parecchio prurito ai tifosi della Fiorentina. Per il momento, c'è un hashtag che a dice lunga sulla voglia di rivincita dei Teddy Bears: #GoingFor55, a caccia cioè del 55° titolo, per interrompere l'attuale egemonia dei Cattolici, che accende il pensiero dell'Old Firm. Pronta finalmente a disputarsi in campionato, dopo che l'anno scorso c'era stato un "ritorno di fiamma" in League Cup (coi biancoverdi impostisi 2-0) e, soprattutto, dopo la sfida del prossimo 17 aprile, valevole per la semifinale di Fa Cup. Sarà un gran bell'antipasto, roba da ritorno al futuro. Di quel calcio così ruvido da dare spettacolo...

http://it.eurosport.com/calcio/calcio-i ... tory.shtml

Finalmente c'è la certezza matematica, dopo quattro anni passati nelle serie minori i Glasgow Rangers l'anno prossimo potranno tornare a giocare nella Premier League scozzese. Si tornerà a vedere l'Old Firm :acm . Era ora, go Gers

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Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare


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 Oggetto del messaggio: Re: I Rangers tornano in Premier
MessaggioInviato: sab 9 apr 2016, 12:22 
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Tifoso
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Reg. il: sab 26 mar 2016
Alle ore: 22:30
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Beh direi... finalmente!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: I Rangers tornano in Premier
MessaggioInviato: mar 6 set 2016, 23:42 
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Reg. il: gio 28 giu 2012
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Sabato 10 settembre alle 13.00 riavremo la Old Firm.


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