Reg. il: gio 6 lug 2006, Alle ore: 22:08 Messaggi: 19604 Località: San Pietroburgo, Russia
Oggi comincia il campionato più... (inserite l'aggettivo che volete, tanto andrebbe bene comunque ) del Mondo, vale a dire la Russian Premier Liga.
Appuntamento alle 18:00 con l'anticipo fra lo Spartak Mosca - che tanto per cambiare ha cambiato guida tecnica in seguito all'ennesima stagione fallimentare - e l'Ufa, alla sua seconda annata nella massima serie. Interessante anche la sfida in panchina fra due grandi ex giocatori: Alenichev vs Kolyvanov, chi la spunterà?
Non indimenticabile il debutto ufficiale di Dmitry Alenichev sulla panchina dello Spartak, con la sua squadra che pareggia per 2-2 contro l'Ufa di Kolyvanov, passando due volte in svantaggio nonostante la superiorità numerica avuta per buona parte del match. Parte forte lo Spartak, subito vicino al gol con Promes (incredibile salvataggio sulla linea di Yurchenko), ma a sorpresa a passare in vantaggio è l'Ufa, al primo tiro in porta, con un colpo di testa del centravanti bosniaco Handžić sugli sviluppi di un calcio piazzato. Non si fa attendere la replica dello Spartak, che sempre su palla inattiva trova l'immediato pareggio con Tasci, al primo centro in Russia. Da segnalare poi la traversa centrata da Jurado con uno SPLENDIDO tiro a giro. Poi arriva la fesseria di Frimpong, che mostra il dito medio al pubblico di casa, giustificandosi per aver sentito presunti razzisti; inevitabile, in ogni caso, il rosso diretto. La ripresa, com'era facile prevedere, è un assalto all'arma bianca da parte dei padroni di casa, che però si lasciano sorprendere in contropiede: cross di Handžić, questa volta in veste di assist-man, e perfetto colpo di testa in tuffo del terzino Stotskiy, per il nuovo vantaggio ospite. I rossobianchi si riversano tutti nella metacampo avversaria, Alenichev getta nella mischia Davydov, Ananidze e Zé Luis ed è proprio quest'ultimo - attaccante capoverdiano arrivato tra mille dubbi dal Braga - a piazzare la zampata per il definitivo 2-2. Migliore in campo Yurchenko, l'estremo difensore dell'Ufa, autore di almeno un altro miracolo nella ripresa su un tentativo a botta sicura di Movsisyan.
Zenit San Pietroburgo - Dinamo Mosca 2-1:44' Hulk (rig.), 68' Shatov; 28' Kokorin.
Gara chiaramente indirizzata verso una direzione ben precisa dopo l'episodio del rigore (netto), con relativa espulsione di Hubočan. Buona partita comunque dello Zenit, che a me era piaciuto anche nel primo tempo. Pregevole, poi, la combinazione che ha portato al gol-vittoria di Shatov. Migliore in campo direi Dzyuba, decisivo con le sue sponde, diventerà un'arma in più, anche se non troverà sempre dinanzi a sé dei difensori con una mole così diversa dalla sua come capitato oggi. L'altro nuovo arrivato, Yusupov, invece si conferma la mediocrità fatta centrocampista: sa giocare solo semplice, in modo elementare, ogni volta che prova una giocata un minimo più complicata, un passaggio meno scontato... puntualmente la sbaglia. Per il turnover in campionato può anche andare bene, però Fayzulin (e teoricamente pure Ryazantsev) è proprio di un altro livello; mi auguro che si riprenda il nostro numero 20, perché in questa stagione deve tornare a essere un giocatore importante per lo Zenit!
PS: da 10 e lode l'azione di contropiede che ha consentito alla Dinamo di passare in vantaggio!
Lo Zenit torna finalmente al successo in campionato dopo i tre pareggi consecutivi, ottenuti rispettivamente contro CSKA, Amkar e Spartak. Un convincente 3-0 contro una squadra in salute - e che anche oggi non ha sfigurato - come il Rostov. Villas-Boas, ancora squalificato, conferma Misha Kerzhakov in porta al posto di Lodygin e ripropone Neto al centro della difesa. A sbloccare il match ci pensa il sempre più prezioso Smolnikov, mai elogiato quanto meriterebbe, che quando mette il turbo è letteralmente imprendibile: bravo Hulk a servirlo nello spazio, il resto lo fanno le gambe bioniche del nostro terzino destro. Raddoppia un altro nazionale russo, Dzyuba, al quarto centro consecutivo (considerando anche la sfida di Champions League contro il Gent), con un bel tuffo di testa su perfetta punizione battuta da Hulk. Nel finale arriva la meritatissima gioia personale per Danny, che parte in slalom, chiede l'uno-due a Hulk (autore di tutti e tre gli assist), e dopo una corsa di una cinquantina di metri ha la lucidità per superare il portiere avversario e depositare il pallone in rete da posizione defilata. Chapeau!
Reg. il: gio 6 lug 2006, Alle ore: 22:08 Messaggi: 19604 Località: San Pietroburgo, Russia
Ho contribuito alla stesura di questo mastodontico approfondimento de L'Ultimo Uomo su tutti i principali campionati mondiali, occupandomi ovviamente della RPL. Mi sono soffermato in modo particolare su tre squadre: il lanciatissimo CSKA di Slutskiy, l'altalenante Zenit di Villas-Boas e il sorprendente Rostov di Berdyev.
Reg. il: gio 6 lug 2006, Alle ore: 22:08 Messaggi: 19604 Località: San Pietroburgo, Russia
Dzyuba e Shatov non bastano allo Zenit: finisce 2-2 a Krasnodar
Uno Zenit rimaneggiato, con numerose assenze soprattutto in difesa, non riesce ad andare oltre il pari in casa del Kuban.
Nel giorno del 38esimo compleanno di André Villas-Boas (ancora squalificato), lo Zenit ha perso ulteriore terreno in classifica dalla capolista CSKA, portatasi a +10 grazie al successo per 3-2 contro l'Ural. La squadra di Piter ha dovuto affrontare la sempre ostica trasferta di Krasnodar in una situazione di piena emergenza difensiva: con Smolnikov, Garay e Criscito indisponibili, il tecnico portoghese ha dovuto reinventarsi l'intero pacchetto arretrato, proponendo nel primo tempo un'inedita difesa a tre composta da Neto, Lombaerts e Anyukov, e passando a quattro nella ripresa, con l'inserimento di Ryazantsev, adattato nel ruolo di terzino destro. Il gol subito a freddo, ad opera del centrale difensivo brasiliano Xandão, ha complicato ulteriormente le cose. Lo Zenit è riuscito comunque a rientrare in carreggiata, pareggiando con un colpo di testa di Dzyuba sugli sviluppi di una palla inattiva battuta da Hulk al 45'. La seconda frazione di gioco si è aperta all'insegna di Oleg Shatov, che usando solo il piede "debole" ha realizzato un gol da applausi, danzando come un ballerino del teatro Mariinskiy al limite dell'area e poi esplodendo un sinistro sul quale Belenov nulla ha potuto. Il Kuban, in salute e rigenerato dalla cura Tashuev, è duro a morire ed è rientrato prontamente in partita, con il sesto sigillo stagionale del paraguiano Melgarejo, abile a sfruttare un intervento a vuoto dello sfortunato Ryazantsev (per il resto autore di una buona prestazione). Lo Zenit avrà poi in seguito, rispettivamente con Witsel, Danny e Shatov, delle colossali occasioni per portarsi nuovamente avanti nel punteggio, ma le fallirà tutte per una questione di centimetri. Allo stesso tempo rischierà però di subire la più classica delle beffe nei minuti finali, quando un'incomprensione fra Mikhail Kerzhakov - preferito a Lodygin per la terza volta di fila - e Neto sarebbe potuta costare molto cara.
Non perde un colpo il CSKA, sempre più primatista, che ha ospitato una delle compagini più in forma del torneo - l'Ural di Ekaterinburg - e lo ha piegato per 3-2. Da segnalare la splendida punizione del cileno Acevedo, uno specialista. Un assist (splendido, per l'1-0 di Panchenko) e un gol per Doumbia
Nel derby moscovita in programma questo pomeriggio si è imposta - con merito - la Lokomotiv, sorprendente seconda in classifica, grazie alle reti del centrocampista russo Kolomeytsev e dell'attaccante senegalese Niasse (gran bel tiro a giro di prima intenzione). Lo Spartak ha provato a riaprila quando ormai era troppo tardi con un colpo di tacco volante di Salvatore Bocchetti
Al Petrovskiy arriva un Anzhi bisognoso di punti, ma che si ritrova subito sotto nel punteggio grazie al solito colpo di testa di Dzyuba sul solito cross al bacio di Hulk: un piacevole leitmotiv nella stagione dello Zenit. I padroni di casa mantengono il pallino del gioco, sfiorano il raddoppio, ma si fanno raggiungere a inizio ripresa, dal più classico dei gol dell'ex, firmato da Maximov, con uno splendido tiro a giro dal limite sul quale Mikhail Kerzhakov nulla può. Ma la reazione dei padroni di casa è immediata: passano 5 minuti e Witsel ribadisce in rete la goffa respinta di Pesjakov sulla punizione di Hulk. Tra il 67' e 73' lo Zenit chiude definitivamente l'incontro, andando a segno altre due volte. Prima ancora con Dzyuba, autore del suo nono gol con la nuova casacca; da sottolineare la grande iniziativa di Garay, che recupera caparbiamente palla sulla linea laterale e pennella un cross telecomandato per la testa dell'ariete russo. Poi con Shatov, al sesto centro in RPL (record personale), che finalizza una splendida azione corale, con Hulk grande protagonista. E' lo stesso brasiliano - più altruista che mai - a siglare la rete del definitivo 5-1, arpionando con il destro una scucchiaiata di Danny e depositando con il sinistro in rete. Una giocata semplicemente sontuosa. Il miglior Zenit stagionale? In campionato probabilmente sì.
Questi quattro hanno già segnato un totale di 24 gol nelle prime 13 giornate del campionato russo. 7 reti per Dzyuba e Hulk, 6 per Shatov e 4 per Danny.
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