Grazie Pascal e Fashi. Ringrazio anche io voi per non avermi lasciato solo in questo topic accompagnandomi in questa annata di Ligue1.
Si chiude un campionato tutto sommato interessante ed equilibrato (gli 8 punti di vantaggio del PSG sull'OL suonano come eccessivi). La quota "primo posto" si è abbassata (dagli 89 dello scorso anno ad 83). Non ci sono stati colpi di scena clamorosi, basti pensare che tra girone d'andata e di ritorno le prime sei sono cambiate solo nell'ordine d'arrivo, ma ci si è comunque divertiti.
I pronostici che avevo fatto il 9 Agosto (pagina 2 del topic) si sono rivelati azzeccati solo in parte, qualche topica l'ho presa (Lille e Rennes su tutti) ma ho anche beccato qualcosina (titolo al PSG, due delle retrocesse, il campionato tranquillo del Caen).
Al di là di tutto, direi che è tempo di bilanci e riflessioni di fine anno. Mano a mano qualche parolina su ogni squadra la diremo. Oggi mi va di analizzare l'annata di Stade Rennes, Lille e Bordeaux. Tre squadre che in sede di pronostici avevo collocato come in lotta per i posti europei ma che (seppur per motivi diversi) hanno deluso.
Personalmente mi sarei aspettato molto di più dallo
Stade de Rennes che davo appunto come possibile sorpresa e pretendente per l'Europa (anche in virtù di quello che ritenevo un buon mercato estivo). I rosso-neri dopo una discreta partenza hanno avuto un periodo nero tra Dicembre e Febbraio totalizzando appena 4 punti in 10 gare e stazionandosi così (definitivamente) a metà classifica senza velleità particolari.
Tra gli acquisti estivi molti si sono rivelati dei flop. Diagne e Hosiner (12 presenze senza reti in campionato) su tutti. Malino anche Toivonen. Da idolo dei tifosi dopo l'ottimo scorcio di stagione scorsa ha visto su di se troppe aspettative e pressioni. E' partito bene ma in seguito ha avuto qualche problemino con il tecnico finendo anche per farsi diverse tribune.
Tra le note positive va ovviamente annoverata l'ottima annata di Ntep. Stagione da 9 reti e 7 assist nonché impreziosita da tante belle giocate. Esterno rapido, che salta l'uomo e che va alla conclusione con molta facilità. Classe 1992 che sarà attenzionato da molti in sede di mercato estivo.
E' innegabile come ci si aspettava molto di più dal tecnico Montanier, arrivato con il chiaro intento di riportare la squadra in Europa difatto non è mai stato in corsa per questo traguardo nelle due stagioni (14' e 9' posto). Il divorzio tra le parti (nonostante un anno di contratto ancora in essere) sembrava certo, a sorpresa è arrivato invece addirittura il rinnovo fino al 2019.
Molta attesa c'era attorno al
Bordeaux. L'esordio in panchina di Willy Sagnol suscitava giustamente curiosità negli addetti ai lavori. L'avvio di stagione è stato eccellente, 17 punti nelle prime 8 gare e posizioni d'alta classifica. Poi per via di qualche infortunio e di punti persi in maniera strana (qualche 0-0 di troppo a cavallo tra andata e ritorno) la squadra è scivolata fuori dalla zona Europea.
Whabi Khazri si è rivelato acquisto azzeccatissimo, confermando le doti già messe in mostra a Bastia e chiudendo la stagione vicino alla doppia doppia gol assist (9 reti e 8 assist). Giocatore dotato di grande qualità individuale ma bravo anche ad innescare i propri compagni. Non è un caso se nel periodo in cui il tunisino era impegnato in coppa d'Africa il Bordeaux ha raccolto la "bellezza" di 3 pareggi e 1 sconfitta in 4 partite (punti che molto probabilmente son costati la qualificazione in Europa League)
Il gigante Diabatè dopo una prima parte di stagione eccellente (8 reti in 15 gare) ha riportato una lesione al tendine che difatto lo ha messo fuorigioco per tutta la stagione, lì davanti l'assenza del maliano è stata comunque sopperita (almeno in termini di reti) dall'esplosione di Diego Rolan (13 reti per lui, 8 nel periodo di assenza dell'attaccante titolare).
E' mancato invece alla causa Henri Saivet, giocatore fondamentale dal punto di vista tattico ma che ha avuto diversi problemi fisici nell'arco dell'intera stagione.
Sagnol ha comunque archiviato positivamente la propria stagione d'esordio toccando quota 63 punti (miglior risultato del club nelle ultime cinque stagioni) e mostrando un calcio abbastanza divertente e interessante. In campionato il 6' posto finale chiude la porta europea, porta che però si potrebbe riaprire nel caso in cui il PSG vinca la Coppa di Francia contro l'Auxerre.
Insomma, le basi per il futuro sembrano esserci. Considerando anche il "Nouveau Stade de Bordeaux" che andrà a pensionare lo storico Chaban-Delmas dando così una cornice ancora più intrigante ai girondini.
Il
Lille ha vissuto invece una stagione stranissima, con altalene di risultati a tratti inspiegabili. L'impegno europeo affrontato con una rosa troppo corta ha finito per stressare il gruppo e far perdere tantissimi punti in campionato. La squadra ha retto bene finché la coppia di centrali Kjaer-Basa ha garantito solidità difensiva, poi ha iniziato ad imbarcare qualche gol di troppo e perso l'equilibrio si è rischiato addirittura di farsi risucchiare nei meandri della zona pericolante. I ragazzi di Girard una volta usciti dall'E.L. hanno avuto da Febbraio ad Aprile un ottimo momento di forma (7 vittorie in 10 gare) tenendo un passo d'alta classifica e togliendosi così patemi d'animo.
Qualche ottima prestazione c'è stata ma è pesata oltremodo la mancanza di un giocatore di qualità e concretezza come Kalou, ceduto in estate e non adeguatamente sostituito (il giovane Frey è ancora acerbo). Non è un caso che nessun giocatore sia arrivato in doppia cifra di realizzazioni con Origi e Roux appena sotto la fatidica quota. Anche se ciò che risalta maggiormente all'occhio rispetto alla miracolosa stagione passata (chiusa al 3' posto) non sono tanto i gol realizzati (grosso modo gli stessi) ma bensì i gol subiti (che sono quasi raddoppiati in questa stagione). Ciò a dimostrazione del fatto dell'importanza dell'equilibrio difensivo di cui si parlava poco sopra.
L'addio a fine stagione di Girard era ormai noto da tempo. Il tecnico ex Montpellier ha ottenuto risultati importanti considerando anche il materiale umano a disposizione. La prossima stagione, dove anche il talentuoso Origi saluterà la compagnia, rischia di essere molto complessa.