redguerrier ha scritto:
E comunque continua a vigere la legge del "Sti #@*§ di allenatori facciamoli lavorare".
Klopp son 3 anni che sta lì ed ora praticamente in finale di Champions con una squadra tutt'altro che granitica, Sarri son 3 anni che sta al Napoli e ora sta a lottarsi lo scudetto a 1 dalla Juve con una squadra tutt'altro che granitica.
Noi a Roma invece no, uno è un pippone e un inadeguato appena toppa qualche partita.
Bene così, via pure Di Francesco a giugno e scommetto che l'anno prossimo, sempre che rimanga là, ci vedremo superare NETTAMENTE dalla Lazio di Inzaghi, e con nettamente intendo che a fine anno ci finiscono 10-15 punti sopra.
Questo discorso te lo appoggio in pieno (tranne ovviamente la parte finale, il giorno che la Lazio finirà 15 punti sopra la Roma in campionato sarò molto probabilmente cibo per vermi...).
La progettualità deve essere un valore. Ma capisco che in certe piazza l'allenatore spesso e volentieri ha il ruolo di "vittima sacrificale" quando le cose non vanno come dovrebbero.
Comunque credo che Di Francesco resti alla Roma anche il prossimo anno, non vedo perché dovrebbe andar via.
Wonder nel complesso non ha mai palesato grande stima verso il tecnico, ma non penso si auguri vada via. Obiettivamente al momento Di Francesco va fatto lavorare. Certo, il cammino europeo (e la maggiore disponibilità economica che avrai) ti potrebbero rendere appetibile anche per i top coach europei (non dico per i top5 ma per qualcuno nella top10 sicuramente si). Ma andare a cambiare Di Francesco (anche se la valutazione sulla stagione andrà giocoforza fatta a fine Maggio) non mi sembra una scelta saggia.
Che poi, al momento, Lazio e Roma hanno la fortuna di avere due allenatori giovani (nonché tifosissimi e legatissimi all'ambiente). Perderli e non provare a costruire un qualcosa di duraturo e pluriennale sarebbe un grave peccato per entrambe (con tutti i distinguo che poi possono essere fatti). Nel caso della Lazio a maggior ragione, perché nel caso di addio di Inzaghi arriverebbe come minimo un tecnico di gran lunga inferiore all'attuale.