Pigio_ ha scritto:
La lazio mi sembra che abbia una sfilza di partite vinte facendo dai 3-4 gol in su( roba che ,se accadeva a noi, era perché se scansavano invece giustamente bene per la lazio e per chi vince segnando molto con merito), questo perché è una squadra a cui diciamo che piace fare piu gol possibile quando l'avversario è oggettivamente già a tappeto da tempo( ciò deriva anche dalla " fame" di immobile che brama i gol davvero come un pippo inzaghi dell'epoca, ogni lasciato è perso). Tutto questo però mi fa riflettere sul fatto che siano famelici quando potrebbero anche un po'tirare il freno ma piu di una volta poi hanno peccato di fragilità psicologica quando in difficoltà, magari piu rilassamento quando ormai s'è vinto( tranne in coppa) e piu tigna quando serve.In generale brava lazio ma il tecnico non mi convince appieno.
Comunque mi fa sorridere come tu riconduca ogni argomento (anche riguardante altre squadre) alla Juventus. Riesci a parlare di calcio senza citare continuamente la tua squadra? Scusami se te lo dico ma questa cosa mostra una certa limitatezza.
Andando nel cuore della questione che proponi...
Quando l'avversario è oggettivamente a tappeto?
Bisogna contestualizzare, altrimenti rischiamo di fare affermazioni troppo generiche.
Sul 2-0 l'avversario è a tappeto? Dipende dai punti di vista. Per me (e per fortuna non solo per me) le partite non sono mai chiuse.
Volendo rimanere alla partita di ieri, la Sampdoria sul 2-0 era ancora in partita, attaccava ed era viva. Un eventuale gol riapriva tutto. La Lazio ha sofferto il giusto e poi li ha punti in contropiede. Nessun istinto sadico di andare ad azzannare un avversario al tappeto, ma una filosofia di gioco che porta a giocarsela sempre ma al tempo stesso (nel bene o nel male) considerare le partite sempre aperte.
La Lazio non ha le caratteristiche per tirare il freno, e se lo fa va a finire come a Salisburgo. Ogni squadra ha una sua natura e la porta avanti.
Visto che parli spesso e volentieri di Inzaghi, ti dico alcune cose al volo...
Inzaghi dopo aver allenato i ragazzini (è partito dagli allievi regionali, per dire) è difatto "capo allenatore" da due stagioni (la seconda ancora non è terminata, tra l'altro). Un tempo piccolissimo e che per certi versi lo giustifica ancora di alcune "défaillance". Lo scorso anno ad esempio cambiava spesso modulo (il 4-3-3 era il modulo principale ma da quello nascevano diverse varianti, solo raramente invece giocava con la difesa a 3). Quest'anno invece non ha praticamente mai abbandonato il 3-5-1-1.
E' giovane come allenatore, con tutto ciò che comporta, e per fortuna stanno portando ottimi risultati alla Lazio.
Perché, tra gli allenatori alla portata della Lazio, nessuno in questi due anni avrebbe ottenuto risultati simili a Simone. Io da laziale me lo tengo stretto e sinceramente mi piacerebbe vederlo sulla nostra panchina ancora a lungo (anche se poi nel calcio la memoria è corta e si dimentica tutto in fretta).