A parte che i milanisti la stanno a fa un po' troppo lunga per sto fallo , l'ho rivisto a rallentatore e l'impatto con la palla c'è quando il braccio è basso , senza considerare poi il gol del milan , guarda che sto discorso di caressa è tutto tranne che juventino , anzi, in pratica fa capire ciò che tutti sanno , che un arbitro può sbagliare sempre tranne se c'è la juve in campo e non sia mai commette un errore col campionato tirato , la particolarità del citare la juve è quella . Ferri è del torino , non è che bisogna essere juventino per fare l'inviato a vinovo , il romano che faceva( o fa ancora) il napoli non è del napoli , oppure altri. Pure Aghemo è del torino.

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Scesni ; chiello de ligt demiral; Sandro mckenny bentancur cuadrado; Cr7 dybala kulusevski.

La Juventus è una società che va debellata per un ritorno a un calcio più sano.
È evidente la sudditanza mediatica (leggasi regime) che ha creato, controllando tutto dalle televisioni alle radio. Ormai, esclusi pochi mezzi di comunicazione di nicchia, tutti parlano sempre e solo della Juventus, creando il falso mito di una società imbattibile, un'Ercole del calcio mondiale che però sistematicamente fa figure barbine là dove quel regime non attecchisce.
Così ci sono giornali che non fanno altro che esaltare i giocatori bianconeri, facendone schizzare il valore, mentre società satellite aiutano a mettere a posto un bilancio che rimane comunque non aggiustabile, perennemente in rosso senza l'utilizzo di alcun aumento di capitale, senza sanzione alcuna. Un privilegio di cui nemmeno i petrolieri del City o del PSG godono.
Ma dopotutto parliamo della famiglia Agnelli.

Una società, un nome, una maglia, da sempre la loro storia è sporca come il fango.
Ripeto, il giorno in cui i loro magheggi torneranno a galla e se ne scapperanno di nuovo in C è vicino, la tifoseria juventina si dimezzerà, se non peggio, e si tornerà a respirare aria pulita in serie A. Fino al loro nuovo sporco colpo di coda naturalmente.
La storia si ripete, e si ripeterà.

L'unico mio terrore è la SuperLega. In qualche modo ambiguo il grande Andrea è riuscito ad esserne a capo. Ha capito che per vincere in Europa bisogna controllare la competizione (quello che fa in Italia da anni, dopotutto): tradotto non mi sorprenderei di una Juventus dominatrice di SuperLega per anni e anni, con le altre società d'accordo a prendersi la bella fetta di torta di introiti.

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"Un omaggio a Totò che faceva sorridere gli italiani senza neanche dire mai una bestemmia"

La storia infatti si ripete, nel senso che rosicate di continuo.

Caressa è della Roma, Bergomi interista, Costacurta e Ambrosini del Milan. Questi gli opinionisti più o meno fissi (direi), a cui si aggiunge spesso Pirlo (più milanista che Juventino).

Che poi, quello che viene detto durante e dopo le partite a Sky (la stessa emittente della garra charruaaaaaaaaaaaa) non cambierà MAI il risultato acquisito in campo. Esattamente al pari delle vostre #@*§.

È un regime mediatico, semplice, o lo capisci o sei juventino, guardacaso.
Tutto un sistema che porta a farvi giocare sempre tranquilli, a rivendere i vostri giocatori a prezzi spropositati, a convincere gli arbitri che nel dubbio è sempre meglio favorire voi. Giocate sempre in pantofole perché vi hanno costruito la casa intorno.

Quelli da te nominati sono tutti di altre squadre, ma negli anni hanno sempre più lasciato perdere la loro fede (non ricordo l'ultima volta che Caressa è stato palesemente di parte per la Roma) in nome del nuovo padrone. Andrea Agnelli ordina e gli altri obbediscono. Sveglia, siete ancora in tempo per tifare una società migliore di questa, che già nel 1897 i suoi fondatori, come tutti i grandi massoni, avevano lasciato indizi del suo percorso, scegliendo i colori dei carcerati e la zebbra come animale, bestia la cui sopravvivenza è dettata dal girare in gruppo e dall'essere aiutata, perché alla prima difficoltà ci lascia le penne.
I leoni stanno arrivando per divorarvi, spero non sarete preparati di modo da vedervi sparire per sempre.

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"Un omaggio a Totò che faceva sorridere gli italiani senza neanche dire mai una bestemmia"

E questo come vorresti chiamarlo se non "travaso di bile"?

Rosichi, soffri ed è giusto così a questo punto, la tua ipocrisia è monumentale visto che daresti il cùlo per vedere a Roma una società altrettanto efficiente.

Non è così? E allora vomito letame su chi fa meglio di me.

Vizio totalmente italico, l'invidia porta le persone a sperare nel fallimento altrui piuttosto che a migliorarsi.

Regime mediatico, se i media si interessano a te è perché ne vale la pena, nel 2011 non si parlava di Juventus manco per sbaglio.

Tra l'altro la Juve prima aveva la maglia rosa e la zebra non c'è mai stata da nessuna parte.

Purtroppo la mia calma è quasi zen, siete voi che appena vi si fa notare la verità andate in escandescenza.
È anche questo figlio del regime, vi auto-convincete della perfezione della vostra squadra, come un bambino che cresce nella convinzione che i genitori sono le persone migliori del mondo. Poi appena cresce si accorge che il padre spaccia e la madre va a battere, ma continua a non accettare la realtà e, piuttosto, ne entra a far parte anche lui fino a che le cose vanno bene. Voi siete ancora allo stato fanciullesco però, non accettate, ed esattamente come ad un bambino a cui viene fatto notare l'errore rispondete con le pernacchie.

Il giorno in cui realizzerete sarà troppo tardi.

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"Un omaggio a Totò che faceva sorridere gli italiani senza neanche dire mai una bestemmia"

Il rosa è il colore maggiormente utilizzato dalle piante carnivore per attirare gli insetti.

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"Un omaggio a Totò che faceva sorridere gli italiani senza neanche dire mai una bestemmia"

Insomma, volevi fare il simpatico e ti è uscito l'epic fail.

La simpatia è quella del Diavolo il giorno in cui ha permesso la nascita della vostra squadra.

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"Un omaggio a Totò che faceva sorridere gli italiani senza neanche dire mai una bestemmia"