Non restano che le scuse, tardive: a differenza di qualcun altro non ha tradito, ma è stato invischiato in una situazione assurda che lo ha davvero devastato, come uomo e come sportivo. Non resta che la solidarietà e la vicinanza. Povero Fabio..

una storia veramente triste, che però non insegnerà proprio niente.

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VUOI PORTARLA A MANGIARLA? VA BENE FALLO.

LM10 Tu se' Lo mio Maestro 10 e 'l mio autore, tu se' solo colui da cu' io tolsi lo bello stile che m' ha fatto onore !. !. !.

Mi è capitato però di vedere gente pestare i fiori al monumento ai caduti a Bologna. Gli ho insultati e sono scappati.

Io non ho mai parlato o pensato male di Quagliarella, neppure quando andò alla Juventus e giocava contro il Napoli, mai. Non generalizziamo.

Io ho un pò sesto senso e mi sembrava strana quella cessione, anche guardando lo stesso calciatore per assurdo mi sono reso conto che qualcosa di strano c'era. Tra l'altro Quagliarella oltre ad essere napoletano ha un anno più di me.
Sarà che io riesco a farmi un'idea delle persone semplicemente guardandole e sentendole parlare e infatti stava vivendo un incubo. Ma la tifoseria napoletana, la collettività, la folla, la massa cosa ne poteva sapere?

Di certo la società avrebbe potuto gestire un pò meglio quella vicenda tutelando di più il calciatore ma data la non ordinarietà della storia non si può neppure attribuire una vera e propria colpa.

Auguro a Quagliarella ogni bene perché oltre ad essere un ottimo calciatore e questo è un mio parere personale, è una persona pulita e questa è una cosa molto più importante, che si è trovata ad essere vittima due volte prima del suo carnefice e poi per effetto di ciò del suo popolo che lo acclamava.
E' orrendo vedere infranto il proprio sogno e doversi tenere tutto dentro senza potersi difendere, senza poter spiegare minimamente agli altri l'incubo che stai vivendo.
Sarebbe bello tornasse a vestire la mia, la nostra, la sua maglia.

Storia che sembra quella di un film, davvero assurda.
Ci sarebbero delle domande da porsi ma alla fine senza esserne "dentro" può essere tutto ed il contrario di tutto.

Sicuramente vivere una situazione del genere non è per niente facile e a questo punto credo che abbia influenzato anche la sua carriera sportiva a 360 gradi.

Peccato in primis ovviamente per il lato umano (che in questo caso sorpassa abbondantemente quello sportivo) ma anche perchè ho sempre pensato che avesse i numeri da grande giocatore.