JC ha scritto:
comunque dai vostri messaggi non si capisce un #@*§
insomma che diceva sto servizio? e quali sarebbero i secondi fini per mandarlo?
Bagarinaggio.
Juventus vende biglietti ai capi ultras juvenini, tutti affiliati alla ‘Ndrangheta e uno, quello a capo dei Drughi mi pare, addirittura figlio di un boss. Fuori dallo stadium si trovano quindi le bancarelle dei bigliettari che rivendono i biglietti a prezzi clamorosi, li portano ad un tabaccaio che glieli cambia in gratta e vinci vincenti e glieli restituisce puliti. Traffici da milioni a stagione. Il tutto di fronte alla security che ha l’ordine di lasciarli perdere. Uno di questi era Bucci, l’ultras juventino suicida, la cui autopsia ha evitato di segnalare quelli che, per la fidanzata che ha fatto anche una foto sul luogo della morte, erano evidenti segni di pestaggio ritenuti incoerenti con la caduta da un patologo assunto dalla ragazza. Inoltre all’ospedale dove venne portato il cadavere i primi a entrare, qualificandosi come amici, furono il security manager della Juve e uno degli avvocati della Juve. In quel momento sparirono il cellulare e le chiavi di casa del defunto, ricomparsi pochi giorni dopo “ritrovati” dallo stesso avvocato juventino. Inoltre furono uomini vicini alla Juventus a perquisire la macchina di Bucci.
Per farla breve, l’ultras era da qualche tempo un informatore dei servizi segreti, sarebbe costretto al suicidio dalla ‘Ndrangheta con la minaccia “o tu o tuo figlio” e dalle intercettazioni si è scoperto che il security manager juventino, questo D’Angelo, sapesse tutto sulla morte dell’uomo, pur non essendone coinvolto direttamente, ed ha bellamente evitato di parlarne al processo.
Risulta anche che la ‘Ndrangheta tiene per le palle la Juve attaverso la tifoseria, ottenendo biglietti a prezzi stracciati con la costante minaccia di organizzare scioperi di massa. In particolare i famosi striscioni su Superga erano una dimostrazione di forza nei confronti della società, con D’Angelo stesso costretto a far entrare gli striscioni da Agnelli sotto la minaccia di “o questo o facciamo di peggio”. D’Angelo è poi stato sgamato, con agenti Digos che sono andati a parlare con Agnelli stesso, ma non se ne è fatto niente con addirittura un intercettazione di Agnelli che dice a D’Angelo “vabbè ci penso io”.
Poi anche altro, ma consiglio la visione del servizio direttamente.