Paratici svela i retroscena dell'affare CR7
Cita:
"Ronaldo? È iniziato tutto quando abbiamo affrontato il Real in CL. Ho incontrato Mendes come al solito e mi ha detto:" Forse non ci crederai ma se Cristiano lasciasse il Real gli piacerebbe venire alla Juve, pensaci, è meno complicato di quanto pensi."
A quel punto ho cominciato a studiare la mossa.
Durante la trattativa per quel fenomeno di Cancelo, fatta in uno scalo secondario di un aeroporto, Mendes mi ha guardato negli occhi e mi ha detto:" ti ricordi quello che ti ho detto su Cristiano? Sta lasciando il Real e ti dirò di più, VUOLE SOLO LA JUVE. Se lo vuoi lui è pronto."
Certo che mi ricordavo di Ronaldo, quasi non pensavo ad altro in quei mesi, però non volevo riprendere io il discorso, come una partita di poker, volevo aspettare che riprendesse lui il discorso e a quel punto" vedere".
Così abbiamo parlato delle cifre e gli ho detto che gli avrei dato una risposta in pochi giorni, altrimenti avrebbe contattato un altro club.
Sono stare ore di estrema tensione ed energia. Avevamo molti ragionamenti da fare: avevamo Higuain da vendere a quel punto, ma Ronaldo è una star che poteva aprirci vari canali: tecnici e commerciali.
Alla fine mi sono convinto che dovevamo provarci.
In quel momento non avevo ancora detto nulla a nessuno, così avemmo un incontro con Presidenza e dirigenza a Giugno.
Si veniva dall'addio di Buffon, da 7 scudetti e da una dura eliminazione in CL: dovevamo fare qualcosa per motivare la squadra e i tifosi.
Il calcio è tecnica ma anche passione, richiede talento ma anche mentalità. Così incontrai Andrea e Pavel e fummo tutti d'accordo. Dovevamo dare all'intero ambiente uno shock positivo che avrebbe proiettato la Juve su un nuovo livello.
Così dissi ad Andrea e Pavel: ho un'idea... deve essere ancora sviluppata, non ridere e non lanciatevi dalla finestra, ci sono due strade per motivare la squadra, una che... non posso rivelare adesso... e l'altra è CRISTIANO RONALDO!
La prima opzione era prendere Icardi e rischiare molto col cambio con Higuain, oppure andare a prendere Ronaldo. Andrea mi guardò e rise subito. Io gli spiegai come stavano le cose, perché in quel momento nessuno pensava che Ronaldo potesse lasciare il Real a quelle cifre.
Spiegai loro che Mendes mi aveva assicurato che se la Juve avesse accontentato le richieste Cristiano sarebbe stato bianconero. Non voleva nessun altra squadra, non c'era un piano B: voleva solo la Juve!
Ci fu silenzio. Dovete capire che Andrea non è solo un presidente. Conosce il calcio e gli affari molto bene, e vuole anche far diventare la Juve sempre più grande. Così rispose: ok, dammi un momento per pensarci.
A quel punto ero felice, non ero stato lanciato dalle finestre!
Lo stesso giorno nel pomeriggio mi chiamò e mi disse di confermare le cifre di cui avevamo parlato, perché se era davvero come gli avevo detto, AVREMMO FATTO L'OPERAZIONE!
Sì, nel primo incontro in cui discutemmo la cosa non c'era Marotta. Era presente al secondo incontro. Voglio essere chiaro però, Beppe non è mai stato contrario all'idea.
È chiaro che mi dispiace che sia andato via, dopo 15 anni di collaborazione. Non c'è mai stata una divergenza sul mercato, la verità è che facevamo lavori diversi.