L'Udinese ha sempre praticato la stessa politica (e tutti sappiamo qual'è). Negli ultimi anni i Pozzo hanno deciso (a torto o a ragione) di investire maggiori risorse in altri progetti (Watford) e giocoforza il giocattolino Udinese e andato via via spolpandosi (e di conseguenza è calata la qualità della direzione sportiva e della guida tecnica). Non penso sia un caso che da quando il Watford è in Premier l'Udinese sia abbonata alla mediocrità pressoché assoluta.
Anche se, stando a quanto dicono alcuni esperti del mondo Udinese, il crollo dei friulani coincide anche con la fine del ciclo dello zoccolo duro degli italiani (Domizzi, Pinzi e Di Natale) che faceva da collante con il resto del gruppo pieno zeppo di giocatori stranieri da integrare ogni anno.
Comunque, se si ha un minimo di memoria storica si può ben ricordare come nel triennio 2010-2013 l'Udinese riusciva a qualificarsi con continuità in Europa soprattutto beneficiando di alcune contingenze particolari che vedevano in primis la Roma in grande difficoltà (passaggio societario, primi anni disastrosi degli americani e via discorrendo) ma anche l'Inter post triplete (dal 2011) o la Juve in fase di ricostruzione.
Negli ultimi anni invece si è assistito alla crescita della Roma (che negli ultimi anni è sempre arrivata tra le prime 3) e in generale alla stabilizzazione di tutte (o quasi) quelle che furono le cosiddette 7 sorelle (ora in realtà ne sono 6, anche se più che sorelle sembrano parenti lontani
).
Se Juve, Napoli, le milanesi e le romane fanno le cose come si deve (e non si suicidano) i primi 6 posti della serie A sono già occupati (poi magari vi possono essere cambi di posizione). Fiorentina, Atalanta, Torino e le altre (Sassuolo di Di Francesco e Genoa di Gasperini in passato, chissà chi in futuro) possono o accontentarsi del 7' posto o beneficiare di un'annata storta di una delle 6.
Con questo non voglio sostenere che ciò che dice esser sia del tutto sbagliato, anzi. Del resto se la media punti per il 3' e 4' posto negli ultimi anni si è alzata vertiginosamente vuol dire che le medio-piccole tolgono sempre meno frequentemente punti alle potenziali prime 6 (le quali appunto hanno aumentato il gap con le altre).
Ma poi immagino ci sarebbe da fare anche una bella analisi su diritti tv e relativa distribuzione degli introiti degli stessi, perché il gap tra le prime 6 e le altre e anzitutto economico oltre che ovviamente tecnico...
esser ha scritto:
Ulteriore segnale del ridimensionamento dei club piu o meno "medi" della serie A, come appunto l'udinese, che fino a non molto tempo fa si distingueva nello scoprire e lanciare ragazzotti che poi hanno avuto un buon futuro (e in qualche caso pure ottimo) grazie anche al lavoro di bravi allenatori (guidolin, prandelli, zaccheroni, etc etc) mentre ora è costretta a barcamenarsi fra profili di scarso livello in campo e mister misconosciuti in panchina ingaggiati solo perche costano poco, e poi i risultati della squadra sono sotto gli occhi di tutti...
Comunque Prandelli non ha mai allenato l'Udinese.