il Mister ha scritto:
Non capisco il tuo ragionamento. Non capisco perché un omosessuale arrivato in Serie A dovrebbe dichiararsi, avendocela fatta, per poi magari appunto patire delle conseguenze.
Non mi importa quanti giocatori gay ci sono, Jankto in ogni caso è l'unico che ha fatto coming out. Non è che io creda che ci sia solo lui perché solo lui si è dichiarato. Gli altri si vede hanno ritenuto non ce ne fosse bisogno.
Quindi tu stai dicendo che Jankto potrebbe patire delle conseguenze per il fatto di aver detto di essere omosessuale.
E la tua conclusione qual è? Non è "bravo Jankto che non nascondi la tua identità sessuale perché pensi che sia importante che i gay possano sentirsi a loro agio anche nel mondo del calcio", no è "non c'era bisogno di creare questo polverone, poteva fare a meno di dirlo che così a tutti quelli a cui non piace che ci siano i gay nel mondo del calcio stavano ancora un po' più tranquilli".
Cioè, il problema è Jankto, e non chi gli potrebbe far "patire delle conseguenze".
In pratica Jankto sarebbe dovuto star zitto per non urtare la sensibilità degli omofobi.
Peraltro, gli altri "hanno ritenuto che non ce ne fosse bisogno" o, come dici tu due righe più sopra, avrebbero potuto "patire delle conseguenze"?
No, non ho detto niente di tutto questo. La prima frase era una risposta dal punto di vista di chi mi aveva risposto prima. Che partiva dal presupposto che i gay siano discriminati nel calcio.