Twim92 ha scritto:
Il problema è che, se vinci, la prestazione negativa passa in secondo piano, viceversa se perdi la cattiva prestazione rimane nella memoria.
Qualcuno si ricorda del gol sbagliato da Romario nella finale del Mondiale 1994? Sì, gli appassionati forse, ma nella memoria collettiva passa in secondo piano perché il Brasile vinse. E degli errori di Robben nella finale di CL del 2013? Forse sì, ma sono assolutamente secondari, perché l'olandese vinse e fece addirittura il gol decisivo.
Al contrario, i due errori di Del Piero alla finale di Euro 2000 sono ricordati ancora oggi perché l'Italia perse, se l'Italia avesse vinto sarebbe stato nella memoria collettiva un fatto assolutamente secondario.
Esatto.
E, per certi versi, è anche giusto che sia così.
Però una vittoria (di squadra) in cui il singolo (seppur rappresentativo) non incide molto rimane soprattutto una vittoria di squadra....non si può certo esaltare un calciatore come fosse un Dio se la sua squadra vince
senza che lui renda da Dio.
E se un giocatore trascina con gol e prestazioni sfolgoranti una squadra alla finale (e poi perde, magari pure sbagliando un rigore) è giusto che il suo rendimento e la sua grandezza venga comunque "omaggiata" (es. Baggio '94) a prescindere dal risultato finale.
Poi è ovvio che la vittoria da comunque grande prestigio e lustro alla carriera di un giocatore, ci mancherebbe.