Dopo giorni turbolenti, culminati, alla fine della partita persa a Bologna, nella rissa tra il direttore sportivo e il responsabile dell’area tecnica (il primo è stato rimosso, il secondo è sospeso), arriva una buona notizia per il Varese calcio. Un gruppo pakistano facente capo a un imprenditore, tale mister Shik, che opera nella grande distribuzione alimentare a basso costo, con interessi prevalenti in Spagna e in Grecia, è in procinto di diventare il socio di maggioranza del club. Mister Shik sarebbe già stato presentato ad autorità politiche e finanziarie della città: non parla l’italiano, ma è convinto dell’opportunità di investire su una piazza che nel calcio ha una tradizione lunga e anche ricca di momenti gloriosi.

Progetti

Attualmente il Varese, con 8 punti, è nella zona bassa della classifica di serie B, ma al di là delle difficoltà tecniche è il quadro societario a preoccupare. Servono al più presto risorse, soci e investitori per salvare il club dal rischio di non riuscire a completare la stagione e, addirittura, di giungere alla chiusura e al fallimento. Dopo essere partito con una penalizzazione di due punti (già assorbita da due vittorie e tre pareggi in nove incontri: la squadra senza punizioni sarebbe infatti a quota 10), il Varese si appresta ad avere ulteriori sanzioni - è in arrivo un 2+1 - che renderanno la situazione ancora più pesante. Ma se non altro le prospettive di rilancio, avendo le spalle una situazione finanziaria differente dall’attuale, prenderanno corpo e avranno un preciso punto di riferimento. Il gruppo di mister Shik sembra anche intenzionato a lanciare la ristrutturazione dello stadio Franco Ossola, condizione fondamentale del progetto di riscossa e fulcro di un piano che prevede lo sfruttamento dell’impianto non solo per finalità sportive.

Fonte : Corriere.it



Che il calcio Italiano sia destinato a finire tutto in mani straniere ?