wonderwall ha scritto:
LudwigvonFicker ha scritto:
Enri ha scritto:
Lord_Thara ha scritto:
Ern ti voglio bene, ma la questione degli stranieri è una barzelletta...quelli forti davvero escono fuori pure in mezzo a milione di stranieri...siamo di fronte ad una generazione di calciatori italiani modesti..non solo a livello di piedi, ma soprattutto a livello umano...nel centrocampo della Roma gioca un 23 enne che è forte in campo, ma soprattutto ha la personalità di un trentenne veterano e se non si fosse fatto il crociato sarebbe capitano della nazionale olandese al mondiale..in Italia dei giovani chi potrebbe fare il capitano?
Anche perchè in tal modo si penalizzerebbero le squadre di club, neppure loro in gran spolvero. E per le normative europee non è manco possibile limitare i giocatori comunitari...
Questo è un errore di ragionamento. Eccezioni a parte, esce sempre a chi si permette di uscire. Alcuni emergono comunque, altri hanno bisogno di condizioni favorevoli, altri vanno incorragiati, altri devono vedere che è possibile uscire, ognuno ha i suoi tempi etc etc
In germania non sono all improvviso usciti dei trequartisti di livello mondiale... li hanno voluti, cercati, costruiti, e fatti uscire. La parola investment in questo contesto significa che bisogna dare il proprio contributo - anche rischiando - per poter raccogliere. Se tu da ragazzino sai che nessuno giocatore italiano giocherà mai in questa squadra - la tua conclusione (o quella di tuo padre) è di lasciar perdere per esempio.
Lud, tu pensi che la generazione di calciatori belga attuali è perchè se la sono costruita o anche perchè è capitato loro un periodo particolarmente florido di grandi talenti?
Certo che vanno curati i vivai e cresciuti i giovani in maniera particolare affinchè possano giocare il + possibile ma non è automatico che in questo modo vengano su tutti campioni.
Wonder, non conosco bene la situazione belga; io ho sentito diverse volte che hanno un ottimo sistema giovanile.
Guarda, in generale io sono del avviso - ed è un qualcosa di facilmente verificabile e verificato - che il talento non è un qualcosa di poi così raro. Gente talentuosa la si trova in abbondanza e ovunque, su ogni campetto di #@*§. La differenza la fa tutto il resto: le opportunità, i metodi d'allenamento, il modello pedagogico, i valori, le priorità, il lavoro, la testa... . Chiunque conosce gente di talento - in tutti gli ambiti - sa questa cosa.
Questi sono fattori largamente ottimizzabili. Gente che a 10 anni dribbla tutta la squadra avversaria la trovi OVUNQUE, io stesso facevo un po' ste cose, mio fratello le faceva sicuramente... . Un mio cugino (italiano) a 10 anni era fortissimo, tecnicamente eccezionale. Fece un provino in una squadra più importante, venne respinto perché troppo piccolo per la sua età. Ora è sui 1.75 e non gioca più a calcio.
L'addestramento, il contesto tecnico-psicologico-economico-etc-ico è tutto. Si inizia dai più piccoli e si arriva ai più grandi. Ora abbiamo forse una generazione di mezze pippe, ma perché li abbiamo costruiti noi. Ora bisogna osare dove si può, mettere in campo chi un briciolo di opportunità la merita e così trovare quello che c'è da trovare e mandare segnali a chi sta arrivando.
La federazione tedesca nel 98-2000 ha IMPOSTO ad ogni club professionale di aprire un centro sportivo per i ragazzini - oltre il 50% dei giocatori della bundesliga oggi esce da questi centri. (Dato sentito in un docmentario tedesco)