Messi vomita ancora, Sabella “Problema nervoso”
Il fuoriclasse argentino ha un conato al 25esimo del secondo tempo nell’amichevole contro la Slovenia: sei minuti più tardi realizzerà il gol del definitivo 2-0, ma il problema c’è, e anche il ct Sabella non fa niente per negarlo. “E’ un problema nervoso”, spiega.
Partito in panchina, Lionel Messi entra al 13esimo del secondo tempo nella partita amichevole contro la Slovenia. A fargli posto è l’interista Ricky Alvarez, autore della rete dell’1-0.
Poco prima di battere con il mancino il malcapitato Belec, però, Messi è immortalato dalle telecamere con quello che ormai sta diventando il suo solito problema. Un conato di vomito a centrocampo, quindi un rigurgito e il piegarsi in avanti tipico di chi sta per vomitare. Messi corre in panchina, prende una cicca e riprende a giocare…
Passano pochi minuti e, dopo un controllo elegante su torre di testa di Aguero, realizza di classe il 2-0 per l’Argentina. La Seleccion vince, convince e si conferma una delle Nazionali più forti del prossimo Mondiale. Messi ne è il capitano, il leader supremo a cui tutti i compagni si affidano. Però la Pulce ha un problema, che negli ultimi tempi è diventato fin troppo evidente, e che in Brasile – con il caldo e l’umidità a livelli estremi – rischia di creare non poche preoccupazioni. A lui, e a tutta l’Argentina.
A riconoscere il disturbo di Messi è a fine partita direttamente il commissario tecnico dell’albiceleste, Alejandro Sabella. “E’ un problema nervoso – ha detto il ct in conferenza stampa – Io non ho avuto la possibilità di giocare un Mondiale, ma posso facilmente immaginare che in questi momenti l’ansia sia alle stelle. Trattenere i nervi e restare tranquilli non deve essere facile per i giocatori”. Figuriamoci per Messi, atteso da tutti a Mondiale da protagonista.
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