Dai, va bene.
La visibilità ha giocato un ruolo determinante, è stata buona per i numeri compresi tra il 6 e l'11 e infatti da questo gruppetto sono usciti l'oro di Mayer, il bronzo di Jansrud e il quinto posto di Ganong (chi???
).
Innerhofer è stato il più forte, ma a 130 km/h basta un raggio di sole in meno per far perdere 6 centesimi, e l'#@*§ è stata lì. Comunque Innerhofer quest'anno aveva come miglior risultato in discesa un quinto posto, di conseguenza non ci si può lamentare dell'argento.
Vince Matthias Mayer, uno che tra qualche anno prevedo vincere la coppa del mondo generale e che pensavo sarebbe stato grande protagonista a Pyongchang 2018, ma che invece già adesso, a soli 24 anni (pochissimi per la discesa), si toglie la soddisfazione più grande della sua vita. Non è esattamente una sorpresa, perché nelle prove aveva dimostrato di essere molto competitivo su questa pista, ma si tratta comunque di un atleta che in discesa non era mai andato a podio in Coppa del Mondo: anche quest'anno, la discesa olimpica è stata vinta da un outsider. Parziale compensazione del destino per l'Austria, che ha perso per infortunio alla vigilia dei giochi Hannes Reichelt, che sarebbe stato uno dei grandi favoriti.
Innerhofer magistrale nella parte alta dove ha dato 3 decimi a Miller e 6 decimi a tutti gli altri: un Inner così, se non si lascia andare alla pazza gioia in questi giorni, sarà tra gli uomini da battere in superg. Comunque, va benissimo così
Terzo Jansrud, buon atleta che quando sente aria olimpica si esalta: a Vancouver fu argento in gigante, oggi piazza il bronzo in discesa.
Quarto il battuto di giornata Aksel Lund Svindal, per me il secondo più bravo al netto delle variazioni di visibilità, che però paradossalmente si è giocato le medaglie nella parte alta, quella dove un grande supergigantista come lui poteva fare la differenza.
Disperso Bode Miller, secondo nella parte alta (ma appena sufficiente visto come era andato nelle prove) e inguardabile sotto. Secondo me ha pagato la tensione, anche se è strano vista la sua esperienza e le sue vittorie del passato.
Menzione per Carlo Janka, sesto a 48 centesimi da Mayer nonostante un grave errore nella parte centrale, senza il quale poteva anche vincere l'oro: altro nome da tener presente in superg e in gigante.
Bene complessivamente gli italiani, come risultato di squadra siamo stati nettamente i più forti e per questo sono molto ottimista anche per il superg