Let it snow. Stanislav Kapralov. 2020

Thriller di produzione georgiana/ucraina(anzi più che thriller un survival movie) in cui la protagonista cerca di sopravvivere in mezzo alle montagne a un pazzo omicida che cerca di ucciderla in ogni modo possibile.
La fotografia e la scenneggiatura sono magnifiche, i paesaggi innevati georgiani sono davvero una meraviglia ma per il resto il film è oltre che abbastanza inverosimile(mi domando come faccia un essere umano, uomo o donna che sia, a sopravvivere per giorni a temperature sotto lo zero, senza cibo e senza una protezione adeguata come guanti e soprattutto un cappello, cavolo io stavo male per lei, sarà che soffro il freddo in modo assurdo) è anche parecchio lento e noioso, con questa povera disgraziata che cerca in tutti i modi per tutta la durata del film di sfuggire a un folle serial killer e al freddo intenso.
Il finale poi l’ho trovato abbastanza inverosimile(finale poi che appare dopo i titoli di coda, uno crede che il film sia finito e invece ti appare il finale, una fregatura).
Buona l’interpretazione dell’attrice protagonista e splendidi gli scenari, per il resto nulla e poco più.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Margaux. Steven C.Miller. 2022.

In un mondo ormai purtroppo sempre più smart come il nostro dove ogni singolo momento della nostra giornata viene scandito dalla tecnologia e dall’intelligenza artificiale cosa accadrebbe se i vari Hey Google, Alexa e compagnia cantante impazzissero e decidessero di farci fuori uno per uno?
Film che mette in mostra gli infausti effetti di questo mondo ultratecnologico al quale stiamo ormai andando inesorabilmente incontro, un fanta thriller che parte bene ma che poi si perde a causa di una sceneggiatura abbastanza lacunosa.
Alla fine un prodotto a mio parere abbastanza insipido. Personaggi, due a parte, insopportabili e dialoghi imbarazzanti.

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The boat. Alessio Liguori. 2022

Thriller che ricalca alla lontanissima le orme di “ore 10: calma piatta” e ” cape fear”, una sceneggiatura intrigante e una location affascinante(una barca alla deriva in mezzo al mare) ma ha il grande difetto di essere di stampo troppo televisivo.
Tutto sommato godibile. Buona la colonna sonora.

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Quella casa sull'isola maledetta. Jean Claude Lord. 2008.

Film dalla trama vista e rivista(una casa infestata da un fantasma in cerca di vendetta) dove per me si salva soltanto la bellissima ambientazione(una villa che si staglia su un’isola), per il resto a me ha annoiato più che coinvolgermi.

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Bagi. Osamu Tezuka. 1984.

Splendido film d'animazione di Osamu Tezuka che ha come temi portanti l'amicizia, l'amore è il rispetto per ogni creatura vivente e soprattutto la follia degli scienziati che, sentendosi talvolta Dio, non esitano a usare come cavie gli esseri viventi, soprattutto gli animali, per le loro ambizioni.
Disegni per me meravigliosi.

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Wolf Hunter. Shawn Linden. 2020.


 Il lupo purtroppo viene considerato l’animale cattivo per eccellenza, secoli e secoli di fiabe dove lui è il protagonista al negativo hanno rovinato la sua reputazione ma, come insegna questo film, il lupo oltre a non essere cattivo non sarà mai peggiore dell’uomo che a crudeltà lo surclassa mille volte, non soltanto lui ma a qualsiasi altro essere animale.
Il film in questione mantiene alte le sue aspettative per tutta la durata del film, l’isolamento volontario da parte di una coppia e della loro figlia, la mancanza di cibo e di acqua, i quasi inesistenti mezzi di comunicazione con il mondo esterno rendono ancora più alta l’angoscia per una sorte la loro che sembra inesorabilmente segnata.
La lunga attesa viene ripagata con un finale a effetto e che, come ho scritto sopra, mostra ancora una volta tra chi sia la bestia disumana tra l’animale e l’uomo.
Un buon film anche se un pò lento in alcuni punti.

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Sorella morte. Paco Plaza. 2023.

Film che ha una buona ambientazione ma oltre questo in sostanza accade poco e nulla e quel poco sa di visto e stravisto(ormai questo genere di horror a sfondo religioso credo che abbia esaurito ogni tipo di idea, ormai si somigliano tutti).
Molto brava l’attrice protagonista.

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La gemella cattiva. David Langlois. 2018.

Thriller abbastanza convenzionale dove protagoniste sono due gemelle che, abbandonate a un anno dalla loro madre adottiva, soltanto a una di loro, quella brava, dolce e buona, viene data la possibilità di farsi una vita, di essere adottata da una famiglia di ricconi che le permette di vivere una vita agiata, di studiare, di trovare un ottimo lavoro, di sposare un altro riccone bello e affermato, di rimanere incinta, di vivere una vita da Mulino Bianco, all’altra, quella “a te non ti piglia nessuno perchè sei una bambina sporca e cattiva” una vita di stenti e di mancanza assoluta d’amore.
E’ abbastanza normale che quest’ultima cresca rancorosa e incazzata nera verso tutto e tutti, a partire dalla sorella fortunata a cui ogni cosa è andata bene e verso la quale cerca una forma di vendetta e rivalsa(come se fosse colpa sua il fatto di essere stata fortunata più di lei).
Come ho scritto il film non è nulla di eccezionale, va avanti fino alla sua fine sui binari della monotonia, zero colpi di scena, tutto prevedibile fino al suo altrettanto finale prevedibile.
L’unica nota è la bravura dell’attrice nel doppio ruolo della gemella buona/cattiva(dicotomia questa molto amata sia nel cinema che in letteratura), per il resto nulla di che.

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127 ore. Danny Boyle. 2010.

Film che racconta la vera storia di Aron Ralston, un alpinista americano rimasto intrappolato per cinque giorni tra le rocce del gran Canyon, una storia che ha dell'assurdo, un uomo che sfida la natura ma anche il suo corpo e i suoi limiti e con una forza d'animo impressionante riesce a salvarsi.
Danny Boyle è da sempre un regista controverso(vedi "Trainspotting") e con uno stile da videoclip che a me non piace per niente ma in questo film, tolte alcune scene irritanti come quelle del quiz televisivo, riesce a narrare molto bene le sofferenze e il dramma in cui è caduto questo ragazzo, riuscendo a commuovere e coinvolgere lo spettatore.
Sostanzialmente un buon film ma, pur rendendomi conto che questa sia una storia vera,  questi uomini(e donne) ormai cloni di Rambo che riescono a sopravvivere in condizioni estreme e disperate io devo ancora conoscerli.
Splendidi i paesaggi del Bryce Canyon.

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La società della neve. J.A.Bayona. 2023.

Dopo trent'anni dal bellissimo "Alive" di Neil Marshall torna sugli schermi in una produzione spagnola/uruguayana la tragedia del disastro aereo del 13 Ottobre 1972 quando una squadra di rugby di Montevideo precipito' con il loro aereo tra le Ande mentre erano in volo per una trasferta in Cile.
Il film ha una durata notevole(due ore e mezzo) ma davvero non si sentono minimamente, un film di una rara bellezza, terribilmente commovente e struggente e con una regia che è riuscita, anche grazie ai bravi attori coinvolti, a mettere in scena la terribile odissea durata oltre due mesi di questi poveri ragazzi, la loro lotta per la sopravvivenza tra le impervie montagne andine, assistendo purtroppo alla morte di molti di loro ma anche alla rinascita dei sedici sopravvissuti.
Film stupendo, mi auguro venga preso in considerazione come miglior film straniero dall'Academy Awards.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.